Di Francesco: “La squadra sta crescendo, abbiamo lasciato risultati per strada. Sono felicissimo per Schick, sta a lui dimostrare maturità” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato al termine della gara contro la Sampdoria. Ecco le sue dichiarazioni:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Gli ultimi minuti di rilassamento ti hanno fatto un po’ arrabbiare. La squadra si è tranquillizzata un po’ troppo…
Questa può essere l’unica nota negativa, oggi però – visto che mi arrabbio sempre – dico che sono molto contento della prestazione finale della squadra. Defrel ha fatto un grande gol, volutamente ha fatto un giocata di alto livello. La squadra mi è piaciuta, abbiamo lavorato veramente bene, sapevamo come fare male. Anche nello sviluppare, sebbene non abbiamo fatto cose eclatanti, sapevamo come far male agli avversari. Forse è la partita in cui sono più contento, di come la Roma è stata in partita e di come ha concretizzato.

Ci sono storie come quelle di Jesus, Cristante, Schick e Kluivert. Tanti sorrisi, il peggio è passato?
Non dico che il peggio sia passato. Posso dire che stiamo migliorando. Quello che hai detto tu è l’emblema della crescita di questa Roma. Attraverso prestazioni meno buone, una crescita costante con il lavoro per assimilare i principi di gioco di un 4-2-3-1 piuttosto che di un 4-3-3. Kluivert è un giocatore che ha dei mezzi importanti, è un ragazzo molto sveglio. Ora comincia a fare sul serio e capisce che la giocata va fatta per fare male agli avversari. In questo sono molto contento. I due esterni hanno fatto la differenza in questa fase, è stata una partita interpretata al meglio grazie alla crescita di questi calciatori. Jesus ha dimostrato di essere presente, attento e concentrato in ogni momento.

Conosce Schick da un anno e mezzo, qual è stato il suo grande problema?
Gli aspetti possono essere tanti, anche il peso di essere stato acquistato dalla Roma. Magari è un peso che lui si è portato. E’ un ragazzo con un contratto importante, ma c’è un uomo, c’è un vissuto, c’è un modo di essere, ci sono le caratteristiche mentali e lui le ha subite. La capacità della squadra di stare tutti insieme nei momenti importanti oggi ha dato delle risposte positive, è solo l’inizio, anche lui ha detto che deve lavorare di più. Sta a lui dimostrare di essere più maturo e di non subire l’ambiente.

Si è fatto male Schick?
Ha avuto solo dei crampi.

Le ultime partite sono state molto importanti. Siamo arrivati ad un livello in cui il centrocampo si sta trovando bene…
Si, la cosa più importante per quando vieni preso da una squadra alta è il palleggio iniziale, non l’abbiamo fatto bene nei primi 7-8 minuti. L’errore si fa quando si insiste ad andare in orizzontale perché si fa avvicinare l’avversario con un sacco di uomini che possono aggredire la palla. La squadra sta crescendo in questo e in generale, mi tengo stretto questo periodo qui, fatto sì da arrabbiature ma anche da una crescita importante.

Oggi VAR applicata in maniera migliore, ci fosse stato Orsato? E’ servito alzare la voce?
La scelta fatta a Firenze ha un senso, quando una società decide di prendere una posizione significa che è condivisa. L’applicazione perfetta della VAR è stata oggi, è l’arbitro che determina il giudizio finale, al di là del nostro rigore. Credo nella tecnologia ma deve essere applicata nel modo giusto come fatto oggi.

Kluivert è l’emblema di questa continuità a livello di gioco. Che lavoro hai fatto mentalmente con lui?
Kluivert risponde a tutti gli allenatori che stanno a Roma, compresi voi. Dicono che può giocare solo a sinistra, oggi è la dimostrazione che va bene anche a destra: assimila i concetti, ha queste qualità. Per me è un valore aggiunto. Quando un giocatore ha delle caratteristiche importanti può giocare da tutte le parti. Sono felicissimo, a destra è un valore aggiunto dove non ho moltissime alternative oltre a Cengiz (Under, ndr).

DI FRANCESCO A ROMA TV

Vittoria con bella prestazione…
I risultati sono stati importanti tra oggi e Mosca, oggi la squadra mi è piaciuta per interpretazione, al di là del gol preso che dà fastidio. C’è stata la crescita di tanti giovani e anche dei nuovi acquisti che sembrano essere più presenti.

I giocatori sembrano più integrati nella mentalità…
È un lavoro che stiamo facendo e non dobbiamo smettere, sono contento di quello che stanno facendo i ragazzi però non basta. Partiamo da questa vittoria e da questa prestazione. Oggi non era facile, mi è piaciuta l’interpretazione generale della squadra nelle due fasi.

Il secondo tempo si avvicina al tuo pensiero tattico?
Devo dire che siamo cresciuti anche nella capacità di essere aggressivi, sapete che mi piace per avere vantaggi. Abbiamo commesso anche qualche errore, dicevo sempre di battere i falli laterali in avanti. Il quarto gol è arrivato proprio da quello, nel momento in cui loro potevano credere di fare qualcosa in più. La squadra ha reagito bene nelle situazioni, anche dopo il rigore non dato dal Var, la squadra ha ripreso a macinare gioco per chiudere la partita.

Tanti passaggi a Olsen nei primi minuti…
L’ho detto anche prima, abbiamo esagerato. Perché ci arriva? Perché giochiamo in orizzontale quando non serve, la capacità è cercare la verticalità, se no si dà forza agli avversari dandogli riferimenti.

