Dimenticare l’Europa: Sousa prepara la rivoluzione

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Il Messaggero (M.Tenerani) – La Fiorentina non ha tempo di arrabbiarsi: il paradosso del tonfo in Europa League è che, per fortuna, il campo bussa di nuovo alla porta per una sfida affascinante. La gara con la Roma non è mai normale: vuoi per la storica rivalità tra tifoserie, vuoi anche per l’incrocio di ex transitati tra le due città. I fiorentini, poi, ci mettono altro pepe ricordando che proprio 150 anni fa Firenze aveva cominciato il suo percorso da Capitale d’Italia (sarebbe durato fino al 1871). Insomma, per questo e molto altro, il Franchi sarà quasi sicuramente esaurito domani, pronto ad ospitare 40mila persone. Tra queste anche 2.500 anime giallorosse. In tribuna, molto probabilmente, anche Diego Della Valle. Il patron al Franchi si vede di rado, ma data l’importanza della partita farà di tutto per esserci. Posto sicuro, invece, per il presidente Andrea, suo fratello. Lui in casa non ne perde una.

L’ANALISI – Sousa ieri ha parlato alla squadra dopo le sberle polacche: nessun dramma e soprattutto voltare immediatamente pagina. Pare che il portoghese, da vero capobranco, alzi la voce dopo le vittorie, sottolineando anche le piccole imperfezioni manifestasi in gara, ma dopo le sconfitte sceglie la linea morbida. Intanto rivoluzionerà di nuovo la squadra, riproponendo quella che ormai pare diventata una sorta di formazione tipo. Tatarusanu protetto da Roncaglia (in vantaggio su Tomovic), Gonzalo, Astori e Alonso. Quest’ultimo sta cercando di recuperare velocemente dal problema ai flessori, emerso dopo la trasferta di Napoli. E’ in dubbio, ma ha confidato nello spogliatoio che farà di tutto per giocare contro la Roma. In mezzo al campo Badelj e Vecino, schermi per la difesa, poi Blaszczykowski, Borja Valero e Ilicic. In avanti Kalinic, centravanti rivelazione con i suoi 5 gol in 8 partite di campionato.

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