E’ una Champions tutta d’oro. Vittorie e ottavi: ecco 20 milioni

Corriere dello Sport (R.Maida) – Il circolo virtuoso si innesca all’interno e si sprigiona all’esterno con un’energia che non si disperde e anzi torna indietro sotto forma di ulteriori fonti di approvvigionamento. La rosa rivalutata della Roma, aspettando gli infortunati, si è quasi garantita con due giornate d’anticipo la qualificazione agli ottavi di Champions League che, conti alla mano, può produrre introiti fino a 20 milioni per la società.

INCASSI – Uno dei principali meriti di Eusebio Di Francesco è aver restituito credibilità internazionale a un club che fuori dall’Italia si stava pericolosamente adagiando nella mediocrità: dopo aver vinto 2 delle ultime 16 partite in Champions League, la squadra della nuova stagione ha fatto 2 su 4, con la concreta possibilità di eliminare una tra Chelsea e Atletico Madrid. Con 8 punti nel girone, miglior risultato di sempre nel torneo della Roma, Di Francesco ha prodotto introiti per 4 milioni di soli premi Uefa. A questa cifra va aggiunto l’incasso al botteghino da circa 3 milioni registrato nella serata di Roma-Chelsea, altri 6 milioni come bonus (auspicato) di qualificazione agli ottavi, eventuali altri premi che potrebbero essere garantiti da risultati positivi nelle ultime due partite contro Atletico e Qarabag – la vittoria paga 1,5 milioni, il pareggio 500.000 euro – e la quota italiana del market pool che negli ottavi, vista la probabile eliminazione del Napoli, verrebbe divisa soltanto per due, considerando l’altrettanto probabile qualificazione della Juventus. Contando anche l’eventuale pienone all’Olimpico per l’ottavo di finale, ecco che la somma si avvicina di parecchio ai 20 milioni supplementari.

RANKING – I risultati europei tra l’altro hanno consentito alla Roma di migliorare sensibilmente il proprio ranking Uefa. In questo scorcio di stagione Di Francesco ha permesso alla società di guadagnare 9 posizioni, passando dal numero 37 al numero 28. E la situazione potrebbe migliorare ancora attraverso i risultati futuri. Questo significherebbe, nei prossimi sorteggi di Champions League, salire di livello, magari fino alla seconda fascia, per incrociare avversari meno impegnativi di quelli che tradizionalmente la Roma ha trovato nei gironi. Con proiezioni favorevoli, anche qui, sotto l’aspetto economico: più partite facili, più vittorie, più soldi.

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