Di Francesco: “In queste gare ci vuole un pizzico di fortuna e l’Inter l’ha avuta. Per 70 minuti la Roma è stata bellissima” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita persa 3-1 contro l’Inter. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Una partita solo sfortunata per questi 3 pali o nel secondo tempo, dopo quel pareggio dell’Inter, qualcosa è accaduto?
Non parlerei di secondo tempo ma parliamo degli ultimi 15-20 minuti.  Credo che per 70 minuti e passa la squadra che doveva stare due gol avanti era la Roma, e meritava anche qualcosa in più. E’ ovvio che non ci possiamo attaccare alla sfortuna, ne ad un episodio dubbio. Però è un peccato perché con l’esperienza che abbiamo dovevamo rimanere più in partita. Certe partite a volte si rischia di non vincerle, ma nemmeno di perderle, noi siamo stati un po’ ingenui nel finale a perdere quell’equilibrio che avevamo avuto per tutta la gara, concedendo poco all’Inter ed essendo noi molto pericolosi. Peccato per quegli ultimi 15 minuti.

Nell’ultima parte c’è stato più un calo morale, che muove anche le gambe, o più fisico?
Entrambe. Non accetto quello morale perché quello fisico ci può stare, abbiamo dato tanto e ci siamo sentiti non dico defraudati, ma il fatto di non aver chiuso la partita è un peccato. Quando dall’altra parte c’è un giocatore che gli capitano due palle e fa due gol fa capire la pericolosità di certi giocatori individualmente. Siamo stati un po’ sfortunati ma non mi piace appellarmi solo a quello, abbiamo fatto benissimo come coralità, come manovra rispetto a Bergamo dove tutti quanti si sono lamentati di quanto hanno visto. Oggi abbiamo perso e siamo tutti quanti meno felici, io posso solo attaccarmi alla prestazione, però il risultato è veramente bugiardo per quello che si è visto per i primi 70-75 minuti.

Cosa le ha detto Spalletti in campo a fine partita?
Che siamo stati sfortunati. Perché se prendi 3 pali e uno di quelli va dentro cambia la partita. Lui ha riconosciuto questo, almeno a me, poi non so se lo faccia pure pubblicamente. Mi ha fatto i complimenti per come ha giocato la squadra.

Sono arrivate indicazioni da parte sua che la difesa va bene così, sia numericamente sia per i giocatori?
Non devo dire niente sul mercato, perché poi magari dico una cosa e non si riesce a farla. Stiamo valutando sia il discorso dietro sia avanti. E’ ovvio che se bisogna fare qualcosa è per migliorarsi non tanto per farla. Oggi per 70 minuti la linea difensiva ha lavorato veramente bene, nonostante avessimo una parte zoppa del campo. Jesus ha fatto benissimo, è un centrale mancino ed ha giocato terzino destro percui bisogna fargli solo i complimenti, prima di tutto per la sua disponibilità ed è il nostro valore aggiunto in questo momento. Poi se ci potremo migliorare lo faremo, ma dal mio punto di vista piuttosto che prendere un giocatore per fare contento qualcuno senza portare un valore aggiunto è meglio rimanere così.

Parlando dei meccanismi difensivi, la squadra sembra aver recepito l’aspetto più difficile delle sue idee, il fuorigioco, ma negli ultimi minuti l’Inter oltre ai tre gol ha avuto altre tre occasioni nitide. E’ un problema di meccanismi, di qualità o di mentalità?
Se l’Inter negli ultimi 20 minuti ha avuto tre palle gol, vi dico quante ne abbiamo avute noi. Voglio dire che nel finale è normale che ci siamo sbilanciati, battendo anche qualche angolo e punizione, portando molti uomini in avanti e rischiando qualche contropiede. Ma è normale. Per 70 minuti la difesa ha lavorato bene e questo è sintomo di un lavoro dietro. Sul gol abbiamo commesso un errore di linea e sono io a dirvelo. Ma concettualmente se si lavora bene per 70-75 minuti vuol dire che i giocatori hanno recepito i concetti. E’ ovvio che ci stanno degli errori e chi ne commette meno vince. Parlando dell’errore di Jesus è dettato dal fatto che è mancino e istintivamente gli viene di andare sul suo piede e rinviare centralmente quando un destro rinvierebbe lungo l’esterno. Ma lavoreremo sugli errori e non solo sull’aspetto tecnico tattico ma anche dal punto di vista mentale. Avendo dei giocatori di tale esperienza io chiedevo equilibrio perché la partita era arrivata ad un momento fondamentale, eravamo padroni del campo e andava chiusa. Non siamo stati cinici.

