El Shaarawy: “La prima volta all’Olimpico fu un’emozione unica. Bisogna avere fame e non arrendersi quando le cose vanno male” – VIDEO

Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, ha preso parte all’evento Nike organizzato nello store di Via del Corso per sponsorizzare i nuovi scarpini del famoso brand. Durante l’evento ha rilasciato alcune dichiarazioni:

L’emozione della prima volta all’Olimpico?
Con la maglia della Roma è stata unica, ho segnato contro il Frosinone. Non c’era la curva ma è stato emozionante.

Un consiglio per diventare professionista?
Avere fame. Non arrendersi mai anche quando le cose vanno male. Quando vanno bene non devi esaltarti quando vanno male non devi abbatterti. Avere sempre l’umiltà nell’avere un equilibrio. È difficile arrivare ma rimanere ad alti livelli è più difficile.

Il tuo idolo?
Kakà, l’ho sempre stimato non solo come giocatore. È umile, ci ho giocato insieme e quando l’ho conosciuto ho visto che è una persona di cuore. È un grande esempio.

I tuoi inizi?
A quattro cinque anni, avevo troppa voglia di giocare anche se non c’era una squadra. Ho cominciato a Savona, ho fatto lì sei anni e poi mi ha chiamato il Genoa, dove sono rimasto fino all’esordio in serie A.

Come mai il Faraone?
Per le origini egiziane, mio padre è nato in Egitto e la prima volta è stata perché ho fatto un’esultanza nelle finali Primavera con l’Empoli. Feci il gol della vittoria e andai a esultare con Perin, lui fece l’airone e io il faraone.

Quanto conta il feeling con la scarpa? 
Parecchio, io questa la uso da quando avevo 15 anni. È stato un valore aggiunto per me, è una scarpa che andando avanti con gli anni è sempre più leggera.

Cosa avresti fatto se non fossi diventato calciatore?
Sono arrivato in Serie A presto, ho sempre inseguito il mio sogno e non mi sono mai accorto di essere “arrivato”. Non ho mai pensato ad altro. Ora sto cominciando a pensare a cosa fare dopo. Nel mio primo derby che ho giocato (aprile 2016, ndr) segnai il primo gol, fu emozionante. Andammo in vantaggio per 1-0, quella è stata l’emozione più bella. Ricordo che nell’ultimo allenamento di rifinitura lavorai con l’allenatore in seconda sui colpi di testa e segnai di testa. Arrivai a Roma in un momento delicato per la stagione.

Zaniolo?
Di Zaniolo mi impressiona a facilità con cui adesso gioca sembra che giochi da tanti anni, non da poco. Ha grande forza fisica, ha sicuramente impressionato tutti per questo. Ora sta a lui cercare di gestire bene questo momento, le parole e le aspettative che ci sono intorno a lui, perché è veramente molto giovane. Deve essere bravo a lavorare come sta facendo, è un ragazzo con la testa a posto e deve continuare in questo modo perché può darci una grossa mano.

Il rinnovo di contratto?
In questo momento non ne ho parlato e non ho intenzione di parlarne fino alla fine della stagione voglio pensare al campionato, alla Champions e alle partite che rimangono. Molti dicono che sto facendo una buona stagione, però non è ancora finita. Io penso a trovare continuità nelle prestazioni e nei gol.

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