De Sisti: “Socrates uomo di grande classe. Totti: che campione!”

Nel giorno della scomparsa di Socrates, parla Giancarlo De Sisti, detto Picchio e suo allenatore ai tempi della Fiorentina, parla nella trasmissione radiofonica de La Signora in Giallorosso su Tele Radio Stereo ogni domenica mattina alle 10.30. Queste le sue parole:
Socrates era un uomo molto intelligente, di grande classe. E’ venuto nonostante Antognoni, che aveva le chiavi del centrocampo della Fiorentina. Me lo ricordo come un obiettore, voleva sapere tutto: perchè non poteva fumare sul pullman, per quale motivo si dovesse andare in ritiro pre-partita il sabato. Un simpatico rompiscatole? Sì, bravo Massimo (Ruggeri, ndr), è una definizione azzaccata. Era una persona intelligente, portato per la politica, anche se purtroppo fumava e beveva un po’ troppo“.

Sempre a proposito dell’ex centrocampista scomparso in mattinata racconta un aneddoto che lo vide protagonista:
All’inizio della sua avventura alla Fiorentina, non stava andando benissimo e i giornali lo criticavano parecchio. Gli chiesi se sapeva di questa critiche, lui mi disse che i giornali li leggeva, ma guardava la parte politica, io gli dissi che invece leggevo solo la parte sportiva. A quel punto decidemmo di comprare un giornale solo e dividercelo“.

De Sisti chiarisce inoltre il motivo del suo soprannome, Picchio, e su chi glielo aveva affibiato:
Il picchio è una sorta di trottola, e quando stavo in campo io non mi davo mai pace. Quando giocavo nella Primavera della Roma c’erano Viti e Ginulfi che tutti i giorni mi dicevano che sembravo, appunto, un picchio, e da quei giorni mi è rimasto questo nome“.

Da doppio ex parla della sfida di oggi pomeriggio tra Fiorentina e Roma:
E’ una partita che può far ripartire una delle due squadre. Il pareggio non serve a nessuno. Alla Roma rientra Totti che è il più grande giocatore della storia del club e uno dei migliori in Italia, anche se gioca un po’ troppo lontano dalla porta. Nella Fiorentina invece tornerà a disposizione Jovetic che è un calciatore molto forte“.

Infine De Sisti parla anche del momento del suo addio da Roma per andare alla Fiorentina:
Firenze è stato un grande passaggio per me, quando mi dissero di dover andare via, per motivi economici della proprietà dell’epoca, stavo con le lacrime agli occhi: dover lasciare la famiglia, gli amici e la fidanzata era un incubo. Poi, con il senno di poi, devo dire che è andato tutto per il meglio. E’ a Firenze che sono diventato quel De Sisti conosciuto a livello nazionale, e non solo“.

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