DI FRANCESCO A MEDIASET

Lei come spiega questa sconfitta?
Palo dentro e palo fuori. Ci vuole un pizzico di fortuna e l’Inter l’ha avuta. Abbiamo fatto qualche errore dal primo gol subito. Una squadra perfetta che teneva la partita in mano, con la linea difensiva sempre allo stesso modo, siamo stati ingenui. Abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo fatto gol. Oggi giochiamo meno bene e perdiamo. I discorsi di oggi e domani se li porta via il vento.

Non è il caso di aggiunger un altro elemento in difesa?
Non è il momento di parlare di mercato. Fino al ’70, con un centrale a giocare a destra, la difesa se l’è cavata bene. Abbiamo perso un po’ di equilibri, siamo mancati come grande squadra. In generale, tranne nel primo gol, si sono mossi bene. Ha messo tutto quello che poteva mettere in campo, non chiudendo la gara che meritava di chiudere prima.

Atteggiamento un po’ basso in certi frangenti. Oggi un passo in avanti rispetto a Bergamo… 
Secondo me per 70 minuti la Roma è stata bellissima, aggredendo davanti e abbassandosi. Abbiamo creato tantissime difficoltà. Non siamo stati cinici e concreti in certe occasioni. Non avevamo un terzino di spinta sulla destra e dovevamo creare più azioni offensive dall’altra parte, non avendo un terzino. Ci sono stati passi in avanti. Io devo guardare la prestazione che è stata eccellente. Non avete parlato della VAR però.

C’è stato un utilizzo sbagliato della VAR. Era rigore…
Io dico solo che se non dai rigore non devi dare angolo. L’assurdità è dare l’angolo.

Siete arrabbiati?
Sì, molto. Soprattutto per il rigore, c’è la VAR, la nuova tecnologia.

Ti aspettavi l’utilizzo della Var?
Sì, ho visto la partita col Genoa e lo hanno fatto. Io non pensavo desse calcio d’angolo, perché io ho toccato la palla. Mi aspettavo che la guardassero, è chiaro. Io non voglio dire cose che non so, ma sto guardando la giocata ed è rigore. Tutti sbagliamo, magari non è un problema della tecnologia.

Avete chiesto all’arbitro il perché non l’ha utilizzata?
Non sono sicuro, penso lo abbia fatto perché gli hanno detto che non c’era nulla. Gli hanno detto che era calcio d’angolo, noi che possiamo fare?

Cos’è mancato?
Prima del loro pareggio io ho preso il palo, poi il rigore. Potevamo chiuderla, abbiamo giocato contro l’Inter, non una di Serie B. Non abbiamo avuto fortuna nel secondo gol. Ora c’è la sosta, dobbiamo lavorare per fare meglio. Ancora manca tanto.

C’era molta fame nei giocatori. Bisogna lavorare sul black out degli ultimi minuti…
Condivido l’analisi sul fatto che hanno messo tutto. Dovevano avere la capacità di mantenere l’equilibrio. Se non fai gol subito rischi di perdere. Prendendo il secondo ha permesso all’Inter di ripartire in contropiede e farci male.

Hai mandato un messaggio a Schick?
Io non ho mandato nessun messaggio a Schick. Se parliamo di lui posso dire che è un ottimo calciatore, ma non ho mandato nessun messaggio.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Vi aspettavate l’utilizzo della Var?
Credo che sia stato usato, ovviamente è stato visto in quel modo lì. Condivido il fatto che bisogna parlare più di calcio, io sono un po’ contrario, bisogna accettare queste scelte e andare avanti, però perché dare calcio se non l’ha toccata lui. E’ questa la cosa assurda, non lo condivido, o dai o non dai. Detto questo, non alleno più il Sassuolo quindi mi aspettavo qualche episodio in più sarebbe venuto, sto allenando la Roma mi aspettavo più attenzione. Avevamo giocato una partita d agrande squadra prima del gol di Icardi, mi sono piaciuti molto i ragazzi.

Quali sono i rimpianti oltre i tre pali?
I tre pali non mi sembrano pochi, vorrei sentire quali sarebbero le considerazioni se fosse successo dall’altra parte. La squadra mi è piaciuta dal punto di vista dell’aggressività, siamo stati bravi in pressione con le mezz’ali, la linea difensiva ha lavorato bene fino al gol, dove ci siamo mossi male permettendogli l’1-1. Una squadra forte come noi deve avere la forza di rimanere in partita dopo aver subito un gol e non perdere quell’equilibrio tenuto per tutta la gara, con un palleggio di qualità. Questo siamo riusciti a farlo bene per 70′. il risultato dice questo, ci lecchiamo le ferite ma i ragazzi hanno interpretato bene. A Bergamo abbiamo giocato male e vinto, oggi bene per 70 minuti e abbiamo perso, il risultato si accetta e si guarda avanti.

Problema atletico o mentale?
Mentale, perché abbiamo avuto anche la forza di ribaltarla. Questo diventa psicologico a favore dell’Inter, che dopo il gol ha ritrovato forza avendo la fortuna di non aver subito gol di tre pali. Questo ti dà la forza per capire che è la partita che devi vincere.

Fatto mentale dovuto all’inizio della stagione o stanno ancora assimilando? 
Per 70′ hanno assimilato bene il mio calcio, che dà sfogo alle loro qualità migliori. Ci sono situazioni di gioco come questa dove bisogna andare più in diagonale per accorciare gli attaccanti. Piccola disattenzione che abbiamo pagato caro. Loro hanno sbagliato e non l’hanno pagata, questa è la differenza. Purtroppo adesso si parla di questo aspetto psicologico che fa la differenza, abbiamo giocatori esperti in campo e dobbiamo riuscire a rimanere in partita, con più intelligenza tattica. Piccole cose che la mia squadra non può permettersi, può essere un calo di condizione. Non soffermiamoci sui 20 minuti perché negli altri 70′ l’inter poteva subire cinque gol e non potevate fargli i complimenti. Questo è il calcio, lo sapete bene, che è fatto anche di queste cose. Di prestazione dico che siamo stati contenti, visto che abbiamo dovuto adattare anche un mancino a destra che ha disputato un’ottima gara.

Avete preso Schick?
A me non è stato comunicato niente anche se parliamo di un ottimo calciatore.

Potevate difendere meglio?
Parte tutto da un presupposto, Jesus è un mancino e si chiude una giocata su una pressione che viene dall’interno. E io essendo mancino gli dico sempre che come primo controllo deve aprire e non chiudere una giocata. Il movimento tra i due centrali poteva essere fatto in maniera differente, Fazio non deve accorciare ma lavorare col compagno di reparto. Facendo questo ha portato tre uomini sulla linea della palla lasciando a Icardi uno spazio che ha attaccato benissimo, in più Manolas è anche scivolato in partenza. Un errore di linea che invece avevamo fatto bene in precedenza, abbiamo lavorato tanto per non liberare spazi dietro.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Analisi della partita?
Bisogna chiuderla e nello stesso tempo non disunirsi e perdere gli equilibri avuti fino a quel momento. La capacità sta anche nell’esperienza dei giocatori di capire che determinate partite si possono perdere. In certi momenti bisogna anche accettare un risultato per poi tentare di trovare il gol in un altro modo. Abbiamo lavorato molto bene in tante situazioni avendo anche un giocatore a destro fuori ruolo, nel primo gol subito c’è stato un movimento generale errato dei difensori e abbiamo concesso loro occasioni a un giocatore che non ti perdona come Icardi.

