Dzeko, la rabbia del leader buono

Dzeko è un giocatore destinato ad essere sempre contestato se sbaglia un gol o se per tre partite non segna. Però piace a tanti, per quel suo essere un cattivo dalla faccia buona. Il suo destino è fare gol: questo gli si chiedeva quando era buono, glielo si chiede oggi che ha il muso brutto. Come riporta Il Messaggero, numeri alla mano, va detto che Edin segnava di più prima, lo scorso anno è stato il top. Quest’anno è a quota 12 tra Champions e campionato. Oggi Edin è un leader, un punto di riferimento per la squadra, uno che si piazza in mezzo a tutte le giocate, a ogni palla morta, becca ammonizioni, rischia espulsioni. Si fa sentire in campo e nello spogliatoio. Si sente padrone della Roma, nella quale vorrebbe restare ancora a lungo, ma la scadenza del contratto (2020) ci fa pensare che invece non sarà così: la Roma non ha grosse intenzioni di prolungare di tre anni il contratto, soprattutto a quelle cifre. Oggi però c’è il derby, e lui con la Lazio ha un discreto rapporto: una sola sconfitta in campionato e una in Coppa Italia, un pareggio e sei vittorie. Di Francesco non rinuncia mai a lui. Il gol all’Olimpico – in campionato – gli manca da aprile scorso, oggi si vuole sbloccare. 

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