Di Francesco: “La squadra viveva le paure, nel secondo tempo ha accettato i duelli ma siamo mancati nelle scelte finali” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara contro la Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Elementi positivi di questa partita al di là del risultato?
La classifica in questo momento non ci vuole niente a passare dal quinto al decimo posto, è cortissima, che per noi è un vantaggio, perché la zona Champions rimane vicinissima. Abbiamo giocato contro una squadra forte, che ci ha messo in difficoltà nel primo tempo, siamo entrati in campo bravi a recuperare palla nella zona avversaria, ma meno bravi a concretizzare, come nel secondo tempo, poco incisivi sotto porta. Nel primo tempo si è visto il nostro momento contro il loro gran momento, abbiamo alternato cose buone a cose meno buone.

Temi che la squadra possa soffrire psicologicamente se non si vince con Sassuolo e Parma?
Questo è un lavoro psicologico, chi non sopperisce a queste situazioni fa fatica a giocare in questa squadra. La nostra forza deve essere saper reagire dalle cose positive, che devono essere d’aiuto, specialmente nel secondo tempo. Non abbiamo avuto paura nell’affrontare grandi giocatori nell’uno contro uno e magari rubare qualcosa dagli avversarsi. Se vedo Manduzkic che fa il centrale e poi fa gol, credo sia un esempio positivo per i miei calciatori. Una sconfitta che brucia, che dà fastidio ma deve essere l’inizio di una nuova interpretazione nel mio modo di vedere calcio. Nel secondo tempo ho visto tante cose buone. Siamo un po’ mancati nell’attaccare la porta nel secondo tempo.

Come ti spieghi il gol con Santon che guarda la palla?
Inizio dagli errori iniziali, sia quelli di Florenzi e Zaniolo, potevano gestire meglio quel pallone. A volte tirare addosso agli avversari non è sempre un vantaggio con i rimpalli. Avevamo preparato bene la partita, se vedete i gol di Mandzukic li ha fatti tutti sul secondo palo attaccando il terzino e il centrale, l’errore di Santon è stato quello di non andare in contro al pallone o sentire di più l’avversario. Non abbiamo perso per l’errore di Davide, in passato abbiamo commesso tanti errori individuali Serviva una partita in cui essere perfetti, e non lo siamo stati pur facendo cose positive. Loro giocavano con 3 attaccanti stretti, il loro 4-3-3 è finto, su 3 attaccanti che giocano dentro, svariano tantissimo e non ti danno punti di riferimento. Volevo avvicinare qualcuno a Schick, in qualche occasione ci siamo riusciti. Schick ha calciato ma poteva farlo meglio, dovevamo concedere meno alla Juve.

Dzeko come sta?
Perotti ha dato più continuità agli allenamenti. Dzeko ha fatto solo un allenamento ieri, viene da un infortunio di 25 giorni, farlo giocare mercoledì è un pensiero ma devo valutare insieme al ragazzo. Oggi ho dovuto parlare con lui per sentire le sensazioni, non è abituato a farsi male. Ha fatto una buona gara, era molto che non vedeva il campo. Abbiamo fatto bene e male in un modulo, cambiando tanto, è la mentalità che fa la differenza affrontando le partite senza timore, con una buona personalità che è quella che voglio vedere nelle prossime gare. El Shaarawy e Pellegrini possono essere convocabili alla prossima, più El Shaarawy che Pellegrini, ma inseguiamo sempre questa situazione di condizione un po’ precaria.

Perché ha cambiato Florenzi? Scelta tattica?
Non era nella miglior giornata, ma volevo un giocatore con altre caratteristiche. Ha fatto bene quel ruolo in tante occasioni, oggi doveva abbassarsi ma doveva anche essere capace di rialzarsi. Veniva da un infortunio che ha avuto due volte, non riesce sempre a dare continuità agli allenamenti ma ci può stare.

