De Rossi: «Zingaro? Dovevo evitare»

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La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Oltre il silenzio, c’è una telecamera piazzata sotto casa e un messaggio che a quel punto non può non essere inviato. Oltre ogni ragionamento, oltre ogni (comprensibile) voglia di passare oltre. «Dovevo evitare di dire quella frase», fa Daniele De Rossi a «Le Iene». Fin qui il centrocampista della Roma era rimasto in silenzio: né la tv di casa, né la radio del club, nessuna intenzione di commentare un labiale chiaro. Quello «zingaro di merda» rivolto domenica a Mario Mandzukic non ha portato a una squalifica del centrocampista, come da regolamento. «Mi dispiace, per lui e per quelli che si sono sentiti offesi per quella frase — ha spiegato ancora De Rossi — Sono stato beccato da una telecamera, non è la prima volta che si dicono queste frasi e ogni tanto capita in campo, a volte accadono pure cose peggiori. Il calcio in quei 90 minuti livella un po’ tutti verso il basso. Non è una giustificazione. Dobbiamo evitare di dire quelle cose. O come ha detto il mister (Spalletti, ndr), almeno copriamo la bocca».

PROVOCAZIONI – Proprio come ha fatto ripetutamente durante il match Mandzukic, che De Rossi ha quasi evitato nelle parole di scuse. Perché le provocazioni dell’attaccante croato proprio non gli sono andate giù. Non solo quelle nei suoi confronti, fin dai primi istanti della partita. Ma pure quelle rivolte nel corso del secondo tempo a Rüdiger, non a caso tranquillizzato dallo stesso De Rossi al fine di evitare reazioni. Mandzukic, tra l’altro, a fine partita era finito nel mirino anche di Spalletti, proprio di fronte all’arbitro Banti: più di qualcosa c’era da chiarire. E più di qualcosa, sull’argomento, De Rossi ha preferito non dire.

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