E gli italiani si riscoprirono fieri dei giallorossi

Leggo (R.Buffoni)Trentaquattro anni. È il lasso di tempo trascorso dalla prima e, fino a ieri ultima, semifinale di Coppa dei Campioni raggiunta dalla Roma: una vita. Ieri, mentre la città di fede giallorossa si riversava sulle strade della città, squagliando i clacson e dribblando le buche, tutta Italia ha guardato con fierezza alla squadra della Capitale. Fierezza e ammirazione, sentimenti lontani anni luce dalla commiserazione e, nei casi più estremi, disprezzo che si è attirata in anni di pesanti umiliazioni. Il trionfo sul Barcellona, infatti, ha cancellato 10 anni esatti dopo il 7-1 subito in casa del Manchester United. Cappotto che la Roma ha replicato in casa contro il Bayern Monaco tre anni e mezzo fa e proprio al Camp Nou, tana di Messi e compagni, nell’autunno del 2015 rimediò un 6-1. Tonfi terrificanti, accolti dal resto d’Italia nel migliore dei casi con sorrisetti di circostanza.

Strada terribilmente in salita per una squadra che, anche per i troppi episodi di cronaca nera che in questi anni hanno visto coinvolti i suoi ultrà (dalle “puncicate” all’omicidio di Ciro Esposito) o semplicemente per la loro proverbiale invadenza (leitmotiv di tanti cinepanettoni), non risulta proprio fra le più simpatiche del nostro Paese. Martedì sera, complice la diretta in chiaro su Canale 5, si è verificato un altro miracolo chissà se meno importante di quello avvenuto in campo.

Tantissimi tifosi o simpatizzanti di altre squadre, finanche dell’acerrima avversaria Lazio, si sono detti felici del risultato colto dai romanisti. Non siamo all’idillio degli Anni 80 quando, grazie alla squadra dal gioco sopraffino allestita da Liedholm e formata da Falcao, Conti, Pruzzo, Di Bartolomei, Cerezo, la Roma finì per entrare in moltissimi cuori extra Raccordo Anulare. Un patrimonio che a 34 anni dal punto più alto raggiunto dal club giallorosso, ovvero la finale di Coppa dei Campioni persa nell’84 ai rigori contro il Liverpool all’Olimpico, può essere rinverdito e rinforzato. A patto di continuare a vincere, convincere e divertire. Come contro il Barcellona.

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