Derby Primavera. Manita giallorossa

Il Tempo (F.Schito) È ancora la Roma ad aggiudicarsi il derby in questa stagione. Dopo aver eliminato la Lazio dai quarti di finale di Coppa Italia con un rotondo 5-0, i ragazzi di Alberto De Rossi hanno replicato anche ieri sera al Tardini di Parma nell’ ultimo dei quarti di finale delle Final Eight in scena in Emilia. Il risultato è lo stesso, la Lazio subisce nuovamente cinque gol e abbandona la corsa scudetto. Saranno dunque i campioni d’Italia in carica a giocarsi la semifinale contro l’Inter che ieri ha battuto 2-1 il Chievo – giovedì prossimo, alle 20.45, al Mapei Stadium di Reggio Emilia. I biancocelesti scendono in campo con la formazione tipo, guidati da bomber Rossi, mattatore in campionato. Per i giallorossi pesano le assenze di Marchizza, impegnato con la nazionale che ieri ha battuto lo Zambia ai supplementari nel Mondiale Under 20, Keba, fermo dalla finale di Coppa Italia, e Pellegrini, in dubbio fino all’ultimo ma con pochi allenamenti nelle gambe, a cui viene preferito Anocic. Partono forte Tumminello e compagni, cercando la rete in più occasioni. La più ghiotta è quella che in parte decide la partita, soprattutto per la Lazio. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Bordin verso l’area biancoceleste, Cardoselli trattiene Soleri: per Rocchi non ci sono dubbi, è rigore e seconda ammonizione per il laziale. A supportare la teoria del fischietto di Firenze, almeno per quanto riguarda il penalty, arriva la VAR, testata in questa fase finale del campionato Primavera. Dopo appena 18′ Rossi e compagni sono costretti a giocare il resto della partita in dieci uomini. Sul dischetto, vista l’assenza del rigorista Riccardo Marchizza, si presenta Silvio Anocic. L’esterno giallorosso non trova però la gioia del gol: Adamonis respinge sui piedi di Tumminello, l’errore dell’attaccante di Erice è eclatante. A un metro dalla porta, il numero 9 spedisce il pallone alato di un paio di metri.

Il vantaggio in casa Roma non tarda ad arrivare: è proprio Tumminello a riscattarsi e a sbloccare il risultato con un’incornata vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per la Lazio la situazione diventa particolarmente difficoltosa e Bonatti prova a scuotere i suoi, ma il copione del match non è destinato a cambiare. I giallorossi trovano il raddoppio con Soleri sempre su cross del solito Bordin. Nella ripresa è ancora protagonista la moviola in campo. Il terzo gol dei ragazzi di Alberto De Rossi nasce da un tiro dalla distanza di Spinozzi che si stampa sul palo per poi essere ribattuto in rete da Soleri. Inizialmente Rocchi annulla la rete dell’attaccante romanista per fuorigioco, ma la VAR ribaltala decisione arbitrale: a tenere in gioco Soleri è un difensore bianco celeste che al momento del tiro di Spinozzi è fuori dal campo ma rientra e rimette in gioco il 9 giallorosso sulla ribattuta. Nel finale c’è gloria anche per Mirko Antonucci, che trova il gol con un tiro dalla distanza e la complicità del portiere della Lazio, per poi chiudere con Soleri autore di una tripletta proprio come in Coppa Italia. Esplode la gioia romanista, i campioni d’Italia tengono vive le speranze per il «Triplete», dopo la vittoria in Supercoppa Primavera e Coppa Italia. «Sognare è lecito, dobbiamo difendere quello che l’anno scorso abbiamo conquistato», le parole di Soleri nel finale. E giovedì c’è l’Inter.

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