Duemila tifosi inferociti sotto la sede. Cori contro Pallotta, Baldissoni e Baldini

2000 tifosi davanti alla sede all’Eur della Roma. L’obiettivo era contestare pacificamente l’operato della società e il mancato rinnovo di De Rossi. L’appello ha avuto successo anche se all’interno dell’edificio non c’erano dirigenti, solo Fienga presente nella Capitale, ma impegnato in appuntamenti di lavoro. Sono state distribuite delle locandine con impressa l’immagine del Capitano giallorosso con scritto “Le leggende non si toccano” e al grido: “Pallotta vendi la Roma” sono cominciate le rimostranze che non hanno risparmiato nessuno. La protesta è proseguita davanti agli occhi della polizia e al personale Digos, è stato acceso soltanto qualche fumogeno. Giornalisti, cameraman e fotografi hanno documentato il tutto e reso virale la cosa col messaggio che è stato diffuso il più possibile. Tutto è cominciato anche nella notte con alcuni striscioni anche a Londra e Sidney. All’Eur invece il primo recitava: “Le bandiere non si ammainano. Si difendono e si onorano. Dirigenza di cialtroni senza rispetto“. Il termine azienda, usato spesso da Fienga, non è stato digerito dai tifosi: “L’AS Roma è la nostra leggenda. Solo gli indegni la chiamano azienda“. Lo scrive Il Messaggero.

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