Digne o Adriano. La Roma sceglie il mancino per la fascia

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Alla fine è rimasto il solo Josè Holebas. Federico Balzaretti con ogni probabilità dovrà trovarsi un’altra squadra, Ashley Cole si sta divertendo con feste a base di champagne in tutta Europa e aspetta un ricco contratto dagli Usa, il greco invece aspetta il 5 luglio per presentarsi puntuale a Pinzolo. In attesa di capire, lui come tutti i romanisti, chi gli farà compagnia il prossimo anno sulla fascia sinistra. Più che compagnia, a dir la verità, sarà una sfida vera e propria perché,risolta la questione Radja Nainggolan, il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini dirotterà le sue attenzioni sull’attaccante e sulla fascia mancina, al momento quella che ha più bisogno di interventi. Massicci. Importanti. Serve un titolare, come richiesto dallo stesso Garcia prima di lasciare Trigoria, da prendere possibilmente non gli ultimi giorni di mercato – come è stato per Holebas –, per avere la possibilità di lavorarci non tanto a Pinzolo quanto in tournée.

IL FRANCESE Il nome preferito dall’allenatore Rudi Garcia è quello di Digne, che conosce bene per averlo allenato a Lille. Con Rudi in panchina ha giocato 62 partite, parecchie se si considera che Digne ha soltanto 22 anni, tra l’altro da compiere il 20 luglio. A Parigi gioca poco, l’idea di ritrovare il suo vecchio maestro lo alletta così come non gli dispiacerebbe vivere in Italia (qualche settimana fa era a Venezia con la compagna). Guadagna circa 3 milioni l’anno, ed è elevato il costo del cartellino: per portarlo via dal Psg servono 15 milioni, ma gli sceicchi potrebbero dilazionare il pagamento o accettare un prestito oneroso con obbligo di riscatto. Una formula che alla Roma prediligono.

IL BRASILIANO La palla passa a Sabatini, ancora poco convinto sul giocatore e orientato a sceglierne uno con più esperienza. Ecco perché il trentenne Adriano, del Barcellona, potrebbe essere l’uomo giusto: il suo contratto scade nel 2017, non è un punto fermo di Luis Enrique (27 partite in stagione) e con 6 o 7 milioni si può prendere, a patto di garantirgli un ingaggio alto, sempre intorno ai 3 milioni di euro.

IL NOME NUOVO Si accontenterebbe di molto meno Adam Masina, terzino italo-marocchino del Bologna. Il suo agente è De Marchi, con cui Sabatini lavorò ai tempi di Borini, e i rapporti con la società, quasi inutile dirlo, sono ottimi. Ventun anni, é stato visionato più volte da emissari giallorossi e da Massara, braccio destro di Sabatini, in questa stagione ha giocato 32 partite e il Bologna lo valuta intorno ai 5 milioni. La Roma potrebbe prenderlo e lasciarlo un anno in prestito dal tecnico Delio Rossi e poi, la prossima stagione, inserirlo in rosa al posto di Holebas. Oppure potrebbe portarlo subito a Trigoria per farlo lavorare con Garcia, monitorarlo e decidere con calma se farlo restare nel gruppo o meno. Del gruppo farà parte sicuramente Alessio Romagnoli che, nel primo anno di Garcia, giocava più terzino che centrale. Una soluzione che, in emergenza, potrebbe essere replicata in futuro, ma l’anno vissuto a Genova sponda Sampdoria ha sciolto ogni dubbio: lui si sente un difensore centrale e così vuole giocare. Per la fascia, rivolgersi altrove.

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