Di Francesco l’equilibrista. Ora il tecnico dovrà gestire la rosa extralarge e darle i meccanismi perfetti

Senza la partenza di Perotti Monchi non se l’è sentita di accontentare Di Francesco e prendere un esterno destro dal piede mancino. Under, quindi, rimane l’unico con questa caratteristica anche se in quel ruolo, come spiegato dal ds, ci possono giocare in tanti anche se nessuno può convergere verso il centro. Il compito del mister, come riporta Il Messaggero, è quello di regalare equilibrio alla squadra fortemente a trazione anteriore. A livello difensivo sembra difficile ripetere l’exploit dello scorso anno perché in ogni partita, tranne quella contro il Latina, la Roma ha preso almeno un gol. Nzonzi, in alternanza a De Rossi, può dare equilibrio in mediana dove Pastore e Cristante sono chiamati a dare i gol che sono mancati. A centrocampo c’è anche Pellegrini che garantirebbe le due fasi, per non parlare di Strootman che ha prenotato una maglia da titolare contro il Torino. In attacco c’è Schick che vuole assumere un ruolo che è qualcosa di più di un vice Dzeko che avrà al suo fianco vivacità e qualità da Under e Kluivert con Perotti ed El Shaarawy che sono l’usato sicuro. Si riparte dal Torino dove la Roma qualche mese fa vinse con un gol di Kolarov. Ed è proprio la difesa il reparto chiamato a ripetersi con l’assenza di Alisson, ma con gli innesti di giocatori importanti e giovani.

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