La Repubblica (M. Juric) – La settimana senza coppe avrebbe dovuto riportare Dybala al centro del progetto e consegnarlo a Gasperini nelle migliori condizioni. Lo stesso tecnico, dopo la sconfitta con il Napoli, aveva indicato il recupero dell’argentino e di Bailey come priorità per risolvere i problemi offensivi della Roma. Ma il programma si è subito complicato: da due giorni Dybala è fermo a causa di una forte influenza, con febbre alta e dolori articolari. Anche oggi la sua presenza in allenamento è in dubbio e, di conseguenza, resta incerta la convocazione per la trasferta di Cagliari. Un recupero in extremis non è impossibile, ma le sensazioni non sono incoraggianti.
Sul fronte contratto, l’argentino è entrato nell’ultimo anno e il club sta valutando il da farsi. Il suo valore tecnico non è in discussione, ma la mancanza di continuità pesa: rinnovare, con un costo di 8,5 milioni più bonus legati alle presenze, significa puntare forte su un giocatore che è sempre meno disponibile. La Roma sa che la Joya può cambiare il volto della stagione in un attimo, ma l’inverno sta raccontando un’altra storia: la squadra corre, mentre lui fatica a esserci. E quando il talento più importante diventa quasi un lusso, ogni settimana assume un peso diverso — in campo e nelle scelte che plasmeranno il futuro della rosa.



