Dirigenti, conti, sponsor, stadio. La rivoluzione USA cambia tutto

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) –Entusiasmante“. Sembra essere questa la parola chiave del nuovo corso della Roma. Ad usarla, ieri, è stato il ceo Guido Fienga, commentando l’arrivo del nuovo general manager, Tiago Pinto. Dal 17 agosto, giorno in cui si è consumato il definitivo passaggio di testimone da Pallotta alla famiglia texana, il tempo è parso correre più veloce, visto gli avvicendamenti ai vertici dirigenziali. Terminato il ciclo da vice presidente di Baldissoni sostituito da Ryan Friedkin, saltati il segretario generale Longo e la responsabile del personale Bafaro, varata una nuova area per i rapporti con la città affidata a Francesco Pastorella, imminente l’arrivo di un figura importante come Stefano Scalera. E poi c’è Totti: non è un mistero i Friedkin abbiano da tempo anche il desiderio di trovare un modo per tornare a far collaborare Francesco con la Roma. Capitolo stadio: crescono le perplessità intorno all’area di Tor di Valle e ai Friedkin è stato offerto anche di ristrutturare l’impianto del Flaminio. E poi si lavora per trovare uno nuovo sponsor tecnico che sostituisca la Nike (in corsa New Balance e Castore), mentre nel 2021 scadrà anche il rapporto con il main sponsor Qatar Airways.

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