Delneri: “La Roma è stata più cattiva di noi. Il primo gol potevamo evitarlo, abbiamo concesso troppo” – VIDEO

Luigi Delneri, allenatore dell’Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita persa 3-1 contro la Roma. Queste le sue parole:

DELNERI IN CONFERENZA STAMPA

Cinque sconfitte dovute solo agli avversari? 
Le prime due partite sì, poi le altre tre abbiamo affrontato il Genoa che può avere i nostri stessi obiettivi, poi ci sono state Milan, Torino e Roma. Abbiamo sbagliato inopinatamente a livello singolo, il primo gol è stata la fotocopia di Ferrara, non c’è stata grande aggressività ed era la prima volta che la Roma passava la metà campo. La Roma meritatamente ha vinto la partita, anche il terzo gol è sintomatico delle cose che non fanno bene, la squadra ha avuto le sue palle gol, non è stata passiva, Alisson ha fatto grandi parate. Non mi è piaciuta la poca aggressività, per niente.

Più carattere nella ripresa? 
Non mi è piaciuto l’atteggiamento, nel primo tempo abbiamo fatto 27 retropassaggi, è un atteggiamento passivo, voglio una squadra propositiva. Questa squadra è cambiata per molti versi, dalla panchina si è visto benissimo che c’è stata poca aggressività. Sul secondo gol di El Shaarawy c’è stata poca aggressività su Dzeko, se concediamo anche l’aggressività la Roma vince. Alisson è stato impegnato 2-3 volte in modo importante, ci sono stati troppi errori di attenzione su certe situazioni che incidono sulla prestazione.

Poche sorprese in A? 
C’è differenza tra chi lotta per i vari obiettivi. Bisogna stare sereni anche quando si perde, la quota salvezza è più bassa, le grandi perdono pochi punti, hanno fatto investimenti importanti, concedono poco e hanno il pallino in mano. Anche a 16 squadre 6 lottano per vincere e 8 per altri risultati. La differenza quest’anno è importante, è difficile che le piccole possano avere la meglio ma non sarà una costante. La qualità avversaria è elevata, se sbagli paghi. Il primo gol è aggressività, il terzo un infortunio. Dobbiamo migliorare le difficoltà singole e rispettare i valori, se pensiamo di venire a Roma e vincere 3-0 è fuori dal mondo. Non dobbiamo valutare le sconfitte, che fanno male a livello psicologico. Faccio la mia diagnosi e mi chiedo cosa cambi ora avere qualche punto in più: devi sempre fare punti la domenica dopo. Si fa la partita ma è molto complicato ottenere punti rispetto agli anni passati. Stiamo lavorando in modo serio, tra me e la proprietà c’è un rapporto di stima, il problema è di punti, di risultati. Abbiamo fiducia reciproca, continueremo insieme se ci saranno le situazioni per farlo, 5 sconfitte su 6 partite sono pesanti. Alla squadra non posso dire niente per come si propone davanti, manca nelle dinamiche della squadra di provincia, dobbiamo combattere quel fatto lì. Tu hai a che fare con situazioni non semplici, ci vuole la cultura e non si cambia in due giorni.

Il cambio d’assetto?
Non volevo prendere l’imbarcata, un conto è perdere 3-1 e uno 8-0, siamo scemi ma anche coerenti. Dobbiamo fare anche il calcolo su chi c’è e chi affrontiamo, Bizzarri ha fatto un’ottima partita, da quel punto di vista siamo coperti.

Dove colloca la Roma nelle prime cinque? 
Che brutta domanda. Eusebio sta facendo un ottimo lavoro, ha inquadrato la squadra bene, ha un’idea, com’era con Spalletti, ma più precisa e secca. Esalta le qualità dei giocatori ed è la cosa più importante. La pressione di Roma è bella tosta, non perdona niente. Ai tempi miei la costruzione era abbozzata, oggi è importante, andare in Champions League è già importante. Ha i cambi per poter competere, la Roma sarà protagonista in campionato e spero lo sia anche in Champions League.

DELNERI A MEDIASET

Si può crescere dal punto di vista della personalità?
Sì, i risultati danno meno sicurezze. Abbiamo affrontato tre formazioni di livello. Abbiamo un piano di lavoro importante e vedere dove sono le difficoltà. La Roma è stata più cattiva di noi ed in questo dobbiamo migliorare. Serviva il doppio della cattiveria, possiamo giocare meglio di oggi. Abbiamo concesso troppo.

Ha parlato con la società?
E’ sempre con noi, va al di là del risultato. Quando un allenatore non fa risultati è sempre in bilico, ma l’importante è lavorare con serenità.

Quanto tempo le serve per sistemare la squadra?
Con Milan e Torino non abbiamo fatto male. Oggi abbiamo creato. Dobbiamo imparare a non concedere niente agli avversari. Il primo gol potevamo evitarlo. Migliorare l’atteggiamento di campo, molti giocatori devono adattarsi al nuovo tipo di calcio. Il tempo nel calcio è labile e deve equivalere ai risultati di classifica.

DELNERI A SKY

Cosa non l’ha convinta di questa prestazione?
La cattiveria e la concessione di situazioni che si potevano evitare, perché già la Roma ha giocatori importanti di grandi livello e penso che nel primo tempo due li abbiamo concessi abbastanza inopinatamente come cattiveria. Dovevamo essere più presenti sul pallone e loro hanno approfittato bene di questo perché la Roma è una squadra di livello. Dobbiamo migliorare su questo punto di vista, sono concessioni che facciamo spesso nelle partite. Dobbiamo migliorare nell’attenzione e nella cattiveria.

Dovrà entrare nella testa dei giocatori adesso?
Sì, ma stare a 5 punti non ci avrebbe cambiato molto. Sono le sconfitte che fanno male non la classifica, avere 2 punti in più adesso non dicono molto nel corso dell’anno. E’ come subisci le sconfitte che fa male, anche se col Torino, il Milan e la Roma ci stanno.

Vivete la partita in un modo differente dal modo in cui poi le preparate…
Hai ragione, i gol coincidono con la partita ma sono sempre state situazioni che l’Udinese ha concesso singolarmente e non per giocate importanti. Da terra, quando sei uno contro uno con Nainggolan, che può essere anche forte, la palla gliela puoi levare senza fare fallo. E’ stata la prima volta che la Roma si affacciava nell’area di rigore nostra…

Nelle ultime tre partite ci sono state anche cose positive…
A parte qualche concessione e ripartenza che è normale concedere, la squadra prende gol da schierata, non in contropiede. Li prendiamo sempre con 4-5-6 uomini, siamo propositivi ma non basta. Nel calcio si vince non subendo, non solo andando avanti.

L’ambiente è compatto?
Sì, il lavoro dell’allenatore è sempre basato sui risultati non sul bel gioco, perché se giochi bene, ma non fai risultati questo incide. Sono in buoni rapporti con la società, sia adesso che tornerò a Udine sia in futuro quando ci allontaneremo.

 

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