Stop anticipato? Al calcio italiano costa 900 milioni

Il Sole 24 Ore (M.Bellinazzo)La crisi economica collegata al Covid-19 rischia di produrre effetti pesantissimi sul calcio italiano. Il fatturato diretto, tra serie professionistiche, dilettanti e giovanili è di 5 miliardi all’anno. L’ammontare delle entrate a rischio dipende dagli scenari che si concretizzeranno nelle prossime settimane. Qualora si arrivasse ad uno stop definitivo, il sistema (dalla A alla D) potrebbe veder evaporare 900 milioni di euro circa. La Serie A, per esempio, il prossimo 1° maggio deve riscuotere i 230 milioni dell’ultima tranche (delle 6 previste) dei diritti tv.

I contratti con Sky, Dazn e Img sono blindati, ma con il blocco anticipato un braccio di ferro legale pare ineluttabile e potrebbe coinvolgere un terzo dell’assegno annuale per complessivi 380 milioni (inclusa la Coppa Italia), considerando che non si gioca da marzo. Tra gli obiettivi c’è la modernizzazione della legge 91/81 con l’introduzione di soluzioni che possano abbattere gli oneri contributivi. Altro capitolo è quello del betting per cui si chiede l’abolizione del decreto dignità e una compartecipazione al gettito sulle scommesse. In ambito fiscale si punta alla deducibilità parziale del costo del lavoro ed all’esenzione Irap sulle plusvalenze.

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