Di Francesco: “Partita equilibrata, hanno fatto gol su una nostra ingenuità. Per Manolas si teme un brutto stiramento” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara di campionato persa 1-0 contro il Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Roma non all’altezza nel primo tempo, molto meglio nel secondo. Sei rammaricato?
A volte fai bene il primo, a volte il secondo. L’importante è metterla dentro, anche questa volta due pali, ma non è un alibi. Siamo stati troppo rispettosi del Napoli, poco aggressivi e con poca voglia di andarli a prendere, abbiamo cercato di mettere Radja su Jorginho per prendere uno dei centrali, ma l’abbiamo fatto poche volte. Nel primo tempo abbiamo lasciato troppo il pallino al Napoli nel primo tempo, pur senza troppe occasioni, ma il gol ci può stare. Nel secondo tempo ho rialzato il baricentro e mi sono rimesso 4-3-3, ho rivalutato le mie idee iniziali e abbiamo creato anche qualcosa di interessante.

Dopo un primo tempo così, cosa dice l’allenatore a una squadra nell’intervallo?
E’ vero, avevano il pallino del gioco in mano. Ma il Napoli ha distrutto ogni avversario, e oggi invece non è successo neanche sul piano del palleggio e sul possesso. Ho detto di togliere le catene che ci hanno fermato, eravamo troppo timorosi, e essere più aggressivi. Avevamo preparato la gara in un modo ma le risposte sono state diverse, non allungavo mai gli avversari per giocare tra le linee, ma la squadra nelle gambe aveva questa cosa e lo ha espresso nel secondo tempo. Diamo merito al Napoli che nel primo tempo ha fatto meglio di noi.

Ti senti vittima di una scarsa preparazione atletica?
Ci sono anche infortuni casuali, quello di Manolas è legato a un movimento anomalo, El Shaarawy è tornato con un problema dalla Nazionale, Karsdorp è arrivato infortunato, giocatori arrivati a settembre che si sono allenati pochissimo con la squadra: nella situazione attuale un po’ di difficoltà ci sono. Avevamo fuori anche Defrel. Questo non aiuta, ma non deve essere una scusante. Abbiamo trovato una squadra che lavora da tre anni in un determinato modo, e sapevamo che potevano avere qualche vantaggio. L’obiettivo era non perdere questa partita. Nel secondo tempo la squadra ha messo cuore, forza, aggressività, ma nel primo tempo in questo senso siamo mancati.

Due sconfitte interne contro Inter e Napoli. Che valore possono avere queste partite nel vostro percorso di crescita?
Per il percorso sono soddisfatto, con l’Inter la squadra aveva fatto bene ma la sconfitta pesa. La sconfitta di stasera invece mi ha fatto vedere che la squadra deve avere sempre la mia mentalità, quella di aggredire e di andare a prendere l’avversario. Nel secondo tempo siamo stati più bravi noi nel palleggio ed a creare più linee di passaggio. Nel primo tempo non mi è piaciuta specialmente la fase offensiva, mentre in quella difensiva la squadra è stata anche brava a reggere gli attacchi del Napoli.

DI FRANCESCO A MEDIASET

Questione di centimetri…
Ho cambiato qualcosina nel secondo tempo tornando alle origini ed ha permesso alla squadra di essere un po’ più aggressiva. Peccato per le varie occasioni, siamo mancati un po’ nel gol finale. Si parla del dominio del Napoli. Solitamente ha un possesso palla altissimo, oggi ci siamo divisi il possesso, la partita è stata equilibrata. Loro hanno fatto gol su una nostra ingenuità e gli ha dato forza, noi siamo stati poco bravi nell’andare a riprendere la partita.

Bravura del Napoli o la Roma ci ha creduto poco?
Volevamo fare una partita differente. Con l’Inter abbiamo dominato 70 minuti, anche loro hanno aspettato tanto ed hanno vinto. C’è mancato il guizzo finale contro una squadra che ha forza, geometrie e abitudine ad un determinato tipo di lavoro. Abbiamo un po’ troppe assenze per cambiare la partita in corsa e questo ci ha un po’ penalizzato. Sono contento del desiderio e della voglia messa in campo fino alla fine, concedendo poco al Napoli tranne nell’occasione di Manolas che ha lasciato la palla a Mertens. Si presume che Manolas abbia un brutto stiramento.

