Diritti tv, per la Serie A ricavi in calo del 10%

Il Sole 24 Ore (M. Bellinazzo) – La vendita per il triennio 2021/24 dei diritti tv della Serie A in piena pandemia presentava notevoli rischi rispecchiati dal “complesso” iter che l’ha caratterizzata. Era cruciale quanto meno limitare i danni per non pregiudicare un sistema già alle prese con la contrazione dei ricavi del botteghino (quasi 500 milioni a cavallo della scorsa stagione e di quella in corsa) e dell’area commerciale.

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Quando manca all’appello la cessione di alcuni pacchetti (quello per l’area del Medio Oriente e del Nordafrica e quello di tre match non in esclusiva per il mercato domestico, il risultato pare raggiunto. Sul fronte dei diritti internazionali l’assemblea ha assegnato venerdì scorso il pacchetto “global” a Infront per 139 milioni a stagione. A ciò si aggiunge l’accordo con Cbs da 57 milioni all’anno per gli Usa. Ciò significa che al momento la Serie A vale sul mercato poco meno di 200 milioni.

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Manca il Middle East , dopo che beIN Sports ha declinato la partecipazione al bando. Sul tavolo c’è l’offerta di una tv dell’Arabia Saudita di circa 40 milioni. L’intermediario USA Img che detiene i diritti esteri 2018/21 ha contratti sottoscritti ad oggi per circa 340 milioni. Dunque, rispetto al bando precedente si profilano minori ricavi per oltre 300 milioni. Rispetto ai 1.350 milioni totali di proventi stagioni su cui oggi conta la Serie A, la contrazione finale potrebbe essere del 10% circa.

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