Diawara: «Resto a casa finché non sarò venduto»

diawara bologna

Corriere della Sera (C.Beneforti) – Amadou Diawara non tornerà, che la decisione sia sua, o del suo agente guineiano Nomuke Tunkara, o del suo agente italiano Daniele Piraino o anche di tutti e tre è un particolare di poco conto, il giovane centrocampista resterà dov’è fino al momento in cui il Bologna gli comunicherà di averlo ceduto.

Ieri da più parti è arrivata la conferma che domenica mattina Diawara è volato in Guinea, lo stesso suo entourage ha regalato una mezza ammissione, ma soprattutto ha fatto sapere che il ragazzo non ha cambiato idea sul suo domani, che Diawara lo vuole lontano dal Bologna. Sì, gli potrebbe andare bene anche la Roma, anche se a dire la verità avrebbe preferito il Valencia sia per la corte che gli ha fatto sia per l’ingaggio che gli garantiva (1 milione di euro netti più bonus per cinque anni), a patto che poi i numeri siano di suo gradimento, perché il fatto che Claudio Fenucci non regali neanche un sussurro su quella che è l’operazione che sta portando avanti personalmente con il responsabile dell’area tecnica della Roma Walter Sabatini, per certi versi finisce per irrigidire ancora di più l’entourage del ragazzo guineiano. Che in attesa di una eventuale chiamata da parte del Bologna una volta che la quadratura del cerchio sarà dietro l’angolo, sta lavorando per trovare una nuova sistemazione al regista, primo per non rimanere spiazzato nel caso in cui l’affare tra Fenucci e Sabatini si dovesse arenare, secondo perché si rende conto che a oggi è improponibile una sua permanenza a Bologna.

Come potete capire non sono servite a niente, almeno per il momento, tutte le telefonate che Riccardo Bigon e Marco Di Vaio hanno fatto tra domenica e ieri all’agente italiano del ragazzo, e c’è di più, non avrebbe fatto barcollare neanche per un attimo Diawara il rischio che il Bologna possa entrare nell’ordine di idee di spedirlo in tribuna per quattro anni, cioè per tutta la durata del contratto che scade nel 2020. Insomma, a oggi è difficile capire come i capi rossoblù possano venire a capo di questa situazione se non attraverso la cessione. Di sicuro non lo smuoveranno né con le visite fiscali, mandandogli il medico a casa, né con le multe.

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