Un po’ troppi questi infortuni muscolari…
Non solo quando li alleno io, anche dalle Nazionali. I ritmi o le situazioni ci portano ad avere i giocatori in questo modo.  Arriva Schick che non era in condizione ed ha fatto tre allenamenti, Karsdorp da un infortunio. Un insieme di cose che porta a degli infortuni. Manolas è tornato dalla Nazionale, peccato, penso sia anche un po’ la casualità, ha perso l’appoggio e si è fatto male facendo un movimento anomalo.

La posizione di Nainggolan?
In tanti avete detto che doveva giocare lì e nel primo tempo vi ho voluto accontentare. Volevo essere aggressivo su Jorginho, ma venivamo a mancare in altre situazioni. Il Napoli non ha creato tanto, anche se aveva il pallino del gioco e non mi piace dare troppo dominio ad una squadra. Non riuscivamo a sviluppare, nel primo tempo sono mancate un po’ le nostre manovre, mentre nel secondo tempo ci siamo riusciti nettamente di più.

Fazio può fare la differenza…
La scelta di non farlo giocare dall’inizio deriva dal fatto che lui si è allenato solo ieri con noi. Abbiamo tante partite ed ha fatto tre o quattro voli col fuso orario, abbiamo deciso insieme di tutelarlo anche in vista della partita col Chelsea. La scelta si lega in particolar modo a questo.

E’ mancato il colpo del singolo?
Sono mancati i rimpalli. In casa abbiamo preso 5 o 6 pali, non mi ricordo quanti sono. Non è per dare dietro alla fortuna. A volte le partite sono determinate dagli episodi, ma questi fanno parte delle gare e a volte ti gira contro, oggi c’è girata contro. Un pizzico di sfortuna c’è stata, ma davanti abbiamo una squadra che ha qualcosina in più di noi dal punto di vista dell’abitudine a certe cose. Ho visto una squadra che sta crescendo e maturando. Nel primo tempo abbiamo avuto un po’ troppo rispetto di questa squadra ed io non volevo.

Non siete affondati nel secondo tempo. Serve un Perotti costante però…
All’inizio, quando sviluppavamo, volevamo giocare dal basso per non buttare palla. Sono mancati i movimenti delle mezzale per creare gli spazi e avvantaggiare un giocatore come Perotti. Se gli porti il terzino o la mezzala lui riesce a fare gli uno contro uno, se non gli dai la possibilità fa fatica. Anche lui arrivava da un infortunio e fisicamente ha fatto anche troppo per quella che era la gara.

Quarto posto e Europa League?
E’ un po’ negativo in questa scelta. Avete preso la domanda peggiore dai social (ride ndr).

Ha perso anche Conte…
Mi piace guardare in casa mia. Mercoledì abbiamo una sfida delicata, per il proseguio in Champions League. ma anche in campionato perché abbiamo una partita in meno, ne abbiamo 15 e potremmo averne 18.  Oggi ci stava non perderla, sarebbe stato importante. Io guardo avanti con positività e possiamo solo crescere.  Abbiamo affrontato una squadra che di solito distrugge le squadre che ha di fronte ed oggi non è successo.

DI FRANCESCO A SKY

Rammaricato per non aver raggiunto il pareggio?
Nel primo tempo, nonostante il napoli abbia fatto gol su una nostra deviazione, siamo stati troppo rispettosi. Avrei voluto una squadra più aggressiva, nel secondo tempo sono tornato all’antico. Tutti volevano vedere un giocatore a ridosso della punta, l’ho fatto nel primo tempo e non ha dato frutti, ma non per colpa di Nainggolan, ma perché la squadra al di là della fase difensiva non mi piaceva quando attaccavamo, eravamo prevedibili e non allungavamo mai la difesa del napoli, permettendogli di essere nuovamente aggressivi. Questo è un po’ mancato. Nell’ultimo periodo le squadre che hanno giocato contro il Napoli sono state massacrate dal punto di vista del palleggio e del risultato, noi gli abbiamo tenuto testa ma siamo mancati nella fase centrale del primo tempo.

Cos’hanno loro più degli altri?
Meccanismi più collaudati, giocatori che giocano con continuità e non hanno gli infortuni che abbiamo noi. Sono partiti in ritiro, tanti giocatori che noi abbiamo preso non sono pronti e dovrebbero essere un valore aggiunto. Sicuramente non avere delle alternative non è un grandissimo aiuto, ma non è un alibi.

