Corriere dello Sport – Zeman ha scelto: torna De Rossi e fiducia a Burdisso

Certificare le scelte definitive è azzardato, perché mancano due giorni e le situazioni possono cambiare. Ma Zeman ha già in testa la formazione che giocherà il derby e l’ha provata ieri pomeriggio in allenamento. Per dieci undicesimi è la stessa che ha cominciato la partita con il Palermo: l’unica novità, come si era già capito da due giorni, è il rientro di De Rossi al posto di Bradley.

CONVINTO – Zeman ha deciso di riproporre De Rossi perché lo ritiene più adatto per una partita che si vive sui nervi ( «Ha più esperienza di Bradley» ) ma anche perché ha intenzione di recuperarlo, in attesa di capire se la Roma riceverà un’offerta che le suggerisca l’addio. Non sono i mugugni dei bar a condizionare Zeman. Semmai sono i confronti quotidiani con i dirigenti ad avergli consigliato delicatezza verso la principale risorsa economica della società. De Rossi dunque giocherà. E’ la sua diciannovesima volta contro la Lazio tra campionato e Coppa Italia: il bilancio personale dice 9 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte con un gol segnato (in un derby perso 4-2). (…)

CONFERMA – In porta, giocherà ancora Mauro Goicoechea. I suoi progressi erano stati notati da preparatori e compagni già prima che capitasse l’infortunio di Stekelenburg. Ma la personalità che ha dimostrato sia sul pantano di Parma che nella prima partita da titolare contro il Palermo, tra i fischi dell’Olimpico, conforta le sensazioni iniziali. L’aveva detto, Goicoechea, appena sbarcato dall’Uruguay: «Sono qui per giocare. Nel tempo spero di riuscirci» . Così, senza presunzione, con quel viso educato che ispira affidabilità. Il momento sembra arrivato, (…)

LARGO AI DEB – Analizzando i probabili undici, gli esordienti romanisti sarebbero sei: oltre a Goicoechea, Tachtsidis e Florenzi, non hanno mai vissuto l’atmosfera del derby Piris, Balzaretti e il giovanissimo Marquinhos. Ma in pratica è un debuttante anche Lamela, che al primo anno di serie A non ha avuto fortuna contro la Lazio: all’andata era in panchina, convalescente dopo il grave infortunio alla caviglia, mentre al ritorno giocò soltanto otto minuti, quelli passati dal fischio di Bergonzi al rigore con espulsione di Stekelenburg. Luis Enrique decise di richiamare proprio Lamela per inserire Lobont. Stavolta, con sette gol già in cassa e un rendimento in continua ascesa, le condizioni sono proprio cambiate. E non è preoccupante che ieri Lamela abbia abbandonato l’allenamento con qualche minuto d’anticipo (insieme con Totti): aveva un piccolo affaticamento, già oggi dovrebbe tornare in gruppo.

INTOCCABILI – Lamela partirà di nuovo da destra, con Osvaldo centravanti mobile e Totti in giro per il campo, nella composizione magnifica di un tridente d’attacco che ha prodotto 17 gol in 10 partite. E mentre Totti, al derby numero 35 della carriera, è a un passo dal record di reti contro la Lazio (è a quota 8, contro i 9 della coppia Delvecchio-Da Costa), Osvaldo ha qualcosa da farsi perdonare: lo scorso anno segnò un gol inutile – e anche grottesco, visto che venne seguito da una maglietta irridente verso la Lazio – saltando poi il ritorno per squalifica. Domenica proverà a migliorare il suo score che già adesso, secondo uno studio de laroma24.it , lo colloca al terzo posto dei marcatori della Roma di tutti i tempi per media-gol: con 17 reti in 33 partite (0,51), Osvaldo segue soltanto Rodolfo Volk (0,65) e Pedro Manfredini (0,62). Meglio del suo idolo Batistuta, per ora. Certificare le scelte definitive è azzardato, perché mancano due giorni e le situazioni possono cambiare. Ma Zeman ha già in testa la formazione che giocherà il derby e l’ha provata ieri pomeriggio in allenamento. Per dieci undicesimi è la stessa che ha cominciato la partita con il Palermo: l’unica novità, come si era già capito da due giorni, è il rientro di De Rossi al posto di Bradley.

CONVINTO – Zeman ha deciso di riproporre De Rossi perché lo ritiene più adatto per una partita che si vive sui nervi ( «Ha più esperienza di Bradley» ) ma anche perché ha intenzione di recuperarlo, in attesa di capire se la Roma riceverà un’offerta che le suggerisca l’addio. Non sono i mugugni dei bar a condizionare Zeman. Semmai sono i confronti quotidiani con i dirigenti ad avergli consigliato delicatezza verso la principale risorsa economica della società. De Rossi dunque giocherà. E’ la sua diciannovesima volta contro la Lazio tra campionato e Coppa Italia: il bilancio personale dice 9 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte con un gol segnato (in un derby perso 4-2). (…)

CONFERMA – In porta, giocherà ancora Mauro Goicoechea. I suoi progressi erano stati notati da preparatori e compagni già prima che capitasse l’infortunio di Stekelenburg. Ma la personalità che ha dimostrato sia sul pantano di Parma che nella prima partita da titolare contro il Palermo, tra i fischi dell’Olimpico, conforta le sensazioni iniziali. L’aveva detto, Goicoechea, appena sbarcato dall’Uruguay: «Sono qui per giocare. Nel tempo spero di riuscirci» . Così, senza presunzione, con quel viso educato che ispira affidabilità. Il momento sembra arrivato, (…)

LARGO AI DEB – Analizzando i probabili undici, gli esordienti romanisti sarebbero sei: oltre a Goicoechea, Tachtsidis e Florenzi, non hanno mai vissuto l’atmosfera del derby Piris, Balzaretti e il giovanissimo Marquinhos. Ma in pratica è un debuttante anche Lamela, che al primo anno di serie A non ha avuto fortuna contro la Lazio: all’andata era in panchina, convalescente dopo il grave infortunio alla caviglia, mentre al ritorno giocò soltanto otto minuti, quelli passati dal fischio di Bergonzi al rigore con espulsione di Stekelenburg. Luis Enrique decise di richiamare proprio Lamela per inserire Lobont. Stavolta, con sette gol già in cassa e un rendimento in continua ascesa, le condizioni sono proprio cambiate. E non è preoccupante che ieri Lamela abbia abbandonato l’allenamento con qualche minuto d’anticipo (insieme con Totti): aveva un piccolo affaticamento, già oggi dovrebbe tornare in gruppo.

INTOCCABILI – Lamela partirà di nuovo da destra, con Osvaldo centravanti mobile e Totti in giro per il campo, nella composizione magnifica di un tridente d’attacco che ha prodotto 17 gol in 10 partite. E mentre Totti, al derby numero 35 della carriera, è a un passo dal record di reti contro la Lazio (è a quota 8, contro i 9 della coppia Delvecchio-Da Costa), Osvaldo ha qualcosa da farsi perdonare: lo scorso anno segnò un gol inutile – e anche grottesco, visto che venne seguito da una maglietta irridente verso la Lazio – saltando poi il ritorno per squalifica. (…)
Corriere dello Sport – Roberto Maida

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti