Di Francesco: “Oggi gara complicata come approccio e mentalità. Prima di tutto crederci, questo è il mio slogan per il Liverpool” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara di campionato contro il Chievo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Quali sono le condizioni di Nainggolan?
Ha rosicato perché l’arbitro gli ha fischiato un fallo che non c’era e stava andando a fare gol. Comunque no, sta bene non mi ha detto niente.

Questa Roma basterà per eliminare il Liverpool?
Ho risposto ieri dicendo che chi non ci crede può restare a casa. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che la squadra c’è sia mentalmente sia fisicamente. Dovremo aumentare l’intensità conto una squadra che fa della fisicità la sua forza. Dovremo avere poi la stessa capacità di andare in verticale di quanto abbiamo fatto oggi.

Sull’episodio del rigore avete chiesto di andare a verificare anche il fuorigioco o stavano controllando solamente il contatto del fallo?
Con l’arbitro non parlo mai, anche perché se parlo o dico quello che penso non cambia la decisione presa. Mi stavo concentrando su che cosa dovevo fare nel caso fosse stato espulso Jesus. Riflettevo su come risistemare la squadra nell’ultima mezz’ora che secondo me è andata benissimo.

Quella di Jesus è stata un’ ingenuità?
Secondo me non ci arrivava nemmeno, no credo fosse un fallo così netto. Magari poteva essere un po’ più attento perché la palla ormai il giocatore del Chievo se l’era allungata e sarebbe arrivata ad Alisson. Quest’espulsione ci ha fatto diventare ancora più squadra e far capire ai ragazzi quanto è possibile la rimonta di mercoledì.

La prova di oggi è la conferma della crescita di Schick?
E’ la dimostrazione che può giocare anche vicino a Dzeko nel 4-3-3, visto che mi parlate sempre di numeri. E’ stato bravo a chiudere determinate situazioni sia di piede che di testa. In questo momento è una soluzione in più che posso attuare sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1. E’ la prima volta che il tridente scelto dal primo minuto va interamente in gol.

Quante possibilità ci sono di rivederli tutti e tre con il Liverpool?
Tante, come tutti quelli che saranno convocati. Dovremo fare una gara aggressiva, e andarli a prendere altri, già all’andata siamo stati troppo vicini alla nostra porta e mi è bastato. Non ho tanti attaccanti al momento a disposizione, sono quattro, quindi sarò probabile vederli.

Come si può sopperire alla differenza di intensità con il Liverpool?
La tattica va a morire quando mancano certe letture, sia di giocate sia di quello che uno ha preparato. Per competere in Europa devi avere fisicità e noi siamo stati inferiori a loro, per poterla ribaltare dobbiamo almeno pareggiarli sotto quel punto di vista. Anche contro le piccole squadre devi pareggiare la loro corsa per poi far emergere le qualità.

Avendo già fatto grandi risultati quest’anno in Europa c’è il diritto di crederci…
Ribadisco che ci credo e mi auguro di ricevere gli applausi dell’altra volta. Bisogna essere uniti e dare forza a questi ragazzi che ha fatto un percorso straordinario e ora non dobbiamo accontentarci.

Quanto avrebbe influito avere Karsdorp a disposizione?
Gli infortuni fanno parte del calcio purtroppo. Karsdorp è un giocatore su cui abbiamo puntato dall’inizio, un giocatore di levatura internazionale che ci avrebbe fatto comodo, ma non mi piace pensare a chi non ho o a chi avrei potuto avere, sono alibi e ne potrei dire tanti ma non voglio, non è giusto e non vivo di questo.

DI FRANCESCO A MEDIASET

Non era facile isolarsi da tante questioni…
La squadra ha dimostrato di trattare la partita in modo eccellente. Era una partita molto delicata come approccio e mentalità. Abbiamo fatto partite un po’ così e così, ma poi la squadra ha espresso un ottimo calcio, facendo manovre e creando situazioni per poter far male agli avversari. Avremmo magari meritato meritato qualche gol in più. Poi c’è stato anche l’episodio del rigore, anche un po’ dubbio dal mio punto di vista, che avrebbe potuto riaprire la partita, ma ben venga questa grande parata su rigore di Alisson, che gli dà la giusta carica dopo i gol presi ad Anfield.

Caricarsi o togliere la pressione. Che fare ora?
Recuperare le energie nervose e fisiche, per dare il meglio di noi in questa gara. Uscire dal campo consapevoli di aver dato il massimo, che è una prerogativa di questa squadra, ma con la convinzione e la determinazione di poter ribaltare questo risultato. Abbiamo dimostrato di poter fare qualcosa di grande in passato, perché non proporlo per l’ennesima volta. Prima di tutto crederci, è il mio slogan è “io ci credo” e l’ho detto anche ai ragazzi. Faremo una grandissima prestazione anche dal punto di vista emotivo.

Hai tolto Schick perché sarà titolare contro il Liverpool?
La scelta è legata ad un discorso tattico, non in prospettiva della gara. Al calcio di rigore eravamo sul due a zero e mancava più di mezz’ora. La partita dopo il rigore si poteva mettere in un modo diverso, ho scelto di lasciare due attaccanti in capo e metterci col 4-4-1 in fase difensiva per avere maggiore equilibrio. La squadra, nonostante fosse in dieci, ha dimostrato di avere gamba e  di avere la capacità di ribaltare certe situazioni. Ha reagito ad un episodio, non so se giusto o meno, in maniera positiva. Questo mi piace perché la squadra voleva fare questa prestazione e sono entrati col viso giusto, come dico io, e con la voglia di fare bene. Schick è la dimostrazione che quando uno ritrova la forza mentale di fare quello che gli si chiede, al di là del 4-3-3, dove tutti dicevate che non ci poteva giocare ed oggi lo ha fatto nuovamente, ovviamente con caratteristiche diverse rispetto ad altri giocatori.

Lo hai tolto perché lui deve fare questo miglioramento in fase difensiva per crescere?
In quel momento avrebbe dovuto fare l’esterno in fase difensiva, abbassandosi e leggendo altre situazioni in cui è bravo ma non prontissimo. Magari con una mezzala vicina che assorbe certe situazioni sarebbe stato differente. Mettendosi con i due mediani era diverso. Al massimo avrei potuto togliere Dzeko e fargli fare la prima punta. E’ un ragazzo veramente in crescita, vi assicuro che è cresciuto tanto fisicamente, ha dei dati importanti. Per fare l’esterno devi avere un determinato tipo di corsa e di continuità, lui ce l’ha.

Oggi si tifa Juventus?
E’ normale, come le altre ci hanno un po’ gufato (ride, ndr). Io credo una cosa e lo dico sempre sinceramente: bisogna guardare prima noi stessi per poter guardare dopo gli altri. Questa penso che sia la base.

DI FRANCESCO A SKY

Partita importante per la classifica e la mentalità…
Sì, veramente contento della prestazione e della qualità che c’è stata. Siamo partiti un po’ così nei primi 5′, ma poi la squadra ha fatto giocate di ottima qualità, l’approccio è stato ottimo come a Liverpool. Dobbiamo essere bravi a mantenere questo tipo di prestazione.

Schick sta capendo la Roma o viceversa?
E’ lui che ha cominciato a capire la Roma, quando si lavora in un gruppo è giusto che chi arriva si metta a disposizione. Lui ha capito quello che voglio, eravamo sicuri e convinti che con questo ragazzo ci sarebbe voluto un pochino di più. Soddisfatto perché mi dà possibilità di alternarlo in altri ruoli, io ci ho creduto, con caratteristiche differenti dall’esterno.

Meno turnover, la condizione fisica è eccellente?
Siamo stati al di sotto contro il Liverpool, una squadra che ha spinto tanto e ha tanta qualità, questo dobbiamo riportarlo anche mercoledì. La convinzione e la consapevolezza che stiamo bene dobbiamo portarla in campo come fatto in altre occasioni e non fermarci alla prima difficoltà. Mi è piaciuto quello che ha detto Edin, non guardiamo a quello che è stato ma a quello che sarà.

Il passato va guardato per gli errori…
Bisogna anche guardare le cose positive, la costruzione delle vittorie passa anche attraverso degli errori, noi li abbiamo commessi, noi dobbiamo avere consapevolezza e riconoscere gli errori e capire dove dobbiamo lavorare.

Sta nascendo qualcosa di importante nella Roma con gli ex?
Uomini di calcio sono per me dei valori aggiunti. La conoscenza di Francesco che ha del campo può essermi solo d’aiuto, c’è una lettura ed una condivisione unanime e questo penso sia fondamentale per costruire qualcosa di importante.

