Napoli-Roma: tutte le dichiarazioni.

Napoli-Roma: tutte le dichiarazioni dei protagonisti

Luis Enrique a Sky:
“Abbiamo fatto un bel lavoro ma il risultato poteva essere qualsiasi oggi. Contro squadre come Napoli e Juve se non c’è la fase offensiva allo stesso livello di quella difensiva sei morto. Noi bene nella prima parte, loro si sono alzati nel secondo tempo. Il risultato è bellissimo ma dobbiamo lavorare perché c’è ancora tanto da fare. La partenza in treno stamattina? Un professionista deve esser pronto per giocare in questo modo, abbiamo fatto cose molto buone nella prima parte. La squadra deve giocare nello stesso modo qualsiasi risultato ci sia. Non dobbiamo cambiare in base al risultato, ma continuare a giocare come vogliamo. A volte ci riusciamo altre no, oggi lo abbiamo fatto nel primo tempo, meno nel secondo. Ma ripeto, sono molto contento. Sono contentissimo in Italia, sto imparando la lingua sto conoscendo il Paese, mi piace molto. Tatticamente continuo a pensarla come il primo giorno in cui sono arrivato qui e sono contento di esserci. Meno possesso nelle ultime partite? C’è una situazione per cui tutti sanno che giochiamo palla al piede: in questo caso c’è meno possibilità di portare il pallone nello spazio, dobbiamo cercare di sviluppare entrambe le situazioni per mettere in difficoltà la squadra avversaria, ma il possesso è la miglior cosa”.

Luis Enrique a Rai Sport:
Allenare a Roma deve essere difficile, lo dicono tutti. Io qui sto bene per esempio. Su Totti dico che è un riferimento per tutti, lo è stato, lo è e lo sarà in futuro, è importante per noi. Oggi c’erano 8 giocatori in campo anche contro la Juve? Io guardo sempre come si allenano durante la settimana, penso sempre che tutti i giocatori possano dare una mano alla squadra. Quanto ci manca per arrivare al livello del Milan? Non lo so, è molto difficile. Il Milan ha già vinto, è affermato. Noi stiamo affrontando un progetto nuovo, manca tantissimo, siamo lontani. All’Olimpico il Milan è la squadra che ha dimostrato di essere più forte. Stasera poteva finire 5-5, mi piace giocare all’attacco, mettendo giocatori con la più alta qualità possibile. Mi piacerebbe subire meno, ma credo che i tifosi siano soddisfatti anche così. Oggi voglio fare i complimenti ai miei giocatori, hanno fatto benissimo il loro lavoro. Il rinnovo di De Rossi? Ho già detto la mia anche alla società. Non c’è fretta, la società sta parlando col giocatore, il giocatore è nel progetto. Non ho paura, state tranquilli, ora arriva il Natale… Cosa ci diciamo prima della gara? Una cosa in romanesco, chiedi a Totti”.

Luis Enrique a Mediaset:
Il progetto? Per una partita un progetto non può essere nè fantastico nè orribile. Noi vogliamo sempre proporre il nostro gioco, anche a Udine si è visto questo, per esempio. Questa è stata una gara incredibile, apertissima, il Napoli è una delle squadre più grandi del calcio. E’importante anche la fortuna. So che Totti mi ha dedicato il gol, con Francesco ho un grande rapporto… Un’altra cosa sono le voci, dettate dall’importanza del club. Il progetto è interessante, è un giocatore di riferimento lui per questo progetto. I rigori li sbagliano solo quelli che lo tirano. Lui ne ha segnati tanti dagli undici metri. Per noi continua ad essere importantissimo, è parte integrante del nostro progetto. Se io mi sono adattato al calcio italiano, o i miei giocatori si sono adattati a me? Penso tutte e due le cose. Ed è normale. Non capiscono tutto quello che io voglio ed è normale. Il compito dell’allenatore è anche capire che tipo di calciatori ha e cosa possono fare. Io cerco sempre di convincere i calciatori che il miglior modo per vincere è il possesso palla. Oggi fortunati? Si, finora c’era mancata. La Roma ha migliorato tantissimo il suo equilibrio tra i reparti. La sosta invernale? Non mi disturba, ho tanta voglia di andare a casa, di rivedere i miei amici, per dirgli che sto benissimo a Roma. Voglio rassicurarli: non mi hanno matado. I giornalisti italiani? Non so cosa dicono di me, ma sono bravissimi…“.

