Conferenza Di Francesco: “Schick partirà titolare, ha dato delle risposte importanti, è un bel segnale. Kolarov e Santon stanno bene” – VIDEO

Pagine Romaniste – Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Udinese. Queste le sue parole:

Come ha trovato la squadra dopo la sosta?
Qualche giocatore l’ho rivisto oggi al primo allenamento. Ieri abbiamo fatto qualcosina ma devo dire che tranne i lungodegenti, in generale abbastanza bene.

L’Udinese ha cambiato allenatore. Che squadra si troverà davanti la Roma?
Sicuramente agguerrita, ma vedendo anche le ultime prestazioni che ha fatto è una squadra che ha grande fisicità, che sta bene. Non meritava quel risultato né col Milan, né specialmente con l’Empoli dove ha fatto una grande partita. Conosco benissimo il loro allenatore che è molto attento ai particolari. L’ho affrontato diverse volte sia in B che in A. Preparerà sicuramente la partita a livello tattico per cercare di toglierci le giocate o perlomeno di darci pochi spazi.

Si sono allungati i tempi di recupero per De Rossi e Perotti? Quali sono le condizioni di Kolarov e Santon?
Kolarov tutto ok, Santon aveva la febbre ieri ma oggi si è allenato con la squadra, è a disposizione. Per De Rossi e Perotti non è che si siano allungati i tempi: in passato siamo stati un po’ troppo frettolosi per rimettere dentro certi giocatori. E’ successo con Pastore e Perotti. La strada giusta è portare dentro Perotti dopo la partita di Champions visto che nella continuità degli allenamenti va a migliorare. A seguire Daniele (De Rossi, ndr) pre o post Cagliari, questa è l’idea. Non voglio mettere in campo giocatori che siano a metà della condizione o che, come ha fatto Daniele, giochino non stando bene perché nella continuità degli allenamenti ritroverebbero una migliore condizione.

Dopo le soste non è andata bene con Chievo e SPAL. Come si tiene alta l’attenzione?
La cosa che fa tenere alta l’attenzione a tutti quanti in questi casi è che magari si pensa al Real Madrid, ma io credo che la partita più importante che ci sia tra Udinese, Real e Inter sia la prossima. I ragazzi devono capire che questa partita va affrontata nel modo giusto, non è un alibi avere tanti nazionali. Dovremo essere bravi ad approcciare a questa gara sapendo che sarà una partita molto dura dal punto di vista fisico. Ci stiamo preparando in questo senso.

Olsen è tornato sull’episodio del rigore di Firenze rivelando che l’arrabbiatura è tutt’altro che smaltita. Vi sentite tutelati dal nuovo protocollo VAR?
Se applicato nel modo giusto sì. Abbiamo fatto una riunione e c’è il desiderio di migliorarla: è stato sempre guardato il VAR, ma poi diventa soggettiva la scelta e non oggettiva, in questo qualche errore è stato fatto ed è stato ammesso. Al di là dell’episodio non ci dobbiamo tornare più dietro e dobbiamo passare avanti senza cercarci tutti questi alibi che si possono muovere. Dobbiamo andare avanti e avere moltissima fiducia in quello che stanno facendo gli arbitri, sono migliorate tante cose.

Schick in Nazionale prima del pallonetto va a pressare il portatore di palla a metà campo. Quanto c’è del suo insegnamento e a che punto è il suo livello di maturazione?
Schick partirà dall’inizio domani, è un bel segnale perché ha dato delle risposte importanti prima di tutto con la Roma e poi anche con la Nazionale. C’è un lavoro generale dietro a Patrik Schick, ma prima su se stesso. L’allenatore conta in maniera relativa quando dall’altra parte trova grande disponibilità. Sta crescendo, c’è stato un periodo di appannamento ma c’è grande voglia di venire fuori, di questo sono molto felice. Anche in questi allenamenti mi è piaciuto tantissimo e mi auguro che anche domani possa dimostrare la sua continua crescita. Poi il pallonetto lo abbiamo fatto passare come il gol dell’anno, è un bel gol, io gli ho detto che per me è un gol normalissimo, ma conta per l’aspetto mentale al di là dell’aspetto estetico.

Nove partite in 35 giorni. C’è possibilità di rivedere anche Karsdorp?
Rick si è allenato molto bene ma è stato fermo quasi un mese. Ha fatto solo questa settimana di allenamenti e non completi. Il pensiero c’è sempre. Non dall’inizio in questa partita, ma è in grande crescita e mi è piaciuto come si è allenato. Sono molto contento di come sia rientrato sia fisicamente che mentalmente all’interno del gruppo.

Al di là della partita di domani, è il momento della stagione più delicato?
Ogni volta parliamo di periodo più importante della stagione, io non credo che ci sia un periodo più importante dell’altro. Sono partite fondamentali per rimanere agganciati alla Champions e cercare di recuperare terreno. Abbiamo alzato molto l’attenzione su questa gara, è fondamentale pensare a questa gare. Il resto di tutte le partite che ci saranno ora mi interessa in maniera relativa. Le valuteremo giorno dopo giorno in base alle condizioni dei calciatori. La cosa più importante per me ora è affrontare nel miglior modo la partita di domani. Questo non è sinonimo di vittoria o di un altro risultato, significa che va approcciata nel modo giusto e io gli do grandissima importanza.

Quando Schick è tornato le ha detto che il gol non era qualcosa di particolarmente straordinario. Come ha reagito?
Ha sorriso. Perché sa benissimo che questo è nel suo DNA e nelle sue qualità, ha fatto un gol ed è giusto fargli i complimenti ma bisogna anche fargli capire che non basta. La continuità è quello che è mancato a questa squadra e nella continuità fanno parte anche questi calciatori, sono loro che scendono in campo. Lui deve avere continuità di gol, poi li può fare come gli pare. E’ fondamentale nel suo percorso di crescita.

Come si prepara una partita con un avversario che ha cambiato allenatore e non ha prodotto dati con quell’allenatore?
Se dovessi preparare le partite sui dati… I dati li lascio a voi, è come se facessi la formazione solo sui dati. Quelli sono un aiuto per capire quello che fai. Le prepari sulla base delle caratteristiche dei giocatori avversari. Se hai Lasagna davanti sai benissimo che è bravo ad attaccare la profondità e che è uno dei giocatori più veloci della Serie A, devi essere bravo a dare le coperture giuste. De Paul è molto bravo a ballare tra le linee ed è il capocannoniere della squadra, appena ha uno spazio calcia in porta. Sono degli ottimi calciatori, dobbiamo stare attenti. Prima di tutto prepareremo il sistema di gioco per sapere come andarli a prendere però ovviamente per noi è un po’ un’incognita perché a differenza di Roma dove le formazioni si capiscono presto voi non sapete come gioca l’Udinese domani. Dovrei fare pure io così.

Kolarov è tornato con un acciacco, Luca Pellegrini è tornato da poco in gruppo. C’è possibilità di vedere Santon sulla sinistra?
Santon ha più possibilità di giocare a destra che a sinistra perché a sinistra gioca Kolarov. Luca Pellegrini è nella stessa condizione di Karsdorp, viene da un infortunio alla caviglia e si è allenato poco con la squadra. Stiamo calcolando che mi tolgo già due o tre cambi durante la gara, io invece voglio andare in sicurezza in certe partite e non ti puoi permettere tanti cambi. Ma a parte questo stanno tutti bene e sono tutti a disposizione. Questa è la cosa più importante.

Siccome non mi avete chiesto di Manolas lo dico io, non sarà convocato perché non sta al meglio, cercheremo di recuperarlo per la partita con il Real. Ha provato sia ieri che oggi, ma non è ancora a posto del tutto per quanto riguarda la caviglia“.

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