Di Francesco: “Meritavamo la vittoria, De Rossi straordinario. Zaniolo spero rimanga spensierato anche dopo il rinnovo” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato dopo il pareggio contro il Milan. Le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Come hai visto Schick?
Ho visto un giocatore vivo, non solo in allenamento ma anche in partita, ho ritenuto di dare più equilibrio all’attacco, mi ha dato risposte importanti sul punto di vista caratteriale.

Il 4-3-3?
Sapete quanto mi possa piacere questo sistema di gioco, l’ho fatto per dare maggiore protezione alla linea difensiva. Oggi ho visto una partita straordinaria di De Rossi, per l’intelligenza che ha messo in questa gara dando grandissimo equilibrio e tempi di gioco.

Carattere con lo stadio ostile?
Se siamo arrivati a questo è solo colpa nostra. Potevamo dare solo una risposta del genere. So che non è facile, quando scendi in campo è più facile sentire fischi che applausi. E’ una cosa che si può capire, ma i miei ragazzi hanno dato una risposta importante. Sono soddisfatto della prestazione, avremmo meritato nettamente i tre punti per quanto creato, il Milan ha fatto un tiro in porta. Non riusciamo però mai a ripulire totalmente questa fase difensiva dove dobbiamo continuare a lavorare.

Sei soddisfatto della risposta dei giocatori? Che tipo di rapporto hanno avuto con te?
In 3-4 giorni rovinare un rapporto non è facile, se tieni a una persona un rapporto non può morire per un 7-1 che ha fatto veramente male. Ha fatto male a tutti, anche ai ragazzi. A me non devono dare risposte, mi prendo tutto quello che c’è da prendersi. Loro devono dare risposte a se stessi come squadra, come insieme, ma oggi non basta. Era una partita dove dovevamo portare a casa i tre punti, sono arrabbiato per questo ma per la situazione, contro una squadra in buona condizione, la prestazione è stata ottima.

Quanto vale il ritorno di De Rossi? Cosa devono imparare i giovani da lui?
Credo che Daniele sia seguito in tante cose, voleva esserci a tutti i costi. So quanto ci sia mancato, lo ha dimostrato l’anno scorso, la difesa ha lavorato meglio con lui in campo. Quando gli dici due cose da riferire riesce a trasmetterle con tranquillità, al contrario di un Pellegrini che vuole rimediare da solo la partita.

Pressing alto?
È il nostro marchio di fabbrica, la difesa è stata spesso alta, ha lavorato quasi perfettamente. Parte tutto dalla grande attenzione che si mette in campo, il difensore migliore è quello che mentalmente è più forte di tutti.

C’è un calo di forma di Olsen?
I 7 gol di Firenze li abbiamo presi davanti al portiere per errori tattici e fisici. Abbiamo fatto errori incredibili per un certo livello. Il primo da ammazzare era l’allenatore per quello che è stata la prestazione. Però Robin è cresciuto tantissimo, può ancora migliorare. È un po’ un discorso generale.

Ha inserito El Shaarawy per migliorare la spinta?
Lo avrei fatto successivamente, ma ho visto che la squadra in corsa non era agile, Florenzi mi ha detto che era arrivato. Mi fa sorridere quando si parla di difesa col 4-1-4-1 perché è normale che ci si difenda così col 4-3-3.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Contento della prestazione di oggi o arrabbiato per le cadute stagionali?
Un insieme di cose, ma inutile guardare indietro. Abbiamo già combinato abbastanza danni con le prestazioni, stasera c’è stata un’ottima risposta. Sono amareggiato perché non abbiamo portato a casa i 3 punti che avremmo meritato, sarebbe stata la ciliegina sulla torta della prestazione generale.

Cos’è mancato?
C’è stato anche un grande Donnarumma, è un portiere forte e in stato di grazia. Questo gli ha dato un vantaggio, noi potevamo essere più bravi in alcune situazioni a chiudere meglio le occasioni create. C’era voglia di dare risposte in un ambiente non facile ma i ragazzi hanno reagito, spero sia un nuovo punto di ripartenza della squadra.

Serviva un 7-1 per tirare fuori il carattere?
Non è facile rispondere, ci ho provato altre volte e ho detto qualcosa che mi torna contro. Siamo caduti veramente in maniera brusca e mi auguro sia l’ultima volta. Abbiamo preso bastonate questo periodo, com’è giusto che sia, ma la forza sta nel sapersi rialzare insieme e oggi l’abbiamo fatto ma non basta. Batterò ancora su questo punto di vista. È l’attenzione che fa la differenza dentro una partita, perché dal punto di vista tattico i ragazzi hanno fatto bene. Anche il gol che abbiamo preso, non esiste. Si può perdere una palla ma si può anche rimediare, non siamo stati bravi a leggere l’unico pericolo.

La squadra era compatta e in difesa ha subito poco…
Per far sì che una squadra sia corta dipende dove sta la palla. I difensori devono essere in grado di giocare nei duelli individuali e magari vincerli, senza paura di andarli a prendere. Gli attaccanti andavano con determinazione ad ostacolare gli avversari, questi sono gli atteggiamenti individuali che fanno la differenza. Poi con questo sistema di gioco, con De Rossi che è l’equilibratore, che ha fatto ritardare le ripartenze avversarie per permettere a tutti di ritornare.