Avete messo spesso in difficoltà l’Inter col movimento dei centrocampisti ad allargarsi…
Si, un po’ quello che voglio io. Nella ripresa a un certo punto loro non riuscivano a uscire dalla loro metà campo, questo fa capire che pressione abbiamo messo e quello era il momento in cui si doveva chiudere la gara. Poi quando prendi due pali e c’è un occasione dubbia su Perotti ci si complica la vita.

Cosa si dice ora alla squadra?
I complimenti per 70 minuti e per la crescita dal punto di vista della manovra e della condizione. I giocatori mi seguono e questo è un aspetto importante, peccato per gli errori finali e il non aver chiuso la gara, meritavamo un risultato diverso.

Difesa poco lucida in alcuni momenti?
In occasione del primo gol subito se si rivede bene si capisce che non dovevano uscire i centrali perché c’era la copertura del centrocampista, quello ha creato uno spazio. Abbiamo lavorato tanto, un po’ di lucidità è mancata. Questo è il fatto di avere un giocatore mancino a destra basso. Jesus, Fazio, Manolas e Kolarov avevano lavorato veramente bene, poi si prende quel gol e perdi lucidità. Non deve succedere, non solo da parte loro ma perché nasce poi della demoralizzazione, che non deve accadere a una squadra con esperienza come la nostra.

Come si fa a capire alla squadra che è questa la strada giusta?
Lo sanno, alla squadra posso fare solo complimenti. Normale che si devono migliorare quegli ultimi 20 minuti perché è quello che non mi è piaciuto, ma si è vista una crescita esponenziale rispetto la partita precedente. È migliorata anche la condizione fisica e questo permette di essere aggressivo tutto il tempo e l’abbiamo fatto. Paradossalmente abbiamo preso gol con la linea schierata, qualcuno può pensare che Di Francesco prende gol perché ha la linea difensiva alta ma è stato il contrario.

DI FRANCESCO ALLA RAI

Il rigore su Perotti?
Rivedendo le immagini concedere l’angolo non ha senso. Ma non voglio parlare di queste cose.

La Var?
Si accetta, ma preferirei l’errore arbitrale. Spero comunque abbiano usato la VAR.

Partita dominata per 70 minuti, risultato ingiusto che da fastidio…
Non dovevamo disunirci, è la cosa che ci rimproveriamo di più. Se c’è una squadra che meritava di vincere ed essere in vantaggio di due gol era la Roma. L’intelligenza sta nel capire il momento, perché abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla. I ragazzi si sono sentiti defraudati dal pareggio dell’Inter che in quel momento non meritava. Dobbiamo migliorare gli ultimi 20 minuti perché con l’esperienza che abbiamo in campo non possiamo disunirci così.

Totti?
Francesco è con noi, cerca di dare forza alla squadra. Era giusto smettere a 40 anni, ma ci da una grande mano, con molti consigli. Siamo dispiaciuti per non avergli regalato una vittoria, che volevamo.

Schick?
La società non mi ha confermato nulla su Schick, ma è un giocatore che mi piace moltissimo. E’ un giocatore che può giocare in diversi ruoli, ma prima bisogna prenderlo.

Defrel?
Ha fatto per due anni l’attaccante. A Sassuolo è diventato attaccante, oggi si è sacrificato per la squadra, ha dato una grossa mano poi ho dovuto toglierlo perché ha preso una botta alla gamba.

Ci sono stati degli errori difensivi sui gol subiti?
Sul primo gol dell’Inter, uscita di un centrale troppo frettolosa che ha concesso una linea di passaggio in più.

 

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