De Rossi. Rinnovo più fascia. Una scelta di cuore

Corriere dello Sport (R.Maida) – Una scintilla disinnescata dal tempo. Il fatto è che i «non so» di Daniele De Rossi vanno contestualizzati. De Rossi, nello stralcio di intervista a Sky andata in onda ieri, ha invitato a casa sua l’ex collega Lele Adani e gli ha confidato uno stato d’animo che risale a una ventina di giorni fa, quando la chiacchierata ha avuto luogo. Ma non ci sono più grandi dubbi sul futuro: la trattativa per il rinnovo con la Roma è molto più che avviata e, nonostante il tira e molla, la firma appare scontata, ricordando anche l’aggettivo usato da Monchi in sede di insediamento (torpe, cioè maldestro) per descrivere la situazione paradossale e dunque inimmaginabile di una rottura tra le parti.

LE PAROLE – Ma torniamo al colloquio tra De Rossi e Adani, oggi uno dei più apprezzati commentatori di Sky. Adani domanda: “Giocherai nella Roma il prossimo anno?” De Rossi risponde con la solita schiettezza: «In questo momento non lo so, penso che non sia neanche così tanto importante. Credo che ci siano stati dei momenti, delle scelte, delle stagioni, in cui era più difficile restare, era più difficile legarsi a questa maglia. È una storia d’amore che è durata talmente tanto, è stata talmente bella, che ridurla a finire un anno prima, un anno dopo in questa città o un’altra sarebbe secondo me sbagliato». Allarmismo? «E’ un momento in cui ci sto pensando tanto, sia a casa, che tra me e me, molte ore al giorno. Magari me lo dirà il mare, non lo so, qualcosa capirò e comunque sia, ripeto, c’è un rapporto solido, un rapporto stretto, un rapporto d’amore che comunque vada non si interromperà. Adesso queste parole lette così, sentite così, potrebbero far pensare a un commiato anticipato, ma non è così. Il mio è un discorso generale. Sto parlando di una storia talmente importante, tra me e la Roma, che non sarebbe eventualmente un anno o due di distanza a rovinare».

SCHIARITA – Non ci dovrebbe essere neppure il rischio. De Rossi alla fine firmerà. E nell’intervista non viene menzionata una motivazione importante nelle sue valutazioni: l’imminente commiato di Totti che prelude alla definitiva consacrazione da capitano. Dopo essere stato per anni Capitan Futuro, De Rossi dal primo luglio riceverà definitivamente i gradi e la fascia. Negli ultimi giorni poi i contatti con Monchi e Baldissoni, naturalmente con la regia del procuratore Berti, si sono intensificati fino a costruire la struttura del nuovo contratto. Un anno a circa 4 milioni netti, un terzo abbondante in meno rispetto agli emolumenti attuali, e un ulteriore rinnovo subordinato al numero di presenze che varrebbe una seconda stagione a circa 2,5 milioni netti.

IN CAMPO – Alla fine insomma prevarranno le ragioni del cuore, in una negoziazione comunque difficile nella quale ognuna delle parti punta a strappare l’accordo più conveniente. Domani intanto De Rossi indosserà la fascia contro la Juventus a meno che Spalletti non decida – e sarebbe veramente incredibile – di schierare Totti dal primo minuto. Per De Rossi rappresenta una rimpatriata tra gli amici della Nazionale ma soprattutto lo stimolo di misurarsi con una finalista di Champions League. «A volte da noi non ci si rende conto dei risultati che ha ottenuto la Roma – ha detto domenica scorsa a Milanoe questo lascia riflettere». Sì ma non al punto di fare le valigie e andarsene.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti