Il Romanista – Lazio sotto esame. E’ già derby

Tutti a studiare la Lazio. Lo staff a Trigoria a preparare la partita di domenica all’Olimpico, guardando le immagini degli avversari e Luis Enrique direttamente sul campo andando a vedere la campagna laziale. Sì perché tra ieri e oggi Moreno Gonzalez Robert – il tattico – Pol Cabanellas Rafel – Il preparatore – con la benedizione del mental coach Antonio Llorente visioneranno in dvd le partite della squadra di Reja, anche gli ultimi derby (che sono quattro persi consecutivamente da super Edy, ma cinque in totale, val sempre la pena di ricordare). Lo staff spagnolo sgranerà qualsiasi particolare, accorgimento tattico della squadra biancoceleste, varianti varie ed eventuali. Insomma il derby è ufficialmente già iniziato a Trigoria. E fuori. In città – Roma e la Roma – e non solo, visto che dobbiamo giocare contro la Lazio. Luis Enrique ieri ha approfittato della giornata di riposo della squadra giallorossa per godere delle bellezze che la regione tra la Toscana e la Campania offre, e ha visitato il Castello di Bracciano (il tecnico asturiano ha commentato entusiasta: «Castello di Bracciano, bellissimo. Ho fatto un bel giro in bici BTT per tutto il lago Martignano. 45 kms 2h piano piano. Alcun suggerimento per farlo fuori strada. Grazie». A parte gli scherzi – quali? – Luis Enrique ha cominciato a delineare il profilo della squadra che giocherà per lui il suo primo derby. Ci sono due dubbi, e due possibili sorprese. Il primo parte dall’inizio, dalla porta: chi dà per scontato l’impiego di Stekelenburg o di Lobont, questa settimana sarà decisiva soprattutto per capire condizioni e sensazioni del portiere olandese fuori – va ricordato pure questo – per un intervento mezzo assassino di Lucio. Da questi due non si scappa, ovvio. L’altro dubbio è molto più avanti, anzi proprio dall’altra parte, nel ruolo di centrale d’attacco. Il trequartista cioè. Cioè Totti, quasi tutto. Da domani si capirà veramente se il Capitano potrà esserci. Prosegue il protocollo di riabilitazione per il problema muscolare alla coscia destra. Dopo il buon esito dell’ecografia e della risonanza magnetica eseguite a Villa Stuart che hanno evidenziato la riduzione di circa il cinquanta per cento della lesione, adesso bisognerà vedere come e quanto si potrà allenare. Perché Francesco anche per Luis Enrique è un giocatore speciale, ma è più vero, e anche più giusto, che bisognerà vedere quanti allenamenti potrà sostenere. Nella malaugurata ipotesi che Totti non ce la dovesse fare sarebbe Miralem Pjanic il favorito a prendere il suo posto, in quel ruolo, con a centrocampo il probabile inserimento di Pizarro. Detto questo le certezze appaiono la coppia centrale argentina e che sa tanto di derby, Burdisso Heinze, a sinistra José Angel, Bojan e Osvaldo in attacco, Pjanic in mezzo o sulla trequarti (appunto) oltre Perrotta. Le sorprese hanno il nome e il cognome di Erik Lamela, che anche ieri si è autoricandidato all’esordio assoluto (in tutti i sensi) con la Roma, e Marco Cassetti che a destra potrebbe prendere il posto di Rosi, pur in grande spolvero nelle ultime uscite. Vedremo. Cassetti sicuramente contro la Lazio non sarebbe male… no? Luis Enrique deciderà, magari sarà decisivo uno zoom su Biava o un’inquadratura di Ledesma. In attesa dell’arrivo di altri due occhi che scruteranno questo derby, quelli di Franco Baldini. Il futuro direttore generale è dato in arrivo per il 15, ma quelli proprio ben informati giurano che Baldini a Roma verrà solo dopo il derby. Non solo per scaramanzia..
Il Romanista – Giorgio Dell’Atri

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