I moduli non sono importanti ma si può ripartire dal 4-3-3?
Al di là di come si può ripartire, si è parlato tanto del sistema di gioco ma servono competenze per parlarne. C’è una difesa in transizione quando si perde la palla, abbiamo commesso errori di lettura, ci lavoreremo. Abbiamo perso un po’ la bussola, non può succedere in determinate gare, dobbiamo migliorare e crescere. Siamo andati ad affrontare una delle 4 miglior d’Europa, squadra forte che ha investito e ha giocatori di gamba. Questo non deve intimorirci ma dare ancora più forza, abbiamo dimostrato di poter essere competitivi se alziamo l’attenzione.

I cori contro Liverpool…
Ribadisco quanto detto in conferenza, sono contrario a ogni forma di violenza. La nostra vicinanza a Sean Cox e alla famiglia, mi auguro che sia un divertimento venire allo stadio, ci saranno tanti bambini tra cui mio figlio di 11 anni. Devono avere gioa nel vedere una partita, non paura.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Buona risposta oggi…
Io sono contento della gara, nel primo tempo potevamo fare qualche gol in più. Le gare vanno chiuse, poi ci sono episodi come quello dell’espulsione e del rigore che possono riaprire le partite. Poi siamo stati bravissimi in 10, a dimostrazione che la squadra sta bene fisicamente e può sopperire anche a un uomo in meno. Contentissimo di oggi, per come sono scesi in campo i giocatori e per la rabbia che i ragazzi avevano in viso.

Adesso deve essere una linea continua?
Mi serve l’immagine del 4-1 di oggi scritto in grande, se me la fate avere me l’appendo. Bisogna crederci, e arrivare allo stadio con l’entusiasmo di fare qualcosa di grande, anzi di continuare a farlo. Abbiamo dimostrato di poterlo fare, c’è stato un 3-0 col Chelsea, uno col Barcellona. Sappiamo che i loro giocatori possono farci male, ma per far gol dobbiamo anche stare dall’altra parte.

Cosa significa Roma-Liverpool e essere arrivati a giocare questa gara?
Ha un significato importante, una volta che ci siamo però non vogliamo accontentarci. La cosa che mi preme dire è che mi auguro che sia una festa, e ci sia gioia nell’andare allo stadio, anche nel portare bambini. Mi auguro non avvenga niente di grave, perché già è successo quello che è successo. Verrà anche mio figlio allo stadio, i ragazzi devono crescere con la cultura del piacere di vedere la gara. Questo è sport, capisco tante dinamiche ma mi auguro che mercoledì sia una festa su tutti i punti di vista.

Schick in grande crescita…
Davanti ho solo 4 attaccanti adesso, con Under in più, gli altri non ci saranno. Sono contento della sua crescita anche nel 4-3-3, lo fa in maniera un po’ sua ma si sta adattando. Si abbassa e protegge bene palla, e in più attacca la porta con cattiveria. Di questo sono contento, si muove in maniera differente rispetto l’ala classica, ma con ottima efficacia. In certe situazioni ti devi anche abbassare per aiutare i compagni, in difesa è stato bravo. Porto sempre l’esempio della Juve di Ravanelli e Vialli, che venivano a difendere sempre. Se si vuole diventare grandi serve anche sacrificio per i compagni.

La squadra è diventata veramente matura?
Oggi ho visto atteggiamenti giusti, mi dispiace che questo aspetto ci è mancato a Liverpool, in cui siamo usciti troppo spesso dalla gara e non deve accadere. Oggi avevamo gli occhi giusti in campo, una determinazione giusta. Rimanendo in 10 tutti hanno avuto atteggiamento giusto, andando anche in verticale. Gli attaccanti si sono mossi veramente bene, Radja è stato bravissimo tra le linee e i terzini bravi ad accompagnare il gioco.

Ci può raccontare delle frasi motivazionali messe allo stadio? Come si preparano le imprese?
Tutto ci deve dare ulteriore carica, l’ho fatto in tante occasioni e vanno usate nei momenti giusti. Il direttore voleva far capire in tutte le lingue l’importanza di andare a Kiev, e io ci credo penso sia lo slogan che ci deve accompagnare fino alla fine della gara.

Mancano 3 partite alla fine…
Ci dobbiamo tenere stretto il terzo posto, sarà dura ma con questa mentalità lo potremo raggiungere.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti