Di Francesco: «Il Barça già forte aiutato dall’arbitro e dai nostri errori. Però è stata una grande Roma»

Corriere dello Sport (R.Maida) – Cerchi il risultato su Livescore e pensi: ecco qua, è andata come previsto. Invece esci dal Camp Nou e valuti: è stata una partita. Una partita vera, in cui la Roma ha perso per questione di dettagli facendosi tre gol da sola (due autoreti più l’assist di Gonalons a Suarez) e protestando contro l’arbitro che ha negato un rigore clamoroso a Dzeko sullo 0-0 e forse anche a Pellegrini sull’1-0. Alla fine il discorso qualificazione, come si temeva, è chiuso. Ma Eusebio Di Francesco torna a casa con tanti rimpianti. E questo, quando sfidi una squadra stratosferica come il Barcellona in un quarto di Champions League, è molto incoraggiante per il progetto di crescita internazionale del club. Se si osserva che il Manchester City di Guardiola è stato travolto dal Liverpool di Salah, che la Juventus è stata annientata da Cristiano Ronaldo, questo risultato pesante lascia tanti se e altrettanti ma. Di Francesco ammette: «Il Barcellona è fortissimo ma stavolta è stato sostenuto dall’arbitraggio e dai nostri errori. I rigori sono due, quello su Dzeko e quello su Pellegrini. Non avevano proprio bisogno di aiuti… Il 4-1 ci penalizza troppo per quanto si è visto in campo, dal punto di vista della prestazione e della mentalità non ho niente da dire alla squadra: siamo stati coraggiosi a interpretare la partita. Ci è mancata un po’ di qualità ma il desiderio di giocare da grande squadra c’era. Sono molto contento della personalità mostrata al Camp Nou».

EPISODI – Gli brucia perdere in questo modo dopo tante energie spese: «Siamo andati sotto 3-0 e nemmeno me ne sono accorto. L’autogol di De Rossi è assurdo per quanto è sfortunato. E ci ha condizionati, così come il rigore non dato a Dzeko. Purtroppo abbiamo commesso delle piccole ingenuità, siamo stati lenti a leggere certe situazioni. In difesa e anche in attacco: Perotti ha avuto l’occasione per pareggiare a inizio secondo tempo. In certe occasioni serviva più cinismo. Ma abbiamo onorato questa partita e proveremo a fare lo stesso la settimana prossima all’Olimpico». Chiede di non mollare: «Il Barcellona adesso è ancora più favorito di prima. Ma noi vogliamo continuare a sognare, lo dobbiamo alla nostra gente. E poi mai dire mai. Peccato davvero per il quarto gol, è ingiusto e immeritato».

LE SCELTE – Ha escluso Nainggolan «perché non ce la faceva proprio, altrimenti sarebbe almeno andato in panchina» e ha sostituito Pellegrini, che non era andato male ma veniva da un infortunio, «perché dopo una bellissima mezz’ora faceva fatica». Nel finale con le sostituzioni stava per cambiare l’inerzia del confronto: «Chi è entrato è stato bravo. E a un certo punto siamo stati noi ad aggredirli, ad accorciare. Avremmo dovuto sfruttare meglio le possibilità: parliamo sempre di quanto sia forte Alisson, ma avete visto Ter Stegen? Per avere una grande squadra devi avere un grande portiere. Dobbiamo prenderci almeno il merito di avergli creato dei problemi. Noi come la Juve? Contro Messi e Ronaldo ovviamente non puoi essere allo stesso livello. Ma per quanto ci riguarda ribadisco che il risultato non rispecchia quanto è stato espresso in campo. Questa serata ci deve servire come esperienza».

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