Dodici infortuni muscolari, c’è casualità?
C’è casualità e nazionali, perché non si fanno tutti male qui. C’è il fatto che se mi alleno dall’inizio, coi giocatori già presenti e non hanno preso giocatori a fine mercato. Se prendi Schick che ha fatto tre allenamenti c’è il rischio che si faccia male, Karsdorp viene da un infortunio al ginocchio, rientra e ha piccoli problemi e questo ci sta togliendo qualcosina. Non mi piace appellarmi a questo, mi piacerebbe poter scegliere ma non posso dire che non sono soddisfatto di quello che alla fine ha messo la squadra in campo. Ha cercato di riprendere la partita a tutti i costi contro una squadra che ha qualcosina più di noi al momento, non sono io a dirlo ma i fatti, i numeri. Hanno più lavoro rispetto a noi.

Manolas non ci sarà col Chelsea?
Si è fatto male quando ha lasciato palla a Mertens, è caduto e ha sentito una fitta forte all’adduttore. Mi auguro che non sia importantissimo, ma per quella che è stata la dinamica credo sia quasi impossibile vederlo mercoledì in campo.

E’ mancato qualcosa nell’intensità?
Sicuramente. Nel secondo tempo, mettendomi 4-3-3 riuscivo ad alternare le mezz’ali che uscivano osando qualcosina in più senza avere copertura dietro ma era quello che dovevamo fare se vogliamo essere una grande squadra. Troppo attendisti, l’abbiamo preparata in maniera differente. Sugli scarichi non siamo riusciti a rialzarci insieme e questo ha permesso al Napoli di facilitare la gestione della palla, alla fine nel primo tempo non hanno avuto concretamente grandi occasioni da gol, tranne quel tiro di Mertens e la palla che gli abbiamo dato noi. Certe partite si può anche soffrire, non è detto che si debba stare in partita 90 minuti e dominarla, il Napoli lo è stato nel primo tempo, la Roma nel secondo.

Serviva più personalità dai grandi giocatori?
Al di là della personalità, per come l’avevamo preparata mi aspettavo un’aggressività diversa, alla fine bisogna dare merito agli avversari ma noi potevamo fare meglio. Con un po’ di malizia e determinazione in più, come si è visto nel secondo tempo. Per attuare determinati meccanismi serve costanza e non avere pause, non avere i giocatori a disposizione non aiuta.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Partita complicata? La sfortuna ha inciso?
Diciamo che ci poteva stare il loro vantaggio, non per le occasioni reali ma perché noi eravamo passivi. Nella ripresa ho cambiato sia a livello tattico che nella testa dei giocatori, avrei voluto lo stesso atteggiamento del primo tempo ma facevamo fatica. Il Napoli è ben definito da tempo e questo non ci ha aiutato, comunque loro hanno avuto due occasioni quindi in difesa abbiamo lavorato bene. Meno positivi quando avevamo la palla.

Si vede una crescita?
I risultati fanno la differenza e danno morale, il Napoli si è allontanato e questo non aiuta. Nel secondo tempo ci poteva stare anche il pareggio, ultimamente siamo troppo fermati dai pali, insieme agli infortuni non siamo aiutati. Purtroppo è successo di perdere due scontri diretti in casa ma questa squadra può solo migliorare.

C’era un rigore su Pellegrini?
Di questi episodi non parlo, dico solo che nel finale la squadra mi è piaciuta per aggressività e presenza, quella che è mancata nel primo tempo. Se vogliamo diventare grandi noi dobbiamo sempre avere mentalità e andare ad aggredire gli avversari, questo permette alla squadra di osare. Quando si vuole determinare si deve osare qualcosa nelle pressioni.

Serviva più personalità?
Dal mio punto di vista è un discorso tattico, nel primo tempo ci appiattivamo troppo e il Napoli accorciava sempre con i loro uomini. Nel secondo tempo abbiamo lavorato meglio con gli scarichi, siamo saliti di più, la squadra è stata pigra e intimorita, questo non deve succedere.

Influisce questa sconfitta nella testa?
Dirò di guardare avanti, gli intoppi possono starci. Il Napoli ha qualcosa in più di noi su diversi punti di vista adesso, noi dobbiamo ripartire per guadagnare punti per rimanere vicini alla vetta, ricordandoci che abbiamo una partita in meno.

7-8 giocatori fuori per infortunio…
Grande verità, avere tutti permette di può scegliere nonostante i buoni ingressi. Ma noi dobbiamo avere giocatori in condizione, ne abbiamo alcuni che si sono allenati mezza volta, o Fazio stesso che è arrivato ieri, questo sicuramente non aiuta.

Si aspettava la vittoria della Lazio contro la Juve?
Avrei sperato nel pareggio, la Lazio ha fatto una buona gara.

