De Rossi lascia: “Sono triste”

De Rossi sapeva tutto. Sapeva che avrebbe donato “una sola carriera alla Roma”, ma non sapeva che l’avrebbe dovuta lasciare prima del previsto. Sapeva che avrebbe amato solo un’altra squadra poi, il Boca, ma non sapeva che ci avrebbe giocato. Un rapporto breve ma intenso con gli argentini, finito con qualche mese di anticipo. Daniele dice addio al calcio, non vedeva l’ora di tornare a casa. Ha dato alla Roma un’anima, parecchie fibre muscolari, caviglie, per non parlare delle presenze (616, solo Totti ha fatto di più) e dei gol (63). Ha regalato spessore, romanismo, romanità, senso di appartenenza e merita una partita d’addio come si deve. Torna in Italia da uomo più maturo e bastava sentirlo parlare in perfetto Porteño per capire che stiamo raccontando un giocatore e un uomo di alto livello. Le sue parole in conferenza: “Non ho problemi fisici, ho solo voglia di tornare dalla mia famiglia. Non voglio entrare troppo nei dettagli delle questioni familiari, ma la mia figlia più grande, di un altro matrimonio, è rimasta in Italia. E una ragazza ha bisogno che suo padre le sia vicino. In teoria, potrebbe essere in pericolo e io devo avvicinarmi. E’ un giorno triste avrei voluto giocare altri dieci anni. Il mio futuro è tracciato farò l’allenatore e studierò nei prossimi mesi. La Roma è stata la mia vita, non pensavo di amare un’altra squadra come è successo con il Boca. Sarò sempre parte di questo club. Potrei avere aperto una strada, spero che altri calciatori europei possano venire qui”. Lo scrive Il Messaggero.

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