Corriere dello Sport – Lucho, tentazione De Rossi centrale

Una smagliatura profonda, nello stesso muscolo attaccato nel derby. Continua il periodo dannato di Simon Kjaer. La diagnosi della risonanza magnetica è una sentenza che lo condanna a un autunno da spettatore: lesione muscolare di secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Un problema che richiede almeno 5-6 settimane di stop.

CI RISIAMOKjaer si è bloccato mentre correva dietro a Di Natale, nell’occasione che ha mandato a terra la Roma. E forse, rimpianto dei rimpianti, se non si fosse stirato sarebbe riuscito a evitare il gol dell’Udinese. L’infortunio è capitato in un punto leggermente diverso rispetto al precedente. Ma in pratica si tratta di una ricaduta. Arrivederci al 2012. E’ un caso sfortunato o sono davvero così stressanti gli allenamenti di Luis Enrique? (…)

DE ROSSI – Ma non è da escludere un’ulteriore possibilità: De Rossi arretrato, difensore puro. Non è una novità assoluta per la sua carriera, né può sorprendere più di tanto l’idea. Nel Barcellona, tanto per citare una squadra a caso, un mediano come Mascherano gioca da tempo come centrale difensivo. Lo spostamento di De Rossi consentirebbe a Luis Enrique di avere più agilità nell’impostazione dell’azione, uno dei presupposti base di un efficace possesso palla.

EMERGENZA – Ma le difficoltà della difesa, perforata soprattutto nei secondi tempi delle partite, non si limitano alla zona centrale. Pure sugli esterni c’è carenza di giocatori e di affidabilità. Rosi anche ieri non si è potuto allenare per i dolori alla caviglia – di nuovo, risalgono al derby – e non ha certezze sul recupero in vista della trasferta di Firenze. A sinistra invece Josè Angel ha confermato di non essere ancora pronto per il calcio italiano. E’ probabile che Luis Enrique stavolta non inventi nulla: Taddei a sinistra, scelta funzionale contro Novara e Lecce, e uno tra Cassetti e Perrotta, che nelle ultime tre partite ha giocato rispettivamente 3, 9 e 4 minuti, sulla destra. Meglio andare sul sicuro: ormai il campionato non lascia più tempo e spazio agli esperimenti.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

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