Dzeko superstar. La sfida all’Europa con Volk nel mirino

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Corriere Dello Sport (R.Maida) – Un gol ogni 87 minuti in campionato, un gol ogni 72 minuti in Europa League. Edin Dzeko sta segnando in media più di una volta a partita, come soltanto i migliori centravanti riescono a fare. Siamo solo all’inizio di un percorso ma le premesse sono decisamente incoraggianti.

CONFRONTI – In questo momento, all inclusive, soltanto cinque attaccanti hanno raggiunto un totale più alto tra i principali Paesi: l’inarrivabile Leo Messi, che è a quota 15 reti tra Liga, Champions e Supercoppa. E poi Lewandowski, Cavani, Aguero e il sorprendente Modeste, francese del Colonia, che non ha giocato in campo internazionale rafforzando il suo malloppo attraverso la Coppa di Germania. Dzeko sta comunque battendo specialisti del calibro di Suarez, Higuain, Icardi e Lacazette. E nella classifica parziale della Scarpa d’Oro, che a fine stagione verrà assegnata al miglior cannoniere di tutti i campionati europei, Dzeko è in piena corsa: con 20 punti (10 gol moltiplicati per 2, il coefficiente della Serie A) insegue il russo Kabaev, che però ha giocato 27 partite in Estonia ed è a quota 23 quindi verrà presto superato, lo stesso Modeste (22), l’ivoriano Gohou (22 punti dal lontano Kazakistan) e il bielorusso Rodionov (20,5) a cui restano pochissime partite da completare nel Bate Borisov. Tutti i fuoriclasse sono in ritardo: Messi, Lewandowski e Aguero ad esempio hanno 14 punti, avendo segnato 7 gol ciascuno in campionato. Cavani invece è a 15 perché, a parità di gol con Dzeko, ha il coefficiente francese (1,5) a penalizzarlo.

RECORD Con 12 gol stagionali, Dzeko ha già migliorato del 20 per cento il rendimento realizzativo di tutto il primo anno italiano. Non a caso si torna a parlare di lui in chiave mercato: si rincorrono voci di possibili offerte plurimilionarie dalla Cina, per il giocatore come per la Roma, anche se da Trigoria garantiscono (e ci mancherebbe altro) che a gennaio una cessione di Dzeko sia impensabile. Ma adesso l’asticella delle ambizioni si potrebbe persino alzare, ricordando la migliore stagione in carriera: nel 2008/09, con il Wolsfburg, Dzeko segnò 36 gol divisi tra la Bundesliga (vinta), la Coppa di Germania e l’allora Coppa Uefa. Adesso, con la Roma, è esattamente a un terzo dell’opera. Ma con questo ritmo realizzativo, parametrato ai minuti, arriverebbe a maggio addirittura più su. «Se segnassi 50 gol a stagione varrei 80 milioni e non sarei qui alla Roma» raccontava Dzeko in estate con molta onestà. Beh, 50 sono troppi ma gli standard dei tempi d’oro non sembrano così irraggiungibili, ormai. Potrà aiutarlo la squadra, come direbbe Spalletti, facendo strada sia in Coppa Italia che in Europa League: più partite si fanno, più possibilità di segnare si creano.

LA SOCIETA’ – Tornando al campionato, in cui guida la classifica dei cannonieri nonostante lo stop di Empoli, Dzeko è nelle condizioni di eguagliare alcuni illustri predecessori della storia della Roma: sono sei i calciatori romanisti ad aver vinto il titolo dei bomber della Serie A, l’ultimo è stato Totti nel 2006/07 quando vinse anche la Scarpa d’Oro a 26 reti. Ma il record assoluto appartiene a un altro signore venuto dalla penisola balcanica: è Rodolfo Volk, nato nel territorio dell’attuale Croazia (a Fiume) e capace di segnare 29 reti con la maglia della Roma nel campionato 1930/31. Volk, soprannominato Sciabbolone dagli amici di Testaccio, amava dire: «Io non penso, tiro». Dzeko magari pensa prima di tirare, a volte sbaglia mira proprio per questo, ma si sta trasformando in un perfetto esecutore dei compiti che gli affida la squadra, come si è notato giovedì a Vienna. Se ne stanno accorgendo anche in Inghilterra, dove persino Ibra viene messo in discussione e nessuno prende più in giro la Roma per aver investito su Dzeko.

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