DI FRANCESCO ALLA RAI

Che cosa ha detto ai suoi giocatori nell’intervallo per trasformarli anche perché la Roma nella ripresa ha sfiorato il pareggio con i due subentrati, Fazio e Under…
Nel primo tempo siamo stati un po’ troppo rispettosi del Napoli e non siamo stati aggressivi come avrei voluto. Ho cambiato modulo per portare il pressing in maniera differente ed essere più aggressivi su Jorginho e sui loro centrali, cosa che però non è accaduta perché siamo stati troppo timorosi in alcuni momenti della gara. Nel secondo tempo ci siamo rimessi col 4-3-3 e abbiamo palleggiato meglio e siamo stati più aggressivi, abbiamo lavorato creato le catene che piacciono a noi. Mi aspettavo una partita diversa nel primo tempo ma abbiamo incontrato una squadra che ha tritato chiunque si sia trovata davanti e questa sera non è accaduto. Il gol ce lo siamo fatti noi, nonostante il Napoli meritasse per lo sviluppo della manovra nel primo tempo. Ultimamente ci siamo abituati a prendere i pali, questo ci ha penalizzato.

Notizie su Manolas, visto che mercoledì giocherete a Stamford Bridge contro il Chelsea…
Difficilmente sarà della partita. Ha lasciato quell’occasione a Mertens perché si è fatto male all’adduttore proprio nel momento in cui stava calciando. Mi auguro che non sia nulla di grave ma sicuramente non ci sarà per mercoledì.

Parlando degli infortunati, come stanno Schick e Karsdorp?
Vengono da situazioni particolari perché entrambi si sono aggregati tardi alla squadra. Schick perché è arrivato negli ultimi giorni di mercato, Karsdorp perché si è dovuto operare., e questo non aiuta ad avere una condizione ottimale di certi giocatori. Il fatto di non poter scegliere, avendo anche El Shaarawy fuori che è tornato infortunato dalla Nazionale non aiuta. Gli stessi Strootman e Defrel sono fuori. Ma questo non deve essere un alibi.

La aggressività di cui parlava era portata da Nainggolan su Jorginho. Poi nel secondo tempo quando l’ha liberato abbiamo visto una roma completamente diversa…
Al di là del pressing, io credo che la squadra abbia espresso proprio un gioco migliore, alternando le due mezzali che andavano che è poi quello che faccio solitamente. Ho cercato di liberare Radja, ma l’errore più grande è quando avevamo palla perché permettevamo loro di essere aggressivi non avevamo linee di passaggio e non avevamo mai lo scarico tra le linee. Nel secondo tempo l’abbiamo fatto nettamente meglio.

Avete pensato che vincendo questa partita, dopo il recupero, potevate essere primi in classifica?
Sapevamo di poter soffrire inizialmente perché il Napoli è una squadra che parte sempre bene. Ha dei giocatori con le caratteristiche di velocità e agilità e magari entrano subito meglio in partita rispetto a noi che siamo un po’ più muscolari. Peccato aver subito gol, non lo avrei voluto prendere e questo avrebbe portato a un’altra gara nel secondo tempo. Nel primo tempo si poteva soffrire nel secondo tempo ero convinto che saremmo potuti uscire rispetto al Napoli. Poi c’è stato il gol in cui siamo stati anche un po’ sfortunati perché De Rossi ha fatto l’assist ad Insigne, ma può succedere quando sei molto sotto pressione. Abbiamo concesso troppo al Napoli.

Serve determinazione, ora c’è la Champions League…
Senza determinazione si può stare tutti quanti a casa. Non si può dominare per 90 minuti, allora anche ad una squadra forte come il Napoli si potrebbe chiedere. In queste partite ci sta di concedere qualcosa, la differenza l’ha fatta il gol che loro hanno fatto e noi abbiamo preso inoltre due pali.

Pronostico per la partita contro il Chelsea?
Il pronostico è quello di andare a fare bene, cercare di portare un risultato positivo, quello è il nostro obiettivo.

Il Napoli con questa partita ha dimostrato di essere una squadra da Scudetto. Per la Roma questa partita cosa dice?
Dice che stiamo crescendo, se avessimo un piccolo di determinazione in più, che non deve mai mancare, avremmo fatto una partita differente. Nel percorso di crescita però ci può stare. Una maggiore convinzione ci avrebbe dato qualcosa in più. Rispetto ad altre partite in cui hanno dominato nettamente, in questo caso non è successo.

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