Dzeko: “Le critiche mi hanno reso più forte. Sto giocando la mia migliore stagione di sempre”

Edin Dzeko, attaccante della Roma, ha rilasciato una lunga intervista al portale bosniaco Blicsport. Queste le parole del centravanti giallorosso:

Come hai fatto ad arrivare a certi livelli nel calcio?
La formula per il successo è il lavoro, la dedizione e la fortuna. Da bambino ho avuto sempre il desiderio di giocare in un campionato di primo livello e ho sempre lavorato per arrivarci. Il mio primo sogno era vestire la maglia dello Zeljeznicar. Quando poi ho realizzato questo desiderio ho fatto un passo in avanti. Dare sempre il massimo ed essere onesti con quelli chi lavorate e in quello che fate, questa è la mia storia! Ho molti sogni, vedremo ciò che la vita mi regalerà.

Hai avuto un inizio difficile con la Roma, poi hai ritrovato la via del gol…
Ho sempre creduto in me stesso. La mia prima stagione a Roma non è stata il massimo, ma si è trattato di una sfortunata serie di circostanze. Ho saltato la preparazione con la squadra, ho cambiato città, stile di gioco, avevo bisogno di un periodo di adattamento. Non ho perso la speranza, sapevo quello che potevo fare, inoltre volevo dimostrare le mie qualità. La cosa più semplice sarebbe stata quella di andarsene, ma sono voluto rimanere a Roma. Mi criticavano, ma avevano ragione. Tutto ciò mi ha reso più forte. Probabilmente sto giocando la mia migliore stagione della carriera.

Hai giocato, ad eccezione della Spagna, nei tre più forti campionati europei, quali sono le differenze?
Ciascuno ha delle caratteristiche specifiche. In Italia ho incontrato un diverso tipo di difesa. L’Inghilterra è la culla del calcio totale. La Bundesliga è diversa, ma attraente.

Sei un bravo ragazzo e molti giocatori della Serbia e del Montenegro, con cui hai giocato, sottolineano che sei un vero amico….
Sono contento di essere visto in questo modo. Oggi continuo ad uscire con gli amici d’infanzia, anche se le nostre strade si sono separate. Nelle squadre in cui ho giocato c’era sempre un giocatore di calcio della regione e ho sempre avuto un ottimo rapporto con loro. Kolarov mi ha accolto a Manchester. Grazie a lui mi sono adattato rapidamente, lo sento spesso. Lo stesso vale per Stefan Savic e Stevan Jovetic.

Stai seguendo i risultati della nazionale serba?
Dopo la mancata qualificazione all’Europeo ora stanno facendo bene. E’ una squadra che ha un potenziale enorme! Una meravigliosa miscela di gioventù ed esperienza. Mi sembra che abbiano tutti i mezzi per costruire una squadra molto forte.

Quali sono le possibilità della nazionale della Bosnia?
Grandi! Lentamente stiamo ringiovanendo la squadra, abbiamo alcuni ottimi giocatori giovani che mostrano la loro qualità in campionati di primo livello. Sarebbe importante qualificarci per i Mondiali, così da spianare la strada per i più giovani che verranno.

Dove vuoi finire la sua carriera?
(ride, ndr) E’ troppo presto per parlare di questo argomento.

L’ex Jugoslavia è una fucina di talenti. Se venisse formata una nazionale con tutti i calciatori provenienti dai paesi dell’ex Jugoslavia sarebbe una superpotenza del calcio?
I nomi dei giocatori parlano da soli. In tutte le posizioni del campo avremmo due se non addirittura tre giocatori dello stesso livello. La nostra regione è una fucina di talenti e ciò si vede in tutti i campionati d’Europa. In Italia, in Inghilterra, in Germania, in Spagna e negli altri paesi ci sono un gran numero di giocatori provenienti dall’ex Jugoslavia e di solito sono tra i tre migliori giocatori di queste squadre. Questa non è una cosa da sottovalutare. Se venisse fatta una squadra del genere la cosa più difficile sarebbe per il selezionatore, ma anche la più facile, perché non potrebbe fare errori quando ci sarà da scegliere la squadra.

Quale squadra occupa un posto speciale nella tua vita?
Sicuramente lo Zeljeznicar! Tutta la mia storia inizia nel Grbavica, questo club è nel mio cuore. E’ il mio primo amore e non l’ho mai nascosto. Ho passato stagioni meravigliosi in Repubblica Ceca, Germania e Inghilterra, ora mi godo l’Italia.

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