E’ roba da ninja: Crotone gli porta bene. E quando segna lui, la Roma spesso vince

Corriere dello Sport (R.Maida) – Dategli Crotone. E il cielo è sempre più blu, come cantano i tifosi calabresi ricordando Rino Gaetano che da queste parti era nato. Radja Nainggolan invece è nato in Belgio ma ha il sangue bollente dei campioni latini, che si accendono all’improvviso e alterano il ritmo della musica. Aveva segnato allo Scida un anno fa, alla fine di una settimana resa turbolenta da un video amatoriale provocatorio girato in mezzo ai tifosi, si è ripetuto al secondo tentativo chiudendo il cerchio su un altro video, quello sgradevole di Capodanno, che stava per costargli la Roma.

ROTTURA – Andava di fretta Nainggolan. Anche all’antidoping, dove ha archiviato così velocemente la pratica da saltare sul pullman prima di tanti compagni, con i calzini sopra alla tuta nera e il cappellino da baseball pure nero. Andava di fretta perché aspettava da troppo tempo il gol che lo riportasse alla normalità: quattro mesi quasi precisi, era il derby con la Lazio di metà novembre che seppe mettere al sicuro con un destro da fuori area. Anche ieri ha vidimato il risultato con il gol del raddoppio, cambiando però il piede: ha calciato di sinistro, più o meno da fermo, arpionando il pallone che gli era finito leggermente indietro dopo il passaggio di Florenzi. Irraggiungibile per il povero Cordaz, che forse non si aspettava cotanta bellezza in un solo tiro.

RECUPERO – C’è molto di Nainggolan in questa vittoria, la quarta consecutiva della Roma tra campionato e Champions, la più difficile sul piano emotivo dopo la sbronza di gloria generata dalla qualificazione con lo Shakhtar. Anche prima di segnare, il ninja irrequieto aveva spalmato palloni qua e là muovendosi con naturalezza nel 4-3-3 disegnato da Di Francesco, nel quale partiva sì da sinistra (con Pellegrini) o da destra(con Strootman) ma sempre con una certa licenza poetica. Particolarmente bello quell’assist per Dzeko, a inizio ripresa, prodotto dopo un dribbling composto in parti eguali di potenza, astuzia e destrezza.

TALISMANO – Sarà stata la fascia di capitano, che gli è tornata sul braccio per le contemporanee assenze di De Rossi e Florenzi. Sarà stata l’aria di Crotone, appunto, che lo ispira parecchio. Sta di fatto che Nainggolan è sembrato quello dei tempi felici, a dimostrazione che il suo calo di rendimento non era dovuto a un difficile inquadramento tattico ma più banalmente a una stagione poco brillante (nella quale ha comunque creato 7 assist). Il fatto che abbia ritrovato il gol, il terzo stagionale dopo quelli a Verona e Lazio, è un motivo di grande ottimismo per la Roma che si prepara a vivere le emozioni più forti dell’anno. Anche perché quando segna Nainggolan, è quasi sempre festa: gli ultimi 17 gol sfornati sono stati ingredienti di una vittoria.

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