Conferenza Di Francesco: “La vittoria contro il Napoli è un punto di partenza. Non siamo ancora arrivati realmente al calcio che vorrei” – VIDEO

Pagine Romaniste (Da Trigoria F.Biafora) – Alla vigilia del match di campionato contro il Torino, l’allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa rispondendo alle domande dei cronisti. Queste le sue parole:

Inizia Di Francesco: “Due parole in ricordo di Davide Astori. Oggi ho visto la cerimonia solenne e devo dire che è stata una grande emozione, grandissima, legata ad un ragazzo che ricordo da avversario, pulito, bello ed esemplare. Voglio abbracciare forte la sua famiglia con il ricordo di Davide che è stato veramente emozionante”.

Sarà l’occasione per vedere Schick dal primo minuto?
Sicuramente sarà titolare della partita anche perché Defrel ha qualche problemino da smaltire e speriamo di recuperarlo per la partita contro lo Shakhtar. Non sarà nemmeno convocato per la gara contro il Torino. Patrik è l’unico attaccante a disposizione, giocherà dall’inizio.

Come è cambiato il Torino da Mihajlovic a Mazzarri?
Non ha cambiato tantissimo il sistema di gioco, durante la gara ha proposto sia il 4-3-3 che il 4-2-3-1 a seconda della situazione della partita. Devo dire che Mazzarri è molto più attento alla fase difensiva, il Torino con Mihajlovic era un po’ più aggressivo, veniva a prendere gli avversari ma devo dire che ha alternato un po’ le cose. Walter è un amico, con lui sono cresciuto tantissimo. Non ho bellissimi ricordi contro di lui, mi auguro di poterli sfatare in questa gara.

Che significato ha per il calcio italiano l’impresa della Juventus? Può essere un esempio o una motivazione in più per voi?
Noi ci dobbiamo ricordare che domani abbiamo una partita importantissima da non sbagliare. Vedo la testa e sento parlare già troppo di Shakhtar. Ti rispondo a questa domanda solo per la Juve ma per dire della mentalità. Sono duri a morire, è un po’ lo slogan della Juve di ieri, nella sofferenza ne sono venuti fuori. La resilienza di questa squadra è impressionante. Mi auguro che piano piano questa mentalità si diffonda in tutto il calcio italiano, a partire dalla mia squadra.

Come spiega la differenza di rendimento tra casa e trasferta?
Ci sono numeri importanti a nostro sfavore in casa, dobbiamo cercare di cambiare rotta e sfatare il tabù Olimpico che adesso è diventato anche a livello mentale una preoccupazione andare ad affrontare delle partite in casa. Dipende da tanti fattori, non tutte le partite sono state uguali. Se prendiamo l’ultima col Milan abbiamo meritato di perdere, per l’approccio, nell’insieme generale per come abbiamo affrontato la gara. In altri casi avremmo meritato qualcosina in più. Quello che conta in questo momento è tornare alla vittoria. Facciamo tante valutazioni ma dobbiamo lavorare sulla testa, dobbiamo affrontare questa gara con la determinazione, la cattiveria e la determinazione che abbiamo avuto a Napoli.

Come sta De Rossi? Sia fisicamente che moralmente…
Moralmente era un ragazzo, non dico distrutto, ma molto giù per quello che è accaduto a Davide con cui lui era molto legato. Dal punto di vista fisico invece è tornato ieri completamente a disposizione, può giocare dall’inizio. Non sto pensando allo Shakhtar, ve lo assicuro. E’ ok fisicamente.

Si è pentito dei troppi cambi fatti nella partita contro il Torino in Coppa? Domani che aria tira sotto quel punto di vista?
Sicuramente ho cambiato un po’ troppo in quella gara lì, anche se la gara è stata fatta bene. Siamo andati in svantaggio, abbiamo preso gol su palla inattiva con troppa facilità con alcune disattenzioni dei miei calciatori. Effettivamente il cambiare troppo non li ha aiutati e in questo senso mi sono pentito, la responsabilità è solo mia. Per questa gara ci saranno dei cambiamenti ma non in questo modo qua, valuterò, ci potranno essere cambi o magari cambierò solo i due squalificati. Stiamo facendo delle valutazioni, adesso abbiamo l’ultimo allenamento che per me è sempre importante per me perché mi dà la sensazione anche dell’aspetto fisico, delle risposte che mi danno i calciatori.

