Di Francesco: “Abbiamo avuto noi le occasioni più nitide. Allegri ha la possibilità di scegliere molto meglio nella sua rosa” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Juventus-Roma 1-0. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO A MEDIASET

La Roma ha avuto difficoltà fino a dieci minuti dal termine…
Nel secondo tempo siamo cresciuti dopo il primo quarto d’ora perché la Juve era maggiormente determinata sulla partita, hanno avuto la capacità di andare in vantaggio su una disattenzione da calcio d’angolo come successo con il Torino, ma continuiamo a sbagliare sotto porta e con la Juve che concede poco a tutti è difficile, noi siamo stati quelli che hanno avuto più occasioni nitide, ma siamo mancati nella prima fase, nelle pressioni eravamo in ritardo, magari anche per merito della Juventus perché ha approcciato meglio di noi alla partita.

E’ un problema psicologico? La Roma non è ancora convinta di essere all’altezza delle top?
Questi discorsi lasciano il tempo che trovano, io non sono venuto qui per prendere un 1 a 0, lavoro sulla squadra per cercare di dare forza e per giocarmi la partita ovunque. Oggi ci abbiamo provato, ma la Juventus all’inizio ha interpretato la partita molto meglio di noi, ma siamo rimasti in gara rischiando alcune ripartenze, per come giochiamo ci può stare, ma abbiamo creato difficoltà alla Juventus dove poche squadre ci sono riuscite e questo ci deve dare forza. Col Torino siamo usciti dominando il match e prendendo gol su calcio piazzato e oggi ci siamo ripetuti cambiando interpreti. Parliamo tanto di turnover, ma abbiamo preso gol quasi come il Torino, peccato, si vede che devo lavorare di più.

La Roma sul finale ha perso un po’ di ordine in mezzo al campo…
Sono d’accordissimo. Era quello che avevo chiesto tra il primo ed il secondo tempo, ci siamo un po’ allungati e sbagliato nel palleggio anche a causa dell’aggressività della Juve. Siamo mancati un po’, ma ci può stare di essere in difficoltà. La Juventus si è abbassata sul finale per merito nostro visto che abbiamo alzato le pressioni, i ragazzi devono capire che fisicamente ci sono. Sembrava che la Juventus avesse qualcosa in più, ma abbiamo dominato gli ultimi 20 minuti e possiamo farlo anche dall’inizio.

Ti ha dato fastidio la posizione di Pjanic? Spesso De Rossi andava su di lui, ma poi rimaneva il buco…
Non doveva andarci De Rossi, la scelta era di una mezzala. Daniele doveva andare in pressione perché eravamo in ritardo, in quel caso è meglio non andare, perché creiamo buchi per gli avversari. In questo siamo un po’ mancati, dobbiamo ancora migliorare e lavorare, ma non dobbiamo perdere il desiderio di attaccare ed andare a prendere gli avversari se vogliamo crescere e diventare una squadra importante.

Il 4-2-3-1 è un’opzione anche per il futuro?
No, 4-2-4 perché sono tutti attaccanti con quelle caratteristiche, non esiste il trequartista. Ci può stare a partita in corso, ma lavoriamo moltissimo col 4-3-3 che ci sta dando molte soddisfazioni, la squadra ha assimilato bene i concetti che sono un po’ venuti meno nella prima parte della gara, sia nello sviluppo che nei movimenti dei giocatori che potevamo fare meglio.

Dzeko non segna da due mesi, va fatto riposare?
Queste sono valutazioni che devo fare. Allegri ha la possibilità di scegliere molto meglio nella sua rosa, io ho avuto Schick da poco tempo, sono contento della sua grande disponibilità, ma su certe situazioni l’aspetto psicologico se non fai gol è importante. Sto cercando di riportarlo al livello di marcature che ha nel DNA, valuterò, ma di sicuro non lo dirò oggi a voi.

Cosa ha pensato nell’occasione di Schick?
Abbiamo fatto tanti altri cross importanti davanti alla linea, ma non abbiamo la capacità di attaccare insieme sulla linea perché sono tutte potenziali occasioni da gol. La Juventus mette un giocatore come Mandzukic che è uno fastidioso e va sempre ad avvicinarsi ad Higuain su ogni pallone. Il rimbalzo sulla traversa se finiva addosso a Florenzi potevamo segnare un gol come hanno fatto loro e adesso stavamo parlando di un’altra gara.

DI FRANCESCO A SKY

La Roma esce ridimensionata?
La squadra all’inizio nell’interpretazione della gara non mi è piaciuta. Potevamo fare meglio, eravamo un po’ inibiti. La squadra poi ha dimostrato di creare di più migliorando questo maledetto attacco della porta, sul quale ci stiamo lavorando e cercando di coprire le varie occasioni. Siamo stati poco cinici e cattivi contro una squadra che concede poco a tutti, anche alle grandi squadre. Abbiamo creato tanto ma potevamo essere più lucidi nell’interpretazione del primo tempo. Come contro il Toro abbiamo preso gol su calcio piazzato. Peccato, non voglio parlare di sfortuna. Non è sfortuna ma è un nostro difetto, dobbiamo lavorare. Non usciamo ridimensionati, questo risultato ci deve dare consapevolezza. Abbiamo la capacità e la forza di giocare contro squadre molto fisiche come la Juve che ha Dybala in panchina.

