Di Francesco: “Roma a tutta tournée. Negli USA si fa sul serio”

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Eusebio Di Francesco va di corsa. C’è un aereo che aspetta per tornare a Roma, dormire due notti a casa prima di ripartire per gli Stati Uniti. Il tecnico evidenzia i progressi fatti dalla squadra nel secondo test in ritiro: «E’ stato importante e ha dato indicazioni, anche sui giovani. Sarebbe meglio fare certe partite più avanti, visto che i cechi si allenavano da un mese e fisicamente erano superiori, ma alla lunga è prevalsa la nostra qualità. Nel secondo tempo siamo cresciuti nel palleggio. Mi è piaciuto davvero tanto l’atteggiamento di squadra, siamo rimasti sempre corti, a parte quell’errore di Castan nel primo tempo non abbiamo rischiato mai, come lavoro di reparto sono soddisfatto».

ANALISI – In alcuni tratti si è vista una squadra un po’ lenta, con qualche difficoltà nel palleggio: «Siamo al 14 luglio, giusto? E’ questa la risposta. E’ normale che le gambe non siano brillanti, che le prime giocate non riescono a ragazzi di 18-19 anni e nello stesso tempo davanti avevamo una squadra ben strutturata ci dava. Poi avevo giocatori come Perotti che non erano al meglio. La condizione fisica è da migliorare, ma ero convinto che avremmo avuto difficoltà nel palleggio. Ma nonostante questo siamo rimasti sempre tutti uniti, lavorando bene sulla palla». Bruno Peres è un giocatore sul quale Di Francesco sta lavorando: «Sono contento della sua applicazione in fase difensiva, per i terzini è più facile attaccare, su di lui c’è da lavorare non tanto sull’aspetto fisico, perché ha più gamba di tutti, ma sull’aspetto mentale. Si deve abituare a lavorare con la linea difensiva».

CHI PARTE, CHI NO – Uno dei giovani promossi era, come detto, Luca Pellegrini, ma l’infortunio al ginocchio lo ha messo fuori gioco: oggi sarà sottoposto a controlli a Villa Stuart. Per lui niente Usa. Nelle tournée rientrano invece i nazionali, Di Francesco li aspetta con ansia: «Il tempo stringe perché giocheremo tre giorni dopo l’arrivo, qualcuno giocherà per forza. Dobbiamo farlo perché non andiamo in giro per fare figuracce: vogliamo portare in alto il nome della Roma».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti