Dopo la disfatta l’ombrello di Monchi su Di Francesco: “Colpa mia, chiedo scusa ai tifosi”

Un’umiliazione, una delle più grandi che si ricordino nella storia della Roma. Umiliati e in piena crisi isterica, i giallorossi spariscono a Firenze perdendo la faccia e buttando via l’unico trofeo in cui potevano arrivare fino in fondo. Finisce 7-1, ma più dei gol, pesa la totale disgregazione di un gruppo che crolla in fase difensiva come una squadra di dilettanti, consegnandosi con un’arrendevolezza disarmante. Come riporta La Repubblica, Di Francesco è ormai arrivato al capolinea e nelle prossime ore i vertici societari valuteranno se sia il caso di esonerarlo. Già in nottata con i dirigenti presenti a Firenze, il tecnico ha fatto sapere di non volersi dimettere. Pronto ci sarebbe ancora Paulo Sousa, rimasto in naftalina per settimane in attesa degli aventi. Pallotta è imbufalito e si potrebbe arrivare nelle prossime ore a delle conseguenze estreme. Anche perché domenica sera all’Olimpico arriverà il Milan, per quello che sarà uno scontro diretto e decisivo per il quarto posto. «Scusa scusa scusa – quasi sussurra con un filo di voce Monchiè il momento più doloroso da quando faccio il direttore sportivo. Adesso non è il momento giusto per punire, l’allenatore non rischia l’esonero, starò vicino a lui e ai giocatori fino alla fine. Semmai sono io in discussione perché io ho costruito la squadra e dato la fiducia a Di Francesco. Non prenderemo nessuno, per noi il mercato è chiuso. Usciremo da questa situazione col lavoro».

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