Di Francesco: «Tutto da resettare. La Roma è priva di personalità»

Corriere della Sera (G.Piacentini) – Dopo la sconfitta contro l’Atalanta di ieri sera per 2-1 (la terza in casa in campionato), Eusebio Di Francesco fa fatica a credere a quello che ha visto in campo. La delusione è totale, e il tecnico non risparmia critiche alla squadra. «Non possiamo essere questi – la sua analisi – dobbiamo resettare tutto. È stata la peggiore prestazione dell’anno, sembrava che non avessimo mai giocato insieme. Stiamo facendo qualche passo indietro, per tornare ad essere determinati e cattivi ci dobbiamo ritrovare, fisicamente e mentalmente. Contro l’Atalanta siamo partiti bene nei primi dieci minuti, dopo il gol subito ci siamo intimoriti e siamo mancati in determinazione e personalità. Soprattutto nel primo tempo la squadra non mi è piaciuta per niente, negli ultimi tempi facciamo grande fatica a fare gol: la palla scottava e questo non può accadere se giochi nella Roma». Quello della personalità è un concetto su cui il tecnico romanista torna più volte.

Il riferimento è soprattutto ai leader della squadra, che dovrebbero dare qualcosa in più. «Ora c’è paura anche a fare i passaggi semplici, a dieci metri. Ci serve più rabbia, ma non è una qualità che si acquista al supermercato. Nelle grandi squadre i giocatori più rappresentativi devono essere trainanti, tutti devono dare qualcosa in più. Dobbiamo stare zitti e lavorare, facendo tesoro dei tanti errori e tirando fuori quella personalità da parte dei grandi giocatori, che devono trascinare i più giovani. Il nostro gol è venuto con una giocata in verticale, è quello che chiedo, dobbiamo riuscire a forzare le situazioni di gioco come in allenamento. Lo facciamo troppo poco». Le ultime prestazioni hanno dato parecchi spunti di riflessione al tecnico. «Ci dobbiamo guardare negli occhi per capire dove vogliamo arrivare. Non è una questione di sistemi di gioco, più che altro bisogna scegliere gli uomini su cui si può fare affidamento». Il paradosso è che da ieri sera la squadra, scivolata al quinto posto e fuori dalla zona Champions, è in vacanza e si ritroverà solo la mattina di lunedì 15. «Ho dato ai ragazzi un programma da seguire, ma mi viene da sorridere sulle regole quando stanno per i fatti loro. Scaricare e stemperare le tensioni può dare una mano, mi auguro di ritrovarli più carichi quando torneranno dalle vacanze. Sarebbe un peccato rovinare il lavoro fatto finora».

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