DI FRANCESCO A DAZN

La Roma ha giocato due partite opposte. Nel primo tempo cos’è successo?
Anche la Juventus ha avuto due partite differenti, ci sta far meglio in un tempo o in un altro. La squadra viveva le paure e le insicurezze, nel secondo tempo ha accettato i duelli e gestito la palla. Abbiamo fatto delle ottime aggressione, dove siamo mancati nella scelta finale. La differenza tra noi e loro è che loro hanno calciato in porta. La differenza c’è, ma sono contento della reazione che ha avuto la squadra.

Nel primo tempo sei partito con la difesa a tre o vi siete adattati dopo poco?
Volevo cercare di dare densità centralmente facendo impostare palla a Kolarov e avvicinare i due attaccanti per creare linee di passaggio. Volevamo un impatto migliore fisicamente, in alcuni momenti lo abbiamo fatto bene ed in altri meno.

Secondo te qual è la cosa più positiva dopo oggi?
L’atteggiamento e la voglia di giocare uno contro uno in tante situazioni di campo e avere un ottimo palleggio in campo avversario. Ci è mancato concretizzare, tenere la Juve nella sua metà campo non è facile, la squadra è stata brava, ma ci manca malizia e esperienza per scegliere le situazioni migliori quando si ha palla in avanti.

Si aspettava di più da Schick?
Ha giocato tutta la partita perché c’è stato dentro. Ci aspettiamo che arrivi di più, oggi non era facile, ha interpretato bene ma ci si aspetta che vada più in conclusione. In alcune situazioni poteva attaccare di più la porta, ma per il resto ha dato il giusto sostegno.

DI FRANCESCO A SKY

Oggi sconfitta ma ha visto qualcosa di diverso?
Oggi il Genoa ha vinto 3-1 con l’Atalanta, non mi sembra la peggior squadra del momento con due attaccanti bravi. Anche stasera abbiamo fatto con meno paura e più coraggio il secondo tempo e abbiamo messo un po’ alle corde la Juve anche se non abbiamo creato tantissimo perché siamo mancati nell’andare a fare la scelta decisiva importante. Loro beccano sempre la porta con Ronaldo, la differenza sta qua. Devi avere la capacità di essere concreto come la Juve nel percorso che sta facendo.

Nel secondo tempo ha cambiato modulo. Era previsto?
No, abbiamo fatto benino cercando di togliere gli appoggi e andare nell’1-1 quando sviluppavano perché la Juve parte sempre dal basso., abbiamo recuperato diversi palloni. Saltata la pressione, qualche rischio in più lo abbiamo preso, loro giocano con 3 attaccanti in un 4-3-3 non puro, giocano molto dentro coi 2 attaccanti, cercavo di avere più riferimenti e dando solidità con Florenzi che si alzava su De Sciglio. Abbiamo fatto molto meglio nel secondo tempo come desiderio di andare a riprendere la partita, come atteggiamento e personalità. Una squadra ferita da questo periodo inizialmente era più timorosa, commettiamo ingenuità come sul gol e la palla che abbiamo perso.

Il gol di Mandzukic?
Avevo messo dei cerchietti rossi, tutti i 7-8 che ha fatto li fa sull’ultimo difensore e il gol che ha fatto oggi lo ha fatto anche in tante altre occasioni. Perché non ha indicato i cerchietti rossi? Perché sulla lavagna siamo tutti grandi allenatori, come voi lì in studio, nella dinamica il calcio è differente. L’errore iniziale all’inizio ci può stare, non solo di Davide, che con un attaccante forte doveva andare incontro alla palla e si cerca di coprirla. La scelta di mettere Santon lì è che rispetto a Florenzi aveva maggior fisicità su queste palle.

Nel primo tempo troppo campo a disposizione…
E’ la verità ma anche la Juve nel secondo tempo non ha fatto la partita che doveva fare. Ci sta di concedere un tempo a una squadra importante come la Juve, tu devi fare meglio successivamente come avresti potuto fare nel primo tempo non facendo gol e magari avremmo preso gol nel secondo. Avrei voluto situazioni differenti ma loro sono stati più bravi di noi nell’essere pericolosi in ogni occasione che andavano a creare.

