Dzeko ha imparato la lezione, e adesso va a caccia di record

Corriere dello Sport (R.Maida) – Sissignore, è un mostro di completezza. Edin Dzeko è talmente forte che, per complicarsi un po’ la vita, da qualche giorno ha deciso di segnare solo di sinistro, che non è il piede preferito. Dopo i due gol di Benevento, è arrivato quello contro l’Udinese, alla prima occasione che gli è capitata davanti all’ex laziale Bizzarri. E poi, sempre con il sinistro, Dzeko ha costruito con pazienza e lucidità pure l’assist del 2-0 per El Shaarawy.

INCIDENZA – Del resto questa giornata, la sesta di campionato, gli serviva per chiudere definitivamente il cerchio. Un anno fa, in casa del Torino, Dzeko toccava il punto più basso della sua esperienza con la Roma, sbagliando di tutto al cospetto dell’ex compagno Hart, portiere inglese che aveva conosciuto al Manchester City. Ieri invece ha prodotto un gol e un assist, confermando quanto si era intuito nelle partite precedenti: Dzeko sta marciando ai livelli migliori della sua carriera. E’ a +2 gol rispetto all’anno scorso, quando avrebbe chiuso da capocannoniere a 29 (con 39 reti stagionali in tutto), ed è allo stesso livello della più bella partenza personale di sempre: 6 gol nelle prime 5 partite del 2011/12 in Premier League. Forse non tutti ricordano che Dzeko quel campionato l’avrebbe poi vinto, contribuendo alla pazzesca rimonta del City negli ultimi minuti dell’ultima giornata, con i rivali cittadini dello United pronti a celebrare il sorpasso.

APPLAUSI – Da ne psicologo, ieri Di Francesco ha saputo leggere anche il momento buono per sostituirlo. Dzeko sarebbe volentieri rimasto in campo anche sul 3-0, per cercare di migliorare il proprio score, ma ha compreso a sua volta che in un periodo così intenso di partite il riposo (anche parziale) non guasta. E poi uscendo a metà ripresa per lasciare il posto a Defrel, Dzeko ha fatto incetta di applausi dallo stadio Olimpico, che gli ha tributato un lungo coro. Sembra lontano un secolo lo sfogo successivo alla partita contro l’Atletico, nel quale Dzeko lamentava la solitudine tattica del numero nove. Dopo lo scontro a mezzo stampa e il chiarimento privato tra i due, anzi, il feeling con Di Francesco sembra improvvisamente sbocciato. Successe una cosa simile anni fa a Napoli, tra Higuain e Sarri. Ne scaturì un record di gol.

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