Si può pensare a un sistema di gioco diverso?
Dipende dalle partite, abbiamo fatto buone prestazioni col 4-2-3-1, giocando credo 21 partite. Sapete quanto mi piace il 4-3-3, per quello che esprime e per come si esprimono le manovre. Ci mancava qualche giocatore che lo interpretasse bene, per fare poi il play di centrocampo bisogna avere determinate caratteristiche e De Rossi le ha.

La scelta di Schick e Florenzi?
Volevo dare maggiore equilibrio, a Schick ho chiesto sacrificio e l’ha interpretato. I terzini nostri spingevano tanto, le mezzali si inserivano. Con Florenzi cercavo un giocatore che ci desse maggiore equilibrio.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Vorresti più continuità?
Sicuramente sì. E’ un peccato perché per svegliarci e rialzarci dobbiamo prendere gli schiaffi. Come ho detto ai ragazzi, c’è una bella storia: quando vuoi seppellire un cavallo gli tiri tanta terra addosso, per non dire un’altra parola, cerchi di tirartela via pian piano per poter risalire. Noi dobbiamo essere bravi a dare continuità in questo senso. Ci siamo arrivati da soli a questa situazione, la squadra stasera avrebbe meritato la vittoria. La partita di Firenze ti fa riflettere sugli atteggiamenti. I giocatori sono la nostra fortuna, noi allenatori dobbiamo essere bravi a gestire, le nostre responsabilità ci sono sempre quando va male. Dobbiamo essere bravi a sfruttare i momenti. La squadra mi fa rabbia perché conosce il sistema di gioco, abbiamo fatto buone prestazioni anche senza De Rossi, ma lui stasera è stato straordinario. Ha fatto 2-3 allenamenti con la squadra ma conosce il calcio e fa risaltare quelli che ha vicino.

Ripartire non era facile…
Per me non abbiamo fatto niente. Una risposta positiva come prestazione. I tre punti sarebbero stati fondamentali ma non avrebbero ripulito la prestazione di Firenze. Non era un ambiente facile, non era facile per tanti ragazzi anche giovani giocare in questo contesto. Hanno dato prova di ottima personalità. Spero sia un punto di ripartenza e di non ricadere in altri errori. Le partite si possono perdere, le prestazioni fanno la differenza.

Dzeko e Schick non si sono pestati i piedi…
L’ho visto vivo Patrik, è in un ottimo momento di forma e di agonismo, cattiveria e determinazione in queste partite ci voleva. Poi magari fa degli errori tecnici. E’ molto bravo ma potrebbe fare ancora meglio nelle situazioni. Deve solo credere nelle sue qualità. Può fare tutti i ruoli: esterno, seconda e prima punta perché sa giocare a calcio con questa tigna e determinazione che sta mettendo in campo.

Che sviluppo può avere Zaniolo in carriera?
E’ una grande mezz’ala. Quando l’ho spostato e ho modificato il sistema gi gioco si è adattato bene a fare il trequarti. Andiamo spesso in pressione sul play opposto come poteva essere Bakayoko e lui è molto bravo in queste aggressioni. E’ bravissimo da mezz’ala perché attacca la profondità. In altre occasioni ha fatto l’esterno. E’ uno dei pochi centrocampisti che che può fare anche l’esterno. Ce lo teniamo stretto, deve continuare così, migliorare quando va sul fondo. E’ arrivato con facilità a mettere dei cross ma faceva sempre la stessa cosa. Una palla a metà, mai una morbida o dietro. Dal punto di vista della presenza in campo bisogna fare solo i complimenti a questo ragazzo.

De Rossi ha dato fiducia alla squadra…
Quando si costruisce una squadra, ci sono giocatori fondamentali per un sistema di gioco e in determinate giocate. Lui nei tempi di gioco è eccellente, non fa capire agli avversari dove la sta mettendo. Può mettere la palla in verticale o tra le linee. Questo è giocare a calcio, è avere un play con determinate caratteristiche. Giocando 4-3-3 non possiamo fare a meno di lui. Ho cercato anche di adattare altri giocatori ma per fare quel ruolo servono determinate caratteristiche.

La tua condanna è convincere ai giocatori davanti a mettere pressione alla difesa avversaria…
Quando giochi con i due mediani rischi di appiattirti con i due quando vai in pressione. Con un play ti riesce tutto più facile nell’andare a cercare determinati concetti. Questo ci è accaduto spesso anche a Firenze quando cercavamo determinate manovre. Siamo bravi nell’andare a trovare le corsie giuste con i terzini che si alzano, ma in certi momenti della partita dobbiamo capire che un terzino va e l’altro deve venire dentro. A volte lo dimentichiamo. E’ questione di attenzione che va alzata continuando a lavorare negli allenamenti. Stasera ho avuto belle risposte, a livello difensivo mi incavolo perché concedi mezzo tiro in porta nel primo tempo e dovevamo essere ancora più attenti. Oggi volevo fare una grande fase difensiva per poi costruire una grande fase offensiva.

Zaniolo è il secondo giocatore più giovane a fare tre gol in Serie A. Indovina chi è il primo…
Francesco Totti. Non c’entra niente con Francesco Totti. Ha un’altra qualità che aveva Totti, parla poco ma vuole sempre la palla. Ha questa qualità: sbaglia, se la va a riprendere e poi la rivuole. Credo sia un grande pregio per un giocatore, perché in certe partite cominci un po’ a nasconderti. Mi auguro resti così spensierato anche quando rinnoverà il contratto, perché avrà tante richieste ma lui sta già in una squadra importante. Deve tenersi stretto questa squadra e l’opportunità che gli ha dato.

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