De Rossi, Marchisio e Insigne gli apripista

Corriere dello Sport (E.Intorcia e F.M. Splendore)Ragazzi ieri, un presente da campioni o comunque da star della serie A. E bandiere già da un po’. Possiamo considerarli i “maestri” dei nuovi volti de campionato italiano. Di cui Mirko Antonucci della Roma è solo l’ultimo uscito dalla galleria. Prima di Lorenzo Pellegrini, di Alessandro Murgia, di Federico Chiesa, di Patrick Cutrone, di Pietro Pellegri, prima degli esordienti di questo campionato – che sono oltre al romanista protagonista dell’assist per Dzeko nel recupero di mercoledì sera con la Samp, anche Salcedo, del Genoa, Brignola del Benevento, Pierini del Sassuolo, Leris del Chievo e Palombi della Lazio (ora alla Salernitana) – ci sono due mostri sacri come Daniele De Rossi e Claudio Marchisio ma non solo.

LUNGO CORSO – Il romanista è il più longevo con una maglia sola addosso, 16 anni di prima squadra e altri 5 di settore giovanile. Il tempo per diventare da Capitan Futuro (dietro Totti) a Capitano. Il più “anziano” è Christian Puggioni, 37 anni, dalla Samp alla Samp, ma cambiando otto maglie. Poi Laner a Verona, Santon all’Inter, cavallo di ritorno.E poi Abate e Antonelli al Milan, Perin al Genoa, alla Roma c’è anche Florenzi. Masina è un giovane veterano a Bologna, come Babacar lo è a Firenze. Fino a Lorenzo Insigne, l’oro di Napoli che con Sarri si è completato.

CHE SCUOLA! – E’ il segno di una tendenza che si rinnova, che raccogliendo questi ultimi vent’anni di calcio, di campionato italiano, ci fa attraversare una nutrita galleria di talenti formati con il marchio Made in Italy. Tutti di proprietà, tutti a casa loro. Senza contare quelli in prestito, senza affondare le radici nel magico mondo della serie B, dove di giovani italiani ce ne sono tanti altri e tutti bravi.

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