Rassegna stampa – Dilemma De Rossi. Arriva Marquinhos. Stasera la Roma di Zeman

La questione De Rossi tiene banco su tutti i quotidiani. Secondo Alessandro Catapano della Gazzetta dello Sport: “De Rossi dice yes, ora il City aspetta la Roma“, il centrocampista giallorosso quindi si sarebbe convinto a lasciare la capitale e raggiungere Mancini a Manchester. Perchè adesso? Perchè farlo a parametro zero a gennaio gli avrebbe affibbiato l’etichetta del traditore. Ad oggi il suo addio porterebbe cash nelle casse della Roma, derivante sia dal prezzo del cartellino che dal taglio dell’ingaggio che si aggira intorno ai 50 milioni lordi.
Diversa la posizione di Angeloni su Il Messaggero: “De Rossi dice no“, sarebbe la società quindi a sondare il terreno con le pretendenti al caartellino del biondo di Ostia, il quale preferirebbe restare in giallorosso.
D’Ubaldo sul Corriere dello Sport parla de “La cortese telefonata di Mancini a Zeman“, nella quale il tecnico del City comunicava, circa una settimana fa, al suo collega le intenzioni di forzare il più possibile per portare De Rossi a Manchester. Di risposta il boemo avrebbe ribadito la sua volontà di trattenerlo a Roma, nonostante l’ultima parola fosse quella della società. Solo una questione di soldi insomma.

Capitolo Marquinhos. E’ fatta per l’ex centrale del Corinthians. “Non bastava Marquinho. Ora c’è pure Marquinhos” titola la Gazzetta dello Sport a firma Andrea Pugliese. Queste le condizioni: 1,5 milioni di prestito oneroso, 4,5 tra un anno per il riscatto (di dividere tra il club e i due fondi di investimento proprietari del cartellino del giocatore), cinque anni di contratto con il giocatore che ha comunque prolungato l’accordo con il Corinthians di altri 2 anni, fino al 2016.

Roma-Aris Salonicco. Una partita che di 19 agosto rischia di portare all’Olimpico pià di trentamila persone. I tagliandi emessi fino ad ora sono circa 27 mila, ma con la possibilità di comprarli anche fuori lo stadio, c’è ottimismo nel pensare che si possa raggiungere quota 30 mila. “Alla festa c’è anche Dodò” ci dice Simone Di Segni sul Corriere dello Sport. Finalmente, dopo averlo visto per mesi lavorare a parte, oggi il giovane brasiliano si potrà sedere in panchina e magari giocare uno scorcio di partita con i suoi nuovi compagni. Presentazione sotto la Sud per i nuovi arrivati, quelli che all’Open Day ancora non c’erano, quindi Mattia Destro, Ivan Piris e Federico Balzaretti. Non c’era nemmeno De Rossi, impegnato con la nazionale, anche lui verrà salutato. Sarà la prima volta per Zeman in panchina dopo 13 anni. Un buon riscaldamento in vista dell’esordio in campionato tra sette giorni contro il Catania.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti