E’ solo l’inizio di un’altra rivoluzione

L’operazione è chiara e porta un nome: rivoluzione. La Roma ha deciso di non giocare al ribasso, ma di puntare forte, anzi, fortissimo sul futuro. Lo fa senza mezze misure perché quella del prossimo anno dovrà essere una Roma nuova, quella della svolta con o senza stadio. L‘operazione fatta con De Rossi è rischiosissima perché ai tifosi puoi far mandare giù le cessioni di Nainggolan e Strootman, ma quando tocchi il cuore allora le cose cambiano. Senza di lui la Roma perde un altro pezzo di casa, una stanza intera, un altro passo verso la “deromanizzazione” voluta fortemente dalla società che è cominciata con Totti. Alla fine il problema è che se vinci puoi fare tutto, anche cacciare Del Piero a calci nel sedere, cambiare un allenatore che ha vinto tre scudetti consecutivi, ma se non vinci è dura da mandare giù. Resta così un addio doloroso di una romanista vero che mancherà infinitamente alla sua gente. Lo riporta Il Tempo.

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