Fate fatica a tirare in porta…
Potevamo fare di più, quando si gioca a certi livelli la differenza spesso la fa l’1 contro 1 e noi ne abbiamo vinti troppo pochi rispetto alle potenzialità per mettere in difficoltà la Juve. Il nostro difetto non sta nel creare ma sta nella fase difensiva dove non abbiamo trovato quegli equilibri giusti e la capacità di affrontarli tutti insieme, nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, Manolas ha fatto tanti duelli individuali che devi fare per diventare grande, devi avere la capacità di accettare l’1 contro 1, noi in altre occasioni l’abbiamo un po’ subito invece di essere una forza.

Schick deve ritrovarsi in prestito da qualche parte o prima o poi si sbloccherà?
Sul mercato non abbiamo parlato di niente viste le tante situazioni che si sono create, quello che mi interessa è arrivare al 29 con più punti possibili. Tante valutazioni le faccio anche io, ma non possiamo concentrarci su un solo giocatore, anche se ci aspettiamo e ci aspettavamo sempre qualche gol in più. E’ un giocatore con caratteristiche importanti, si valuterà.

Ti senti sotto pressione?
Io vivo sempre sotto pressione facendo questo lavoro, vivere questo lavoro con passione anche nelle difficoltà per me è la normalità. Voi fate i giornalisti e io l’allenatore, tutti conosciamo le situazioni, quando i risultati non arrivano il primo a rischio è sempre l’allenatore.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Aspetti positivi e negativi?
Di positivo c’è stata l’ottima presenza della squadra in campo, personalità che abbiamo mostrato nel secondo tempo e come ha reagito al gol dello svantaggio ma anche per la qualità di palleggio che abbiamo avuto. Nel primo tempo siamo stati bravi a recuperare qualche pallone nella metà campo avversaria ma poi non siamo stati bravi a concretizzare, andando la tiro o cercando una situazione finale importante. Nel secondo tempo abbiamo fatto altrettanto ma tenendo il pallino del gioco.

Come mai il 3-5-2?
Non era un 3-5-2 pulito. Loro giocavano con un 4-3-3 e cercavo di dare parità numerica in certi momenti, cercando di andarli a prendere con aggressività e certe volte l’abbiamo fatto bene e altre meno. Parliamo sempre di sistemi di gioco ma sono gli atteggiamenti che fanno la differenza come il non avere paura di affrontare l’uno contro uno: Manolas e gli altri difensori l’hanno fatto, rischiando, ma senza paura. Volevo cercare di avvicinare un giocatore a Schick per essere più pericolosi. Il primo tempo per me di occasioni pulite ne abbiamo avute di più per andare a calciare in porta.

La sostituzione di Florenzi è tattica?
Sì anche perché è un giocatore che ha giocato tante partite e non l’ho visto brillantissimo. Allo stesso tempo volevo mettere un attaccante con caratteristiche differenti.

Ancora una disattenzione individuale…
Sì al di là che potevamo rinviarla prima quella palla e metterla in sicurezza dal momento che loro erano aggressivi. Lui doveva andare a cercare la palla e non aspettare oppure frapporsi tra l’uomo e la porta così lui non la prendeva ma neanche Mandzukic. Noi avevamo preparato la partita su molti filmati di Mandzukic che è molto bravo su queste situazioni e purtroppo abbiamo preso gol su una situazione su cui avevamo posto una particolare attenzione.

Hai visto molta attenzione o ti aspettavi di più?
Al di là di alcuni errori individuali la squadra voleva fare la partita e ha avuto per lunghi tratti l’atteggiamento giusto come anche la voglia di andare a prendere l’avversario dall’altra parte. è ovvio che poter competere bisogna migliorare certe situazioni. Quando ti capitano delle occasioni contro la Juventus le devi finalizzare e noi siamo stati poco bravi ad andare a finalizzare. Sto vedendo delle pressioni fatte molto bene ma sono mancate le soluzioni finali.

Si aspettava la svolta della partita sulla fascia sinistra?
Quando hai degli attaccanti con determinate caratteristiche come Under e Perotti devi cercare gli uno contro uno. Loro davanti hanno dei giocatori che sanno difendere bene e hanno una grande forza mentale e compattezza. Non era facile ma mi aspettavo maggiore brillantezza nei duelli individuali.

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