Edemi maledetti, El Shaarawy ko. Salterà il Napoli

La Repubblica (F.Ferrazza)Continuano a piovere infortuni muscolari sulla testa di una Roma decimata dalle assenze. Ed è ancora l’attacco a esser preso di mira, con Di Francesco che, a questo punto, sarà costretto a scelte obbligate. El Shaarawy salterà infatti la partita di sabato sera – ed è in forte dubbio per quella di Champions contro il Chelsea – a causa di una “quota di edema muscolare nell’adduttore lungo di destra”, rimediato durante un allenamento in nazionale. Un’assenza che assume quanto mai le sembianze di una pesante tegola, visto che il tecnico giallorosso è già alle prese con il ko di Defrel (lesione al bicipite femorale) e di Schick, che al massimo potrà rientrare nella lista dei convocati perché ancora non al meglio dopo aver riportato anche lui un edema al retto femorale sinistro. È il periodo degli “edemi”, visto che anche Perotti ne ha appena recuperato uno al bicipite femorale della coscia destra (e ieri ha giocato insieme a De Rossi la partitella contro la Primavera). E sarà lui a dover comporre il tridente offensivo contro il Napoli di Sarri, insieme a Dzeko e Florenzi. A meno che Di Francesco non decida di cambiare tatticamente qualcosa.

«Il mister cura molto i dettagli e mi agevola parecchio – aveva ammesso El Shaarawy in una chat con i tifosi della Roma, prima di sapere del suo stop – lui sembra fatto proprio per le mie caratteristiche e poi mi piace parecchio a livello umano, si riesce ad avere un dialogo». Con un’emergenza così importante nel reparto offensivo, sarà Nainggolan ad avere un ruolo ancora più propositivo, con le sue incursioni a supporto di Dzeko. «Per il match di sabato sono tranquillo – spiega il centrocampista belga a Roma Tv – bisogna metterci la testa. Spero di vedere l’Olimpico pieno (ancora fiacca la prevendita con 12mila biglietti venduti ndc), il Napoli gioca un buon calcio e sarà una bella gara da vedere. L’avversario va sempre rispettato, e noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e del fatto che possiamo farcela».

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