Difra: “La difesa fa vincere”

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Mostra il petto, come quando in campo correva con il colletto della maglia rialzato. Affrontando con coraggio avversari più forti. Senza mai arrendersi. Eusebio Di Francesco alla vigilia della partita contro il Napoli non si nasconde, sa che può essere lo snodo del campionato della Roma. Quando sente pronunciare la parola scudetto il tecnico risponde con un sorriso: «Si può toccare ferro?». E’ ambizioso e vede la sua squadra crescere. Recrimina per le assenze, ma sa che può contare sui suoi uomini, pronti a dare battaglia alla capolista, della quale riconosce i meriti: «Il Napoli è un’orchestra, il suo gioco una sinfonia, è tra le favorite per la vittoria del campionato, anche se la Juve con la sua mentalità vincente è sempre la squadra da battere». Ha studiato Sarri, gli piace il suo calcio, ci ha lavorato due settimane per trovare il modo di metterlo in difficoltà. Partita scudetto? «Riparliamone domani (oggi), se dovessimo vincere come mi auguro». Di Francesco ci crede, con tutte le sue forze. Con la cultura del lavoro che ha trasmesso ai suoi giocatori: «Ambire a migliorarsi, puntare a crescere deve essere un piacere, non un peso. Importante è credere in se stessi, cercare di continuare a lavorare con grande umiltà».

AL BIVIO – Gli mancheranno alcuni giocatori importanti, ma vede la squadra in crescita: «Un risultato positivo può dare l’input a una delle due squadre a essere più convinta nel percorso in campionato. Chi perde sarà penalizzato anche sotto l’aspetto psicologico, anche se mancano tantissime partite alla fine. Il risultato è importante, ma fondamentale sarà la prestazione: chi farà meglio la fase difensiva come collettivo vincerà la partita». Di Francesco ha studiato una trappola per Insigne, teme Mertens e punta su Dzeko: «Il belga è un centravanti atipico diventato attaccante centrale per esigenza, non dà punti di riferimento ed è un giocatore più di movimento. Dzeko, invece, ha una grande presenza in area, ma ha anche tecnica e mobilità, partecipa anche alla manovra. Volendo potrebbero giocare insieme, mi auguro però che alla fine abbia la meglio l’attaccante più alto». La formazione è fatta. Il bosniaco al centro del tridente con Florenzi e Perotti. Ancora out Schick, non è stato convocato, il suo recupero continua ad essere rinviato. «Non bisogna avere fretta, basta mettere pressione al ragazzo. Non fatemi più domande su di lui. Lo convocherò quando sarà all’altezza di poter disputare almeno un spezzone di gara. Lo faccio per il suo bene, non per far felici altri».

FRECCIATA AZZURRA – Mancheranno anche Strootman, Defrel ed El Shaarawy. Sull’infortunio del Faraone, Di Francesco chiama in causa la Nazionale: «È un peccato averlo visto arrivare a Trigoria infortunato. Sicuramente in Nazionale ci sono state delle valutazioni sbagliate, visto che la prima partita è stato fermo e nella seconda no. Magari anche il giocatore doveva avere più attenzione. Mi auguro che non accada più, per il futuro pretendo maggiore attenzione». Ha lavorato molto per portare la Roma a giocarsi questa partita con la posta in palio molto alta: «Ricordo che abbiamo fatto fatica nelle amichevoli e abbiamo perso una sola partita, non meritando di perdere, se la vogliamo dire tutta. La squadra ha dato ottime risposte e stanno crescendo meccanismi e condizione fisica. Vi assicuro che non è poco».

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