Diritti tv, perché Dazn ha detto no ai 500 milioni Sky

Corriere dello Sport (P. Guadagno) – Potevate pensarci prima. È questo il messaggio sottinteso al rifiuto di Dazn ai 500 milioni offerti da Sky per condividere i diritti anche delle 7 gare di serie A che la media-company inglese ha acquisito in esclusiva. L’obiettivo di Santa Giulia era quello di mantenere l’accesso all’applicazione di Dazn attraverso il suo decoder, e allo stesso tempo conservare nel suo bouquet satellitare un canale attraverso cui diffondere i contenuti della web-tv.

Ovvio che Skysi sia mossa con l’intento di garantire lo stesso servizio degli anni passati ai suoi abbonati, ma, dal punto di vista di Dazn, oltre a farlo il ritardo, non possono essere dimenticate una serie di mosse che nei mesi scorsi hanno finito per alzare la tensione. In particolare, la media-company inglese ricorda il ricorso al tribunale per bloccare l’assegnazione dei pacchetti 1 e 3, poi ritirato solo per riuscire ad ottenere il pacchetto 2, che ha assicurato a Sky le 3 gare in coesclusiva.

Peraltro, sin dal momento in cui ha deciso di entrare nell’asta con l’obiettivo di prendersi la serie A, Dazn ha scelto Tim come suo partner tecnologico, ma anche commerciale. Logico che incastrare anche Sky sarebbe stato complicato. Tanto più che la web-tv ha già diffuso la sua strategia commerciale per la prossima stagione, con i nuovi prezzi di abbonamento. E a stretto giro di posta, probabilmente con l’inizio di luglio, lo farà anche Tim, attraverso il suo TimVision. Insomma, sarebbe stato necessario rivedere troppi piani e programmi, per di più con un margine temporale davvero ridotto. Significa che la porta di Dazn è definitivamente chiusa? Al momento sì. Resta però quel “buco” sul satellite. E allora chissà che cambiando i termini dell’offerta, più avanti non si possa trovare un punto d’intesa.

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