Effetto Mourinho sui nazionali: da Trigoria sono partiti in 14

Corriere dello Sport (R. Maida) – L’effetto dell’elisir si avverte a tutti i livelli: nell’entusiasmo della gente; nelle operazioni aggressive di mercato, che ieri si è concluso dopo investimenti forti dei Friedkin. Ma se poteste visitare le stanze di Trigoria in questi giorni di sosta, vi accorgereste che José Mourinho ha già portato fortuna a tanti calciatori: sono 14 i convocati nelle varie nazionali, più lo svedese Olsen che era un esubero.

Al recente campionato europeo, i romanisti coinvolti erano appena 2: Cristante e Spinazzola, oltre allo stesso Olsen ed altri due indesiderati come Florenzi e Under, poi ceduti alla prima occasione buona.

Pesavano gli infortuni, chiaramente. Pensate a Pellegrini, che si è fatto male il giorno prima del via, o a Zaniolo, che ha perso tutta la stagione per l’operazione al secondo ginocchio. Ma anche il rendimento scadente del gruppo, e la scarsa competitività di alcune nazionali, tipo la Bosnia di Dzeko e l’Albania di Kombulla che non si erano qualificate.

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Adesso è un alto mondo. La squadra ha ripreso il lavoro in vista della partita contro il Sassuolo con un contingente depotenziato. Non è un vantaggio per Mourinho ma un piacere sì. Perché conferma un lavoro ben orchestrato: Veretout è stato chiamo per la volta dalla nazionale. Mancini era stato escluso dal c.t. omonimo nel ballottaggio con Toloi ma sarà un’opzione validissima per l’Italia del Mondiale. E il giovane Edoardo Bove è stato precettato dall’Under 20 di Alberto Bollini.

Al resto hanno contributo gli acquisti: Rui Patricio è una colonna del Portogallo, Shomurodov è per l’Uzbekistan ciò che Messi è per l’Argentina; l’uruguayano Vina è titolare fissa dell’Uruguay di Tabarez. Proprio Vina preoccupa la Roma perché, essendo in Sudamerica, dovrebbe essere obbligato a un periodo di quarantena.

La società sta studiando il modo per limare i anni del viaggio, sperando di ottenere lo stesso placet che è stato concesso a Tammy Abraham: bolla casa-lavoro-casa. In ogni caso, Vina rientrerà a ridosso di Roma-Sassuolo, perché l’Uruguay affronta l’Ecuador la sera di venerdì 10, e quindi salterà quasi sicuramente il Sassuolo.

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