Il Messaggero – “De Rossi deve restare”

«So che Daniele vuole restare alla Roma. È un grande tifoso di questa squadra, ma la decisione spetta a lui». Francesco Totti più che da capitano giallorosso parla da amico di De Rossi. Anche da romano e da calciatore cresciuto a Trigoria proprio come il compagno che adesso ha il contratto in scadenza. Sono i due simboli della squadra di Luis Enrique, guarda caso i migliori in campo nella prima partita del nuovo anno, domenica pomeriggio contro il Chievo. (…)

Il giorno di Natale, cioè poco più di due settimane fa, Totti, intervistato da Panucci per Sky, spiegò come si sarebbe comportato lui al posto della società per risolvere la questione De Rossi: «Se fossi Baldini, prenderei Daniele da parte, lo metterei seduto davanti alla scrivania e gli direi: “O firmi o firmi”. Questo farei». Ieri, invece, il capitano è stato più delicato, nel senso che ha lasciato al compagno almeno la libertà di scegliere. Ma pure Francesco, come negli ultimi giorni ha fatto Luis Enrique, è sicuro che alla fine De Rossi resterà in giallorosso. «Perché lui vuole così: so bene che cosa sia la Roma per Daniele» la certezza dell’asturiano. Che si tiene strettissimo il suo campione: «Un progetto senza lui è un’ipotesi che non mi piace». Nel dibattito sul rinnovo del contratto di De Rossi quasi tutti sono d’accordo. Il cuore giallorosso può fare la differenza in una negoziazione, definita da Franco Baldini «una partita ancora aperta», da minimo 70 milioni di euro e, se prendiamo per buone le cifre che offre il City, quasi da 100.

A Fiumicino, ieri mattina, anche Vincenzo Montella, ex compagno ed ex allenatore del centrocampista (e prossimo avversario, sabato sera, da tecnico del Catania), ha sposato la tesi di Totti e di Luis Enrique. «Il futuro di Daniele? Lui è innamorato della Roma. Oltre non vado». Anche perché lui più di tutti conosce benissimo Sergio Berti, il manager di De Rossi. (…) «Dobbiamo trattenere i nostri campioni» l’appello del presidente federale Giancarlo Abete. Che difende il calcio italiano e al tempo stesso ragiona anche da sostenitore giallorosso. «C’è grande fiducia che De Rossi possa giocare ancora in Italia, naturalmente a Roma. È quello che sperano tutti i tifosi romanisti». Precisando: «Fermo restando il fatto che siamo in una dimensione internazionale è fondamentale che il nostro campionato mantenga giocatori che rappresentano un riferimento di immagine e qualità. Il nostro torneo deve mantenere il suo ruolo di leadership. Per questo speriamo fortemente che De Rossi resti qui». Ma, ovviamente, da dirigente navigato, aggiunge: «Fair-play finanziario permettendo».

E considerando «la difficoltà economica del nostro Paese e la maggiore potenzialità di altre nazioni». Se, comunque, il centrocampista della Roma di Luis Enrique e dell’Italia di Prandelli «le porte della nazionale per lui resterebbero aperte a trecentosessanta gradi». Daniele, dunque, non rischierebbe mai di perdere l’azzurro se dovesse dire addio. Da Milano anche Rino Gattuso ha detto la sua sul futuro di De Rossi. Come Montella, però, non si sbilancia: «Daniele ha cucita addosso la maglia della Roma: secondo me la vive male, ma è forte e non può sottovalutare altre proposte. È strano che si parli del suo rinnovo di contratto solo ora, a quattro mesi dalla scadenza. Ho visto che è arrivato Pallotta dall’America, ma non c’è mica bisogno di Padre Pio che fa i miracoli…». Fin troppo scontato che lo vorrebbe al Milan: «Certo, a tutti piacerebbe». Si discute tanto, in Italia e all’estero, di questo rinnovo, con il calciatore che dai primi di gennaio può trattare anche con club diversi da quello di appartenenza e che da inizio febbraio, se non avrà firmato con la Roma, si potrà accordare con un’altra società (andrebbe via gratis). Mancano tre settimane esatte. Per questo la Roma nei prossimi giorni, magari già entro il weekend o all’inizio della nuova settimana, si aspetta una risposta da De Rossi. Con anche un leggero ottimismo dopo le dichiarazioni di Daniele al termine della gara con il Chievo. «Adesso ho le idee più chiare, ma del mio contratto non parlo». Ieri non si è allenato. Solo lavoro defaticante. Ha da un mese un’infiammazione al muscolo tendineo della coscia destra. Da verificare oggi le sue condizioni, come quelle di Bojan, Rosi e Borini in vista della gara di domani sera con la Fiorentina. (…)

Mercato: Sabatini, a Milano, sta cercando di piazzare Cicinho in Brasile e Antunes al Panionios. Al momento Barusso non vuole lasciare Trigoria per il Modena. In settimana Okaka sarà del Parma. Su Pizarro la Juve è tiepida. Amauri chiama la Roma, ma è probabile che l’attaccante finisca al Galatasaray.
Il Messaggero – Ugo Trani

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