 

Totti a Mediaset:
“Una svolta, 3 gol al Napoli non è una cosa semplice. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, con personalità e voglia di vincere. In certe circostanze bisogna trovare la profondità. Abbiamo fatto una grande partita. Qui gioco fuori casa, è doveroso accettare i fischi, li accetto volentieri, l’importante è aver portato a casa questi 3 punti. Nessun problema con i miei tifosi, ho già chiarito è acqua passata. Penso al presente e al futuro della Roma. In cui io sarò presente. Dedico la vittoria al mister che ci tiene a fare bella figura e lui fa fare bella figura a noi. Siamo un bellissimo gruppo”.

 

Simplicio a Sky:
“Il nuovo progetto? Dipende da cosa vuole la società e l’allenatore, ma il calcio italiano lo conosciamo bene e mischiando giovani e veterani si possono fare buone cose. Quando non giocavo pensavo di non mollare mai, quando fai questo mestiere devi dare il massimo per sfruttare ogni occasione. Il sacrificio degli attaccanti si è visto, oggi siamo stati concentrati e compatti e siamo riusciti a fare una grande fase difensiva”.

 

Osvaldo a Sky:
“Bella serata a livello di gruppo e a livello personale. Sono contento per la vittoria e perché sono tornato al gol. L’esclusione? A nessuno piace stare fuori ma ho fatto una cosa che non dovevo fare, ho sbagliato e il mister e la società hanno preso una decisione. Ormai è passato il tempo e siamo tutti felici. A Udine ritengo di aver sbagliato, contro la Juve mi sono arrabbiato ma ce l’avevo con me stesso. Io sono così, temperamentale, che devo fare? Sacrificio a tornare in difesa? Si fà fatica, anche sono abituato a farlo. Faccio molta fatica e poi mi capita di non essere lucido in attacco, nel calcio di oggi però bisogna lavorare cosi. In campo diamo tutti il massimo e penso che il mister sia contento cosi. Il mio pregio? Se dovessi scegliere vorrei stare più avanti e giocare come punta centrale, avere il contatto col pallone, ma mi trovo benissimo anche con questo ruolo perché quando finisce la partita sento di aver fatto qualcosa per la squadra. E’ bello sentirsi fare i complimenti dai compagni. La musica nello spogliatoio? Tutti mettono la musica, a me piace il rock e lo metto per darmi la carica. Llorente? È una persona importante per il gruppo. Totti non si sblocca? E’ un momento un pò così, si sta sacrificando molto per la squadra e rimane dietro. Lui non è egoista, cerca per prima cosa il passaggio alle punte, pensa al bene della squadra. Il gol arriverà, speriamo presto, magari contro il Bologna”.

 

Rosi a Roma Channel:
“La mia stagione? Ho iniziato bene, poi mi sono fatto male contro la Lazio ma non ho mai mollato. Bella vittoria oggi, era molto difficile. Bisogna dare fiducia al mister, è una grande persona. Siamo stati bravi a soffrire anche perché le punte sono state brave a rientrare. Dobbiamo difendere e attaccare in undici. Il Napoli ha giocatori pericolosi, ero tranquillo e ho cercato di fare il mio gioco. Il mister vuole sempre sacrificio sulla fascia e sono contento della mia gara. L’allenatore vuole sempre imporre il proprio gioco”.

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