De Zerbi: “La Roma ha fatto una grande partita, perché è una squadra forte, e noi gliela abbiamo un po’ agevolata”

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Sassuolo 4-2. Queste le sue parole:

DE ZERBI IN CONFERENZA STAMPA

Gli errori che abbiamo visto in queste partite, che tipo di errori sono? Come ci lavori?
La Roma ha fatto una grande partita, perché è una squadra forte, e noi gliela abbiamo un po’ agevolata. Il primo gol su corner di Cristante è uguale a quello che ha fatto al Napoli, quindi lo sapevamo e lo aspettavamo lì. Dopo due minuti vai sotto su una cosa che magari avevi preparato e sapevi dà fastidio. C’è l’occasione per riprendere la partita e ne hai diverse potenziali in campo aperto con Berardi e con Defrel e non vai a calciare in porta. La Roma è una squadra che non al Sassuolo, ma a tante altre in questo campionato, se attacchi e concedi qualcosa, ti fa male e perdi poi 2 o 3 a zero. Abbiamo regalato un po’ troppo nel primo tempo, senza ribattere mai il colpo. Nel secondo tempo la Roma è calata e anche noi potevamo fare qualche gol in più. Noi dobbiamo trovare la cattiveria di non perdere l’uomo, perché quegli episodi spostano la partita. E dopo il 2-0 dobbiamo lasciarci andare, perché le partite sono aperte fino alla fine. La Roma nel secondo tempo ha avuto occasioni, le partite me le ricordo bene, però anche noi abbiamo avuto delle occasioni, parecchie anche.

I cambi dal primo al secondo tempo hanno cambiato l’equilibrio della partita?
Sì ma anche nel secondo tempo qualcosa abbiamo subito. Abbiamo creato forse qualcosa in più, ma abbiamo cambiato poco tra primo e secondo tempo. Forse con le caratteristiche di Toljan siamo stati in po’ più bassi e quando dovevamo far male, facevamo male anche noi. Non abbiamo forzato i passaggi, così come nel primo tempo. Abbiamo preso un gol su corner e tre su palla persa nostra. E palle perse facili. Nel gol di Dzeko, palla persa di Duncan davanti alla mia panchina. Gol di Kluivert palla persa alla bandierina di Duncan. Anche sul gol di Mkhitaryan avevamo la palla noi, quindi la Roma ha fatto una grande partita ma noi gliela abbiamo facilitata, perché i gol sono partiti da queste situazioni.

È stato sbagliato l’approccio?
Ma non so, l’approccio mi è sembrato anche abbastanza buono. Non direi che è stato un problema tattico, né un problema di approccio, è che gli episodi che si sono verificati ci hanno condizionati un po’ troppo. Gli episodi in negativo ci hanno spostato un po’ troppo. Forse perché pensavamo di fare un’altra partita, forse perché abbiamo preso gol su situazioni conosciute e quindi dà più fastidio. Infatti nel secondo tempo dovevamo rischiare ma giocando come sappiamo, non con il freno a mano perché stavamo sotto di risultato. È difficile ma capita.

Il campionato italiano sta cambiando un po’ pelle, con questa idea di voler fare sempre un gol in più dell’avversario?
Ma non è che prendiamo le partite per fare un gol in più e subirne parecchi. Questo è come quando il suo collega mi ha chiesto se lavoriamo sugli errori individuali. Certo che lo facciamo e sappiamo tutto. Per ogni partita c’è una scelta. O vieni a Roma a cercare di giocartela e speri di non andare sotto in questo modo, pronti via. Oppure stai in braccio al portiere e riparti con Berardi, con Defrel o con Caputo. Magari ne fai giocare solo uno dei tre perché quando ti difendi in braccio al portiere quello fai. Abbiamo scelto di fare altro, cercando però di eliminare quegli errori che si vedono. Se vuoi attaccare qualcosa concedi sempre, se però regali concedi ancora di più. Questo è il senso.

DE ZERBI A SKY

La Roma ha giocato una grande partita. Siamo andati sotto e in 20 minuti stavamo 3-0. Quando potevamo fare gol non l’abbiamo fatto. Ci siamo trovati sotto pesantemente, l’abbiamo pagata più cara di quanto meritavamo. Potevamo fare più gol e abbiamo creato altre occasioni. Andiamo via dispiaciuti perché abbiamo messo molto del nostro“.

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