Dobbiamo preoccuparci della sosta?
No, per me ci sta benissimo, è il momento di ricaricare le batterie anche per me, mi sono arrabbiato tantissimo in questo periodo. Io sono felice che ci sia la sosta, per poter far lavorare anche gli infortunati e farli crescere di condizione, perché alla lunga ci serviranno tutti.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

E’ entrato più nella testa dei calciatori? Il gol di Jesus lo avevate provato in allenamento?
Sui piazzati avevamo lavorato, come facciamo sempre, in base a come si dispone la squadra avversaria. Sapevamo che muovendoli davanti avremmo trovato una soluzione. Jesus è andato nel posto del morto, raccoglie una palla che cade dove nessuno se lo aspetta e riesce a far gol. In questi gol non bisogna pensare, ma solo andare in quella posizione e aspettare che la palla vada lì. La squadra sta crescendo al di là della testa, che è fondamentale. Se il fisico e la tecnica non sono accompagnate dall’aspetto mentale e psicologico tutto va a morire. Questa squadra sta crescendo, i giovani stanno migliorando. Sto cercando di dare maggior equilibrio a questa squadra, tecnico-tattico oltre che mentale. Stiamo ritrovando giocatori come Cristante, tanti altri sono cresciuti. Purtroppo abbiamo lasciato risultati per strada, in alcune occasioni avremmo meritato qualcosa in più, ma così non è stato. Se abbiamo 19 punti è perché abbiamo meritato questo. Siamo sempre in tempo per poterci rifare.

Cosa ha pensato al gol di Schick?
C’è un tempo per tutto, l’ha detto lui stesso che deve continuare a lavorare, si vede che gli manca qualcosina in più e lo deve ritrovare. Questo gol gli darà forza e sicurezze maggiori. Sono felicissimo per lui, perché ha delle capacità e delle qualità importanti, lo stavamo tutti quanti aspettando, non solo la gente ma anche il mister. Sono contento abbia segnato oggi, continuando così ne farà altri.

Centrocampo sistemato?
Abbiamo dovuto trovare i nostri equilibri. Eravamo partiti col 4-3-3 ma non riuscivamo a sviluppare e a difendere. Questa squadra ha assimilato determinati concetti. Oggi i ragazzi l’hanno preparata bene anche nelle scelte nello sviluppare e nella capacità di andare da una parte all’altra contro una squadra aggressiva e brava a portarti in una zona di campo. Noi con il palleggio e giocate semplici, non straordinarie, li abbiamo mossi da una parte all’altra. Questo ha fatto la differenza.

Contento per il gol di Defrel?
Non si doveva permettere, a me che l’ho fatto diventare centravanti, gliel’ho detto a fine partita (ride, ndr). Ha fatto un gran gol, pensavo a uno stop sbagliato invece era voluto. Per me è un ottimo calciatore, poi ci sono ambienti dove si può crescere meglio e assimilare meglio determinati concetti, ma lui è di ottime qualità. Non era centravanti, lo è diventato col tempo e con il lavoro. Contento per lui anche perché abbiamo vinto 4-1.

Schick meglio da centravanti…
Credo sia più attaccante, più centravanti. In alcuni momenti della gara, anche col Barcellona, nel 3-4-3 l’ho messo con un centrocampista più vicino a Dzeko perché è molto bravo a prendere palla sul centrodestra in quanto mancino e tende ad aprirsi. E’ bravo anche ad attaccare la porta. L’ho messo anche insieme a Edin, perché riempie l’area, sono due di fisicità. Questo in partita può accadere, felicissimo abbia ritrovato il gol per un aspetto psicologico. Per me può fare tutto, perché nel calcio quando hai velocità, gamba e tecnica puoi fare più ruoli.

Quanto può fare di più El Shaarawy?
Gli attaccanti con determinate caratteristiche non riescono sempre ad avere continuità. Se lo vedete nelle due fasi gli esterni erano la chiave per difendere e cercare di dare meno passaggi in verticale agli avversari in questa partita, lui è uno dei migliori interpreti in questo senso, tatticamente è il più disciplinato e con maggiori conoscenze. Contentissimo dei due gol. L’altro giorno mi hanno chiesto subito perché non l’ho fatto entrare, c’è sempre un motivo, un qualcosa che stimola i giocatori a dare qualcosa in più e oggi l’ha dimostrato.

L’abbiamo vista al telefono prima della diretta…
Era mio fratello da Pescara, gli ho detto di partire perché c’è traffico.

DI FRANCESCO A RADIO RAI

Contento della prestazione?
Questa Roma sta crescendo da tutti i punti di vista. Stanno crescendo soprattutto i nostri giovani, che col tempo e col lavoro stanno dimostrando valori importanti.

Schick?
Ha trovato il sorriso e sono molto felice per lui. Quando un attaccante non segna è triste, ma questo gol potrebbe far cambiare idea a lui e un po’ a tutti quanti. A volte basta una rete per cambiare una stagione, come successo con Pellegrini nel derby.

Kluivert?
Ha qualità veramente importanti. Prima scherzava troppo, adesso gioca più da uomo. Può essere impiegato su entrambe le fasce.

Qual è la Roma che vuole?
Quella di oggi, serve continuità all’interno della prestazione. A Mosca mi ero lamentato proprio per questo motivo, oggi sono contento.

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