Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Mentre Francesco Totti dava il suo addio al calcio con le lacrime agli occhi, Eusebio Di Francesco entrava in campo a Torino per la sua ultima partita da allenatore del Sassuolo. Da oggi lavorerà per liberarsi dal contratto che lo lega al club emiliano. E’ questa la sua partita più difficile, prima di poter legarsi alla Roma, con la quale deve ancora parlare di numeri, ma non ci sarà mai un problema economico. La sua decisione l’ha comunicata a Squinzi la scorsa settimana. Nel calcio è difficile trattenere un allenatore che ha deciso di andarsene. Ne sa qualcosa anche la Roma, con Spalletti che già a gennaio aveva deciso di andare via. Squinzi è stato colto di sorpresa. Il Sassuolo vuol far pagare all’allenatore una penale, per rescindere quel contratto che aveva valore ancora per due anni. Una clausola di tre milioni. Che non tiene conto però di quello che ha fatto Di Francesco in questi anni per il club emiliano, ha portato la squadra di un piccolo centro in Europa, ha valorizzato giocatori. Prima di parlare con la Roma, il Sassuolo deve riparlare con Di Francesco. Che la sua decisione l’ha presa, scegliendo la squadra giallorossa tra altre due offerte molto importanti, in Italia e all’estero. Anche il Monaco e il Siviglia si sono interessati a lui. Ci vorrà qualche giorno per risolvere la situazione, ma la strada è segnata. E il Sassuolo è già alla ricerca di un nuovo allenatore. Squinzi vuol proseguire la linea dei giovani. Prenderà un altro tecnico tra i quaranta e i cinquanta anni: Oddo e De Zerbi sono due opzioni.
NUOVO INCONTRO – Eusebio Di Francesco è tornato a parlare del suo futuro al termine della partita persa contro il Torino. Non ha potuto sbilanciarsi perchè la situazione deve essere ancora sbloccata: «Vedremo in questi giorni cosa succederà, domani (oggi, n.d.r.) mi devo incontrare con Carnevali, il mio direttore generale, per fare delle valutazioni sul mio futuro, definitive o meno». Di Francesco ha anche commentato l’addio al calcio del suo amico Francesco Totti: «Sono felice di ciò che ha fatto nella sua ultima partita, sinceramente mi veniva da piangere a vedere quella scena, per il suo percorso, per il suo amore verso questa maglia e lo conosco, so quanto sta soffrendo. Ma lascia con una vittoria, con un secondo posto importante, con una festa e con l’acclamazione di tutti gli stadi. Non saprei dargli un consiglio per il futuro, magari parlandoci potrei interpretare i suoi desideri, ma all’inizio potrebbe fare un ruolo qualsiasi per capire cosa gli piace. Un po’ come ho fatto io: ho iniziato facendo il mercato per una squadra di Lega Pro, poi il dirigente con la Roma e poi ho scelto di fare l’allenatore».