Dopo il Napoli è scattato qualcosa nella testa dei giocatori?
Per me non è scattato niente, è solo un punto di partenza. Quella che ci è sempre mancata nell’ultimo periodo è la continuità, domani mi aspetto una risposta. Non mi accontento, non sono contento, col Napoli ero arrabbiato per il secondo gol subito. Figuriamoci se sto pensando ad una squadra che è già guarita, dobbiamo dare continuità di risultati e di prestazioni perché è attraverso le prestazioni, l’atteggiamento avuto a Napoli nei 90 o 85 minuti, ci possiamo togliere tante altre soddisfazioni.

Come ha visto El Shaarawy questa settimana?
El Shaarawy è uno di quei calciatori che ha avuto un periodo un pochino particolare, non dico buio ma come lo hanno avuto tanti altri. Si sta allenando con tanta continuità e bene, potrebbe essere della partita. Domani se la giocherà con Perotti. E’ un di quelli che potrebbe giocare dall’inizio.

La Roma è meno solida difensivamente nell’ultimo periodo, è cambiato qualcosa?
Sicuramente abbiamo concesso di più del solito nell’ultimo periodo agli avversari e su questo stiamo lavorando. A Napoli abbiamo trovato una squadra che mette un po’ tutti in difficoltà ma la forza è stata quella di ribattere colpo su colpo. Sono contento che riusciamo a segnare con maggiore continuità ed è quello che un po’ ci era mancato. Posso dare qualcosa di più agli avversari in fase difensiva, ma dobbiamo dare di più in fase offensiva anche se, come ho detto prima, non ero assolutamente contento del secondo gol preso perché è un po’ scesa l’attenzione e la compattezza in alcuni momenti. A Napoli ci sono stati errori, ma anche tante giocate di alta qualità del Napoli.

Pellegrini come sta?
E’ recuperato, ieri si è allenato con la squadra e sarà a disposizione per la partita di domani.

Quante volte abbiamo visto la Roma che gioca il suo calcio?
Io credo in una tipologia di calcio, bisogna essere aggressivi, essere nella metà campo dell’avversario e ci sono certe squadre che non te lo permettono come a Napoli dove cerve volte ci siamo abbassati. Però non sempre ti puoi permettere di poter esprimere il tuo calcio. La mia squadra l’ha fatto non con continuità, l’ha fatto poche volte ma ha fatto delle partite importanti. A me piacerebbe spiegarvi realmente quello che è il mio calcio. Ogni tanto c’è stata occasione di parlare con i giornalisti sulle mie idee che vorrei portare, non sempre riesci per le le caratteristiche dei tuoi giocatori o perché non riesci a trasmettere totalmente il tuo pensiero. Dobbiamo lavorare ancora tanto per quello che è il mio pensiero, sul campo e negli allenamenti, per condividere di più le mie idee. Non siamo ancora arrivati realmente a quello che vorrei.

C’è la possibilità di vedere in campo Jonathan Silva?
Sicuramente non è pronto per giocare dall’inizio. Si sta allenando con continuità anche bene, viene da un infortunio lungo che non gli ha permesso di essere continuo perché poi il ginocchio è particolare, ci vuole un periodo di adattamento e lui lo sta avendo. Magari poterlo schierare a partita acquisita, vorrebbe dire aver fatto risultato.

In vista dello Shakhtar, uno fra Strootman e Nainggolan può riposare?
Non lo so, sto pensando al Torino, seriamente e sinceramente. Farò le mie valutazioni in base a quella che sarà la squadra più opportuna per il Torino e poi vedremo lo Shakhtar. Giochiamo venerdì e poi martedì, ci sono quattro giorni e si può recuperare, è differente rispetto a quando giochi sabato-martedì quando ci sono meno ore di recupero. Il tempo per recuperare dalla partita contro il Torino c’è quindi le valutazioni saranno fatte dal punto di vista tecnico-tattico.

Se la sente di dire che Schick è al 100%?
Al livello fisico sicuramente sì, ma è cresciuto moltissimo anche a livello mentale. Nella ricerca di quello che vorrei da lui gli manca qualcosa durante la partita. Ha grandissima disponibilità, con il desiderio di applicarsi e di mettersi a disposizione dei compagni. A volte fa delle cose in più rispetto a quello che io vorrei, ha grande dedizione verso la squadra. Ricordiamoci che lui viene dalla Sampdoria, non ha fatto 38 partite su 40 con grande continuità. Si sta piano piano adattando a questa squadra, a questo ambiente e ai proprio compagni. Vi assicuro che ha qualità importanti.

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