Quante volte rivedrà l’occasione di Schick e cosa gli dirai?
Adesso abbiamo bisogno di positività e non di negatività. Gli errori vanno migliorati ma non sono magari questi. Per esempio l’azione del gol su calcio d’angolo dove la linea difensiva è rimasta piantata con un semiblocco e ciò contro la Juve, che ha giocatori importanti, non te lo puoi permettere. Siamo venuti qui per giocarci tanto e dovevamo essere più cattivi. Dobbiamo valutare altri errori come i ritardi di pressione.

Cosa manca a questa squadra per fare risultati importanti?
Su questa partita ho cercato di cambiare il trend, visto che la Roma in questo stadio non ha mai preso un punto. Dal’altra parte c’era una squadra come la Juve che secondo me ha fatto meglio per cattiveria agonistica e per determinazione. Però se tu non c’eri in campo non li facevi mai quei 25 minuti finali con quella forza e intensità. Si vede che devo ancora convincere i miei ragazzi che si può e si può fare risultato anche qui.

Perché sul gol hai messo Dzeko a zona e non sul primo palo?
Ci doveva andare un altro giocatore, solo che loro sono venuti a saltare in 6. Noi ultimamente abbiamo sempre marcato così e non abbiamo mai preso gol, non volevo cambiare. I miei difensori sono stati molto ingenui. Nella marcatura siamo stati leggerini.

La zona del primo palo sui calci d’angolo è fondamentale…
Ne terrò conto mister, i tuoi consigli sono sempre utili. (Fabio Capello, ndr).

Perché non hai pensato di giocare subito con i due attaccanti?
Devo dire però che abbiamo sempre creato tanto, non volevo modificare il modo di giocare. Non volevo improvvisare in questa gara, il 4-2-4 del finale l’abbiamo già fatto ma può essere una opzione valida per il futuro.

Perché Pjanic non aveva marcatura? Un commento sulla partita di Nainggolan?
Ai miei centrocampisti chiedo sempre di andare a riempire l’area di rigore. E’ un invito che Radja e Kevin devono lavorare. Magari Nainggolan l’anno scorso tirava di più e gli andavano tutte sotto l’incrocio e quest’anno non capita tanto spesso.

17 pali colpiti…
Non voglio parlare di sfortuna.

Pjanic?
Su Pjanic dovevano arrivare sempre le mie mezzali o Daniele. Su di lui siamo sempre arrivati in ritardo, l’avevamo preparata diversamente. Anche gli attaccanti dovevano essere più aggressivi.

La Juve vi raddoppia sempre, voi quasi mai…
Il concetto del raddoppio non ha senso perché poi si libera un altro uomo. Sicuramente dovevamo accorciare prima, ma quando lo facevamo Pjanic era sempre moto bravo a saltarci o nel gestire la palla sotto pressione. Su di lui era importante a non indirizzare le marcature e magari farlo tornare indietro. Le partite le vuoi fare in un modo ma escono in un altro. L’avversario esiste.

Cosa hai pensato di Schick nel finale?
Peccato, ne farà altri più importanti. Pensiamo positivo.

DI FRANCESCO ALLA RAI

La Roma si è svegliata troppo tardi…
Abbiamo fatto meglio nel finale di partita, nell’ultima mezz’ora abbiamo interpretato meglio la gara, per come l’avevamo preparata. Nel primo tempo siamo stati poco aggressivi, abbiamo creato qualche occasione ma si vedeva che la Juve era più sul pezzo. Siamo mancati un po’ nell’accorciare in avanti, su quello insisterò con i ragazzi. Nel finale meritavamo il pareggio, anche se devo dire che nelle ultime partite segniamo poco rispetto a quello che creiamo.

La Roma ha perso con le prime tre in classifica, è una casualità o è un dato statistico da analizzare?
Lo analizzerete voi. Io devo valutare le prestazioni, sono tre partite totalmente differenti, caratterizzate da situazioni diverse, però sta di fatto che con le squadre che ci precedono abbiamo perso con tutte, cercheremo di rifarci nel ritorno. Devo far capire alla squadra che serve maggiore consapevolezza, quella che finora ho trasmesso evidentemente non basta. Bisogna capire che si può venire in casa della Juventus e imporsi dall’inizio come abbiamo fatto nel finale.

In situazioni di svantaggio la Roma non è mai riuscita a ribaltare la partita…
Stiamo cercando di lavorarci, squadre come Inter e Napoli hanno creato molto meno di noi contro la Juventus, questo è un dato positivo. Sul gol siamo stati ingenui, come in Coppa Italia, dovevamo essere più attenti. Peccato perché è il primo gol che subiamo da calcio piazzato in campionato, manca uno step per diventare grandi, dobbiamo lavorare.

Vi manca ancora il gol, anche con la sfortuna, avete il primato per i pali colpiti…
Non so se è positivo o negativo, si vede che tiriamo tanto in porta, secondo me qua sono più piccole (ride, ndr). Non possiamo appellarci solo alla sfortuna, dobbiamo lavorare di più per essere più precisi e cinici sotto porta, oggi poteva andarci meglio ma siamo noi che portiamo l’andamento della partita sotto un alone di positività. Ora non dobbiamo piangerci addosso, è arrivato il momento di ripartire.

Nel finale ha schierato Dzeko e Schick come punte centrali, può essere un modulo da considerare?
Il 4-3-3 ci ha dato soddisfazioni importanti, vedete il Chelsea. Ci siamo qualificati come primi in Champions League giocando in un certo modo, io non snaturo la mia squadra ma da quando ho Schick mi permette di utilizzare questo sistema di gioco che sfrutta determinate caratteristiche che prima non avevamo. Però non ho visto tanti gol con questo modulo.

Vi manca l’abitudine a giocare certe partite?
Ci lavoriamo sicuramente, venire in questo stadio non è mai facile, però noi dobbiamo avere la forza, la capacità e la mentalità di giocarcela in un certo modo fin dall’inizio. Nonostante non siamo stati brillantissimi anche nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità di pareggiarla, anche se è eravamo un po’ troppo lunghi. Nel secondo tempo l’abbiamo interpretata sicuramente meglio.

Per restare al vertice alla Roma manca più un aspetto tecnico o mentale?
E’ un aspetto psicologico che va valutato, ma ogni partita ha una storia a sé. L’unico modo che abbiamo di rispondere è sul campo e lo faremo sicuramente.

(In studio leggono un tweet di Boniek)…
Non l’ho capito tanto, credo comunque che siano giudizi prematuri.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Settimana dei rimpianti? Altra serata amara…
Peccato, perché siamo poco concreti nel momento in cui la gara era stata ripresa dopo la sofferenza nel primo tempo dove non siamo stati determinati come loro. Sapevamo di giocare contro una squadra forte per fisicità, nel secondo tempo specie negli ultimi 25 minuti abbiamo dimostrato di potercela giocare con la Juve, ma in questo momento manchiamo troppo nel concretizzare sia le occasioni da gol reali ma anche i tanti cross che facciamo. Siamo poco determinati nell’attaccare la porta.

Si avverte la sindrome da scontro diretto?
Non dobbiamo pensarci e prendere tutte le cose positive. Prima di arrivare a quelle gare dobbiamo vincere le altre partite. Sono comunque valutazioni da fare, bisogna tenere le prestazioni e capire gli errori fatti. Abbiamo preso due gol su calcio piazzato, paradossalmente abbiamo lavorato sul concetto dei blocchi. Fazio è stato leggero nel leggere questa situazione, era troppo distante dall’uomo.

Poca continuità nel palleggio?
Noi abbiamo avuto la superiorità sul possesso palla, ma quando la palla l’aveva la Juve verticalizzava con maggiore pericolosità, noi abbiamo fatto quel tocco in più che ci fa perdere tempi di gioco. A volte va forzata qualche verticalizzazione, bisogna osare. Come nel secondo tempo, la traversa di Florenzi è avvenuta dopo una verticalizzazione, sono giocate a cui dobbiamo dare continuità. Siamo stati palleggiatori in maniera maggiore rispetto a loro ma con più sterilità.

Perché la squadra si è liberata solo alla fine?
Dall’altra parte c’è anche una squadra che ci ha messo in difficoltà fisicamente, i miei giocatori però non devono mai smettere di osare. Dobbiamo mettere in atto gli uno contro uno perché abbiamo le caratteristiche per poterlo fare ma bisogna farlo dall’inizio. Ultimamente la Roma non ha fatto così bene allo Stadium, abbiamo messo la Juve in difficoltà ma con meno continuità rispetto quella che mi aspettavo.

Allegri ha dipinto la Roma come candidata per lo scudetto…
Sarei d’accordo quando dimostriamo di saper affrontare al meglio queste partite, specie con le prime dove le abbiamo perse tutte e tre. Abbiamo le capacità e la forza di potercela giocare al ritorno attraverso altre gare da non fallire. Oggi abbiamo dimostrato di potercela giocare contro una squadra che credo abbia ancora qualcosa in più rispetto noi. Siamo in grande crescita, dobbiamo trovare la determinazione sotto porta che ci pesa, questo blocco va tolto subito ed essere positivi per ripartire